Ore 16:30 dell’8 gennaio 2025, aeroporto romano di Ciampino. Renato Sala ed Elisabetta Vernoni sono vicini alla pista di atterraggio e assistono commossi all’arrivo dell’aereo C130 dal quale pochi minuti dopo è scesa la figlia Cecilia. La giornalista 29enne è di ritorno dall’Iran dove è stata detenuta per una ventina di giorni come prigioniera nel carcere di Evin, nella capitale Teheran. Sono state due settimane intense, la notizia del rapimento della reporter è stata diffusa solo qualche giorno: il 27 dicembre 2024. Sono tanti i retroscena che si sono susseguiti negli ultimi giorni, così come è stato intenso il lavoro del governo Meloni non appena è stato informato della detenzione della connazionale.

Vertici tra ministri e alte cariche dello Stato, voli Italia-Usa, giorni di studio della strategia da adottare per riportare a casa Cecilia Sala che, nel frattempo, è diventata protagonista delle prime pagine di tutti i giornali. Questo è un riassunto delle ultime settimane del governo Meloni che esce vincitore e incassa anche i complimenti dell’opposizione che sin da subito si è detta disponibile a dare una mano per la liberazione della giornalista.

La prima immagine di Sala in Italia, dopo il suo arrivo a Ciampino, l’ha scattata il giornalista de “Il Post” Daniele Raineri – compagno della reporter. Nella foto è possibile vedere Cecilia Sala che si confronta con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sono presenti anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Cecilia Sala atterrata in Italia: l’abbraccio con il compagno

La prima persona che Cecilia Sala ha salutato al momento del suo rientro in Italia è il fidanzato Daniele Raineri. La giornalista, come è possibile vedere dal video, è corsa verso il proprio compagno per poi abbracciarlo. Poi si è recata dai genitori. Il padre Renato Sala e la madre Elisabetta Vernoni hanno salutato calorosamente la propria figlia dopo una prigionia durata venti giorni.

Entrambi erano stati ascoltati dalla premier Meloni lo scorso 2 gennaio e, dopo il vertice tra i ministri, hanno lanciato un appello a tutti i colleghi di Cecilia: il rispetto del silenzio stampa per consentire la buona riuscita delle trattative tra Roma, Washington e Teheran. Nella giornata di oggi è comparso anche un video del padre di Cecilia Sala che ha elogiato la presidente del Consiglio:

È riuscita a mantenere una lucidità e una proattività che giudico straordinaria

Meloni, Gualtieri e Tajani hanno accolto Sala in aeroporto

Dopo essere stata accolta dai propri cari, la reporter ha incontrato all’interno dell’aeroporto di Ciampino la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Assieme alla premier, che ha stretto le mani della reporter appena tornata in Italia, erano presenti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Quest’ultimo, assieme a Meloni, ha vissuto giorni di intenso lavoro per riportare a casa Cecilia Sala.

La presidente del Consiglio avrebbe detto alla reporter: “Devi stare serena, sei stata forte…“.

Dopo la notizia della liberazione della giornalista, tanti esponenti del centrodestra hanno espresso soddisfazione per l’operato del governo. I complimenti a Meloni sono arrivati finanche dalle forze di opposizione.

Il primo messaggio inviato ai colleghi

Non può mancare un pensiero infine per i colleghi di Chora Media, realtà editoriale affermata nel mondo del podcasting italiano. Sala lavora con Chora Media da tre anni ed è autrice del podcast “Stories“. Nei giorni della sua assenza, la giornalista è stata sostituita da altri giornalisti del gruppo editoriale e le puntate si sono chiamate per una ventina di giorni “Aspettando Cecilia“. Sala ha inviato un audio a tutti i suoi colleghi in cui dice: “Ciao, sono tornata“.

E proprio questo è il titolo di una puntata speciale del podcast sul ritorno di Cecilia Sala con i giornalisti Mario Calabresi, Francesca Milano, Simone Pieranni e Sara Poma. Quattro minuti in cui si parla del ritorno in Italia della giornalista. Non resta che attendere nuove puntate nelle quali Sala tornerà a raccontare le storie che l’hanno resa famosa negli ultimi anni.

Per ora, la 29enne si gode il ritorno a casa dopo venti giorni trascorsi nel carcere di Evin. Giorni nei quali è stata la protagonista delle prime pagine di tutti i quotidiani italiani ed è diventata, non solo in Italia, un simbolo della libertà di stampa.

Il ritorno di Cecilia Sala in tre punti

  • Liberazione di Cecilia Sala: La giornalista italiana, detenuta per venti giorni nel carcere di Evin a Teheran, è tornata in Italia il 8 gennaio 2025, con l’accoglienza calorosa della famiglia e della politica italiana, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
  • L’operato del governo Meloni: Il governo ha lavorato intensamente per il rilascio di Cecilia Sala, con vertici tra ministri, contatti con gli Stati Uniti e l’Iran, e la collaborazione dell’opposizione. La Meloni è stata lodata per la sua lucidità e proattività nelle trattative.
  • Il ritorno di Cecilia e il suo messaggio ai colleghi: Al suo arrivo, Cecilia ha abbracciato il fidanzato Daniele Raineri e i genitori. Ha anche inviato un messaggio ai colleghi di Chora Media, dove ha lavorato per tre anni, concludendo con un “Ciao, sono tornata”, nome di una nuova puntata del suo podcast “Stories”.