Finalmente Cecilia Sala è stata liberata. La giornalista, arrestata il 19 dicembre e poi trattenuta in una cella di isolamento nel carcere di Evin in Iran, sta facendo rientro in Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto con favore il rilascio di Sala, ma al momento non ha rilasciato dichiarazioni riguardo ai dettagli della trattativa con le autorità iraniane per la scarcerazione.

Cecilia Sala liberata in cambio di Mohammad Abedini?

La recente liberazione di Cecilia Sala potrebbe aprire la strada anche alla scarcerazione di Mohammad Abedini, ingegnere iraniano di 38 anni.

Abedini è stato fermato dalla Digos il 16 dicembre scorso all’aeroporto di Malpensa, appena giunto da Istanbul, su mandato delle autorità giudiziarie statunitensi. Attualmente si trova detenuto nel carcere di Opera.

E’ accusato dai procuratori della Corte federale di Boston di aver cospirato per esportare componenti elettronici dagli USA all’Iran, violando le normative statunitensi sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni economiche.

Inoltre, Abedini è sospettato di aver fornito supporto materiale al Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, considerato dagli Stati Uniti un’organizzazione terroristica. Questo supporto avrebbe contribuito a un attacco con drone su una base in Giordania, che ha provocato la morte di tre militari americani. Le autorità di Washington hanno inoltrato alla Farnesina la documentazione relativa alla richiesta di estradizione.

La procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, ha dichiarato che, per ora, non ci sono “novità sul caso Abedini”, esprimendo però “grande soddisfazione” per la liberazione di Cecilia Sala. Nei giorni scorsi, Nanni ha espresso parere negativo alla concessione dei domiciliari per l’ingegnere iraniano, ritenendo sussistente il rischio di fuga.

Intanto, l’udienza della Corte d’Appello per decidere sulle misure cautelari è fissata per il 15 gennaio, mentre si attende anche l’avvio del procedimento sull’estradizione richiesta dagli Stati Uniti. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio  può decidere di respingere la richiesta e liberare l’ingegnere in qualsiasi momento.

Attesa per la decisione di Nordio

Secondo quanto riporta l’Ansa, fonti giudiziarie milanesi indicano che nelle prossime ore il ministero della Giustizia potrebbe inviare una richiesta per la revoca della custodia cautelare, come previsto dall’articolo 718 del codice di procedura penale. Se i giudici accogliessero tale richiesta, l’ingegnere verrebbe immediatamente scarcerato, ponendo fine alla vicenda del suo arresto in Italia per fini estradizionali.

Il ministro Nordio ha prontamente smentito questa versione dei fatti, diffondendo una nota ufficiale in cui “nega categoricamente la notizia, riportata dall’Ansa, secondo cui sarebbe a Palazzo Chigi per affrontare il caso Abedini. Durante l’incontro con le forze di maggioranza – si specifica nella nota – si è discusso esclusivamente della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e delle problematiche legate all’applicativo App Giustizia”.

All’uscita da Palazzo Chigi, Nordio ha ulteriormente chiarito: “La riunione è stata convocata per discutere gli emendamenti presentati questa mattina da una forza politica della maggioranza alla legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La discussione parlamentare inizierà alle 16.30 e abbiamo lavorato per ricomporre il confronto interno alla maggioranza, poiché è fondamentale garantire che il provvedimento rimanga saldo e non subisca modifiche”.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, smentisce legami tra l’arresto di Cecilia Sala e quello di Mohammad Abedini

Tajani: “Caso Sala non c’entra con Abedini”

Sull’eventualità di una scarcerazione di Abedini è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato dal Tg1. Tajani ha sottolineato che “gli stessi iraniani hanno distinto le due situazioni”, riferendosi alla separazione dei casi Sala e Abedini. Ha poi aggiunto: “Per ora, godiamoci il ritorno in Italia di Cecilia Sala, una giornalista di grande valore. Sono personalmente felice, anche perché sono amico del padre, e in questo caso al dovere istituzionale si è aggiunto un po’ di affetto personale”.

Dall’Iran, fonti qualificate del ministero degli Esteri hanno espresso speranza per un rapido ritorno a casa dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, detenuto a Milano. Intervistate da La7 e citate da David Parenzo durante il programma L’Aria Che Tira, le fonti hanno commentato positivamente la liberazione di Cecilia Sala. “Ci auguriamo che l’Italia non si lasci coinvolgere in vecchi conflitti tra Stati Uniti e Iran”, hanno aggiunto, secondo quanto riportato in una nota dalla trasmissione televisiva.