Manca poco al ritorno di Cecilia Sala in Italia dopo venti giorni di detenzione in Iran. La giornalista de “Il Foglio” e di Chora Media è in volo verso Roma. Ai giornalisti non sarà consentito l’ingresso all’interno dell’aeroporto di Ciampino, dove atterrerà l’aereo sul quale viaggia la reporter. Sala è stata fermata a Teheran lo scorso 19 dicembre ed è stata detenuta nel carcere di Evin. Le notizie che sono arrivate poco dopo Natale da parte della giornalista erano preoccupanti. Secondo quanto emerge dalle telefonate, la 29enne sarebbe stata detenuta in condizioni severe.

Sono stati giorni di lavoro incessante per il governo di Giorgia Meloni. L’anno è iniziato con un vertice tra la presidente del Consiglio e altri esponenti del governo e con un volo da Roma agli Stati Uniti per incontrare il neoeletto presidente, Donald Trump. Fino a qualche giorno fa sembrava che la vicenda Sala fosse legata alla detenzione dell’ingegnere Mohammad Abedini in Italia su richiesta degli Stati Uniti.

La politica si è espressa sul ritorno di Sala in Italia, gli esponenti della maggioranza ribadiscono che quella ottenuta nella giornata di oggi, 8 gennaio 2025, è una vittoria del governo Meloni. Diversi esponenti, tra i quali il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, hanno elogiato l’operato del governo per riportare Sala in Italia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver saputo della liberazione di Sala, si è congratulato con in governo Meloni.

Reazioni della politica al ritorno di Cecilia Sala in Italia

Cecilia Sala è libera e sta per tornare in Italia, tra qualche ora arriverà a Roma. La notizia della liberazione della giornalista ha fatto il giro di Montecitorio e Palazzo Madama in pochi minuti. Tanti deputati e senatori appartenenti ai partiti della maggioranza di governo sono scesi per esprimere le loro opinioni sul ritorno in Italia di Sala. La conclusione della vicenda, in meno di tre settimane dal suo inizio, è vista come una vittoria del governo Meloni da parte di molti esponenti del centrodestra.

Uno tra i primi a parlare della scarcerazione di Sala è il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan che la rivendica come un successo dell’esecutivo nazionale. Nessuno spazio alla vicenda riguardante l’ingegnere Abedini, per ora l’importante – spiega Malan – è che Sala sia su un volo verso l’Italia.

Il commento di Foti (FdI) e Lupi (Nm)

Esulta anche il ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti, appartenente a Fratelli d’Italia. Il titolare del dicastero ha espresso soddisfazione per la famiglia di Sala e per il lavoro svolto da parte del governo Meloni. Per il ministro, quella ottenuta oggi, è una vittoria per tutto il Paese. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, invece ha ribadito:

“Il rientro di Cecilia Sala in Italia è una bellissima notizia ed è il risultato di un grande lavoro diplomatico di Giorgia Meloni”

Secondo Lupi, il ritorno di Sala in Italia dimostra che l’Italia ha la sua autorevolezza e capacità di farsi rispettare nel mondo. Il deputato di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, ha detto che c’è stata troppa strumentalizzazione sull’operato del governo. Il forzista elogia anche quanto fatto dal ministro degli Esteri e segretario del suo partito Antonio Tajani:

Con serietà il governo italiano tutto ha lavorato per raggiungere questo risultato, oggi dobbiamo solo essere felici che l’Italia ha portato a casa Cecilia Sala

Più restio a parlare il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che invita i giornalisti a non fare retroscena e a guardare con positività il ritorno della loro collega in Italia.

Le pacate reazioni delle opposizioni

Arrivano ringraziamenti al governo anche da parte di alcuni esponenti dell’opposizione. Un esempio è quello del presidente dei Senatori del Partito Democratico, Francesco Boccia. L’esponente dem ha ringraziato il governo per il duro lavoro per portare a casa dall’Iran Cecilia Sala:

“Al governo, ai nostri servizi, alla nostra diplomazia e a chi ha lavorato, con impegno e discrezione, per questo risultato vada il nostro grazie”

Il senatore e fondatore di Italia Viva Matteo Renzi è intervenuto in Aula in merito alla liberazione di Cecilia Sala. L’ex presidente del Consiglio ha spiegato che oggi è un giorno di festa per tutta l’Italia. Lo stesso fondatore di Italia Viva aveva sollecitato qualche giorno fa il governo per convocare le opposizioni e stabilire un piano per riportare la giornalista a casa.

Un commento non troppo dissimile arriva da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i due leader di Alleanza Verdi Sinistra che hanno ribadito:

“Una buona notizia, finalmente! Fin dal primo momento avevamo auspicato che la diplomazia e il governo del nostro Paese lavorassero per ottenere questo risultato. Grazie a tutti e a tutte coloro che hanno permesso la liberazione di Cecilia Sala dalle carceri del regime iraniano”

Sono diverse le reazioni da parte della politica anche sui social.

Le reazioni politiche al ritorno di Sala in Italia

  • Liberazione e Ritorno in Italia di Cecilia Sala: Cecilia Sala, giornalista di Il Foglio e Chora Media, è stata liberata dopo quasi venti giorni di detenzione in Iran, precisamente nel carcere di Evin. Attualmente è in volo verso Roma, dove atterrerà all’aeroporto di Ciampino. La sua detenzione aveva destato preoccupazione a causa delle condizioni severe in cui era trattenuta.
  • Ruolo del Governo e Reazioni Politiche: Il governo guidato da Giorgia Meloni ha giocato un ruolo chiave nella liberazione della giornalista. Esponenti della maggioranza, come Lucio Malan (FdI), Tommaso Foti (FdI), e Maurizio Lupi (Noi Moderati), hanno rivendicato il risultato come una vittoria diplomatica per l’Italia. Anche membri dell’opposizione, tra cui Francesco Boccia (PD) e Matteo Renzi (Italia Viva), hanno espresso gratitudine per l’operato del governo e della diplomazia italiana.
  • Un Momento di Unità Nazionale: La liberazione di Sala è stata accolta con soddisfazione sia dalla maggioranza sia dalle opposizioni, che hanno riconosciuto il successo dell’intervento italiano. Questo episodio è stato descritto come una dimostrazione dell’autorevolezza dell’Italia sulla scena internazionale e un momento di unione per tutto il Paese.