Evidentemente, i salotti, le terrazze, le mega ville di epoca berlusconiana non sono più di moda: Matteo Renzi, che sabato prossimo compirà cinquant’anni, ha annunciato che festeggerà la gran data in un teatro di Firenze, il Cartiere Carrara.
Certo, sarà una festa sui generis: si mescoleranno mondanità, baci, abbracci, auguri, torte, candeline con la politica militante perché l’ex premier ha annunciato che sabato sarà anche l’occasione per svelare grandi novità sul futuro di Italia Viva.
Ma il giro di boa dell’ex premier più giovane di sempre che abbia avuto l’Italia (entrò a Palazzo Chigi a 39 anni e un mese) non poteva non portare con sé grosse novità. Anzi, un coup de théâtre, come sembra proprio il caso di dire. Il tutto, mentre un regalo, assai gradito, già l’ha avuto e scartato: è quello che gli ha fatto la segretaria del Pd Elly Schlein.
La festa dei cinquant’anni di Matteo Renzi in un teatro
E quindi: l’appuntamento è sabato, nella sua Firenze. Matteo Renzi festeggerà con la sua famiglia allargata: non solo con la moglie Agnese Landini e i tre figli Ester, Francesco ed Emanuele, ma anche con amici e colleghi, soprattutto politici di professione, come lui.
Del resto, aveva appena 34 anni quando divenne presidente della provincia di Firenze. E da allora una poltrona l’ha saputa sempre conquistare: prima da sindaco di Firenze, poi alla guida del Partito Democratico, poi entrando direttamente nella stanza dei bottoni dopo il suo mitico tweet rivolto a Letta: “Enrico, stai sereno”.
Se si esclude il periodo in cui portava i calzoni corti degli scout, Matteo Renzi non è mai stato lontano dalla politica. E nemmeno in futuro ne farà a meno. Sabato annuncerà il nuovo corso di Italia Viva, e per questo ha voluto intitolare la festa dei suoi cinquant’anni ‘nExt’, un termine che unisce l’idea di ex e next. Come dire, tra quello che è stato e quello che sarà: Renzi si sente a metà percorso.
E se ha già riempito di invitati la sala che ha preso in affitto, ha dato l’ok anche alla diretta Facebook confidando ai suoi:
“Lanceremo qualche idea un po’ folle per essere la forza moderata di cui ha assoluto bisogno la Schlein per cercare di vincere le prossime politiche”
Il regalo di Elly Schlein
Intanto, ci si chiede chissà se tra gli invitati di Matteo Renzi farà capolino anche la segretaria del Pd Elly Schlein. Il loro feeling, del resto, è collaudato ormai dalla scorsa estate, quando lui, nel corso della partita del Cuore, con un assist la mandò in gol. A ben vedere, è la stessa cosa che vorrebbe fare nel campo politico: aiutarla a conquistare Palazzo Chigi quando, nel 2027, ci sarà da sfidare Giorgia Meloni.
Intanto, un regalo la numero uno del Nazareno già gliel’ha fatto: per tutto il tempo delle vacanze di fine anno, gli ha lasciato campo libero. Schlein si è ritirata in una delle sue ormai mitiche vacanze in incognito e Renzi, tra Natale, Capodanno e la Befana, ha potuto assumere la leadership mediatica del centrosinistra, replicando a Maurizio Belpietro
dando del bugiardo a Salvini
prima ancora, dando del camerata a La Russa in occasione dell’approvazione della Manovra (come qui testimonia il video di Vista)
e tirando le orecchie a Giorgia Meloni sull’affaire Elon Musk
Insomma, il regalo di Elly Schlein è già stato scartato, gradito. E, come si direbbe, utilizzato.
Quando le feste si facevano nei salotti
Fatto sta che una festa di compleanno di un politico in un teatro è una novità pressoché assoluta, come dicevamo. Ai tempi della prima Repubblica, le feste si organizzavano in terrazza. O meglio: nei salotti che contavano. La sera, si andava o dalla contessa Maria Angiolillo o dalla marchesa Sandra Veruzio, per dire. Alla prima, Bruno Vespa e Candida Morvillo, nel 2015, dedicarono un libro.
Così, l’autrice ebbe modo di spiegare:
“Da Maria, al Villino Giulia, si facevano e disfacevano governi, si concludevano affari colossali, si tessevano le nomine dei presidenti del Consiglio, si svolgevano le trame misteriose della P2…”
Ora, è curioso notare che nel 2015 era in carica proprio il governo Renzi. E alla domanda oggi c’è un’equivalente di Maria Angiolillo? Candida Morvillo rispose così:
“Assolutamente no. Innanzitutto, perché è cambiato il tipo di gestione della politica: il governo Renzi è molto impermeabile a qualunque contaminazione con altri poteri, mentre la caratteristica del salotto Angiolillo era quella di un luogo dove si incontravano cardinali, banchieri, nobili, industriali, politici sia di destra che di sinistra”
Dalla contessa ci passarono proprio tutti: anche i comunisti. Il primo fu Walter Veltroni (che si trovò tanto bene da dire qualche anno dopo “Non c’è Natale senza Angiolillo”) e poi capitolò anche Massimo D’Alema:
“E sembrò che il Muro di Berlino cadesse per la seconda volta”
scrisse Vespa.
Però, se uno era di sinistra sinistra, più facilmente andava a festeggiare sul superattico della marchesa Verusio: amica dell’ingegner De Benedetti e di Spadolini, una volta, sull’Huffington, scrisse di suo pugno:
“A destra l’aristocrazia nera e i grandi patrimoni (Regina Maria Angiolillo), a sinistra gli intellettuali, gli artisti e noi tutti. Il centro “fluido” si divideva di qua e di là con libera entrata da entrambe le parti…”
Chissà Renzi dove sarebbe andato a festeggiare il suo compleanno…
Le feste di Berlusconi e del centrodestra romano
Nella Seconda Repubblica, Berlusconi non aveva certo bisogno di aspettare il suo compleanno per festeggiare, anche perché odiava invecchiare. Ma le sue feste hanno in ogni caso fatto la storia della politica italiana: il Cavaliere amava sbalordire gli ospiti nelle sue mega ville con “effetti speciali”: ragazze che si travestivano da suore o crocerossine (ma vai a sapere fin dove si è spinta la leggenda e fin dove loro), spettacoli, Apicella alla chitarra, fuochi d’artificio e finanche, a villa Certosa, un finto vulcano che si incendiava (altro che candeline sulla torta).
E comunque, il centrodestra, a proposito di feste, ha segnato un momento topico nel 2010 con il consigliere regionale dell’allora Pdl Carlo De Romanis: in quell’occasione non festeggiava il compleanno, ma la sua elezione. E pensò di fare le cose in grande presso il circolo del tennis al Foro italico con un party a tema: l’antica Roma. Con il festeggiato travestito da Ulisse e in mezzo ad ancelle, giare, centurioni, spade, vino e cocktail, spuntò anche la Governatrice Renata Polverini. E furono solo guai perché le foto furono diffuse su Facebook quando era appena scoppiato il caso giudiziario di Franco Fiorito, il recordman di preferenze conosciuto anche come “Er Batman”.
Come dire: quantomeno, sabato, Renzi dovrà stare più attento, a cominciare dal dress code.