Quei tempi in cui la Sampdoria dominava la Serie A sono lontani, sì, ma appaiono remoti anche quei campionati tranquilli, giocati dai blucerchiati con ottimi risultati. Insomma, i riferimenti non vanno di certo all’ultimo scudetto conquistato nel ’91 o alla coppia Cassano-Pazzini, che faceva impazzire la tifoseria genovese ogni domenica.
Vanno anche alle giocate di Mauro Icardi, Luis Muriel o Fabio Quagliarella; campionati in cui i Doria sono arrivati a occupare posizioni di tutto rispetto nella classifica di uno dei campionati più difficili al mondo, la Serie A.
Ora, invece, dopo la disfatta dello scorso anno, in cui i blucerchiati sono precipitati all’ultimo posto, i Doria si trovano in tutt’altro campionato, ma non lottano per ritornare nel posto che li spetta, bensì arrancano per non precipitare in un campionato in cui non giocano, pensate, dagli anni ’60: la Lega Pro.
Il mercato anti-retrocessione: a cosa pensa la Sampdoria
Qualunque squadra abbia giocato in Serie B lo sa: giocare in cadetteria è maledettamente difficile, soprattutto perché, oltre a essere un campionato imprevedibile, ci si gioca tutto in un fazzoletto di punti. La situazione di quest’anno ne è la prova concreta: su un totale di 20 squadre, la Samp è sedicesima, ma c’è un dettaglio che sfugge ai meno attenti: a separare i genovesi dall’ultimo posto ci sono solo tre punti.
Basterebbe non vincere solo un paio di partite per precipitare nel baratro e lasciare spazio alle dirette concorrenti, che di Serie C non vogliono sentirne parlare. Per questo la società sta pensando a una serie di operazioni di mercato in vista della finestra invernale, per raddrizzare il tiro e portare qualche rinforzo importante.
La nuova guida tecnica, Leonardo Semplici, è già una vecchia conoscenza della Serie A e ha bisogno di dare la scossa a una formazione spenta e apatica. Un obiettivo che avevano messo nel mirino i doriani sarebbe già sfumato: si tratta di Christian Gytkjaer, in forza al Venezia, che con tutta probabilità vestirà la maglia della Cremonese. E allora, dopo il colpo sfumato e le polemiche dei tifosi, che non ci pensano a lasciar andare una garanzia come Massimo Coda, bisogna trovare qualcuno che supporti le punte e che leghi maggiormente centrocampo e attacco.
Un nome che sta circolando in queste ore è quello di Mattia Valoti, giocatore da Serie A che però, nel Monza, non trova molto spazio. Sarà lui la garanzia per legare un gioco sconnesso e dare più fluidità alla manovra?
Le garanzie della Sampdoria oltre il mercato di gennaio
Al di là delle nuove pedine da acquistare, la Samp gode di giocatori importanti per la Serie B. L’idea è che la squadra possa aggiustare la rotta con un paio di figure che garantiscano più qualità.
Tra le garanzie spicca Massimo Coda, un giocatore che, inutile dirlo, ogni squadra compra per fare un campionato di livello; e sono i risultati a parlare: dal 2017 in poi quasi tutte le squadre di cui ha fatto parte sono salite in Serie A, dalla scalata di Benevento fino al bellissimo campionato giocato con il Lecce di Baroni, passando per l’ottimo secondo posto conquistato con il Genoa. Per il resto, l’attaccante più forte della Serie B non ha mai deluso.
Nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua carriera in Serie B, Gennaro Tutino è un altro giocatore di livello, che ha avuto ruoli centrali nelle promozioni di alcune squadre in Serie A, come la Salernitana qualche anno fa.
Una scossa per tornare ad alti livelli
Ora i blucerchiati hanno bisogno di carburare e tornare a lottare per obiettivi diversi. C’è ancora tempo per tornare a sognare palcoscenici più importanti, come quelli che i Doria occupavano solo un paio d’anni fa.
E non parliamo di tempi del tutto remoti: dal 2017 al 2022 la Samp si è fatta sempre rispettare, alternando posizioni più discrete ad altre meno discrete, ma mai avvicinandosi, di fatto, alla zona retrocessione. Il punto più basso toccato in quegli anni è stato il 15° posto, non oltre.