Colin Farrell ha aggiunto il suo nome a quelli di Heath Ledger e Joaquin Phoenix vincendo il Golden Globe per la sua interpretazione di Oswald Cobblepot, meglio noto come The Penguin, nella serie HBO “The Penguin”.
Durante la cerimonia, Farrell ha lodato i suoi predecessori, definendoli “due degli artisti più straordinari e talentuosi che abbia mai osservato“. Nonostante il premio, Farrell umilmente ha detto di non sentirsi all’altezza di Ledger e Phoenix. Scopriamo di più sulle sue dichiarazioni.
Colin Farrell ricorda Heath Ledger e Joaquin Phoenix durante la premiazione del Golden Globe
Avendo vinto un Golden Globe per la sua interpretazione in The Penguin, Colin Farrell si è guadagnato un riconoscimento che solo pochi attori DC cattivi hanno ottenuto prima.
Anche Heath Ledger e Joaquin Phoenix, infatti, hanno vinto i Golden Globe per le loro interpretazioni del Joker in The Dark Knight e Joker. L’attore ha lodato Ledger e Phoenix e, umilmente, ha dichiarato: “Questi sono due degli attori più straordinari, talentuosi, dotati e semplicemente brillanti nel cinema che abbia mai avuto la fortuna di osservare e da cui essere influenzato. Ciò che Heath ha fatto in Dark Knight di Chris Nolan è stato straordinario e vivrà per le generazioni future“. E di Phoenix ha detto: “La sua bravura è dimostrata da tutti i premi che ha vinto“.
Farrell ha dichiarato di non sentirsi parte di quel pantheon e di non sentirsi paragonabile a questi due grandi nomi.
Perché Colin Farrell ha vinto il premio?
Sebbene l’umiltà di Farrell sia ammirevole, ciò che ha realizzato con The Penguin merita un riconoscimento e questo premio è stra-meritato.
Anche se, storicamente parlando, i principali enti premianti di Hollywood si concentrano meno su chi interpreta personaggi dei fumetti, la memorabile performance di Farrell ha reso questo premio quasi obbligato.
A differenza degli altri, non ha vinto il premio per aver interpretato un villain in un film su Batman, ma è stato il protagonista di una serie limitata incentrata su di lui.
Farrell si è sottoposto a 3 o 4 ore di trucco e applicazione di protesi ogni giorno di riprese, con una forza e un’abnegazione encomiabili. Come se non bastasse, ha trasformato completamente la sua voce e i suoi manierismi.
La sua performance è stata premiata perché si è impegnato, proprio come Ledger e Phoenix avevano fatto prima di lui.
Una scena particolarmente complessa del primo episodio mostra il personaggio del Pinguino completamente nudo, e questo momento ha richiesto l’applicazione di protesi su ogni centimetro del corpo dell’attore. Il trucco è stato concepito e studiato con grande attenzione ai dettagli, perché l’immagine doveva essere realistica al massimo, in linea con la visione di Matt Reeves per The Batman, che mescola elementi fantasy a un’estetica credibile e non fiabesca.
Farrell ha portato sullo schermo tutti i lati di “Oz”, anche quelli meno conosciuti, come la sua vulnerabilità, le ambizioni e i traumi, in particolare il rapporto tossico con la madre.
La serie si distacca, infatti, dalle rappresentazioni precedenti del Pinguino, per offrirne una più machiavellica, ma allo stesso tempo istintiva e grezza.
Nella serie, per la prima volta, Il Pinguino viene visto come un gangster che ha un suo senso di giustizia, se pur distorto. Infatti lui percepisce sé stesso come un benefattore per la comunità, in netto contrasto con la corruzione politica che dilaga a Gotham.
Lui vede il mondo dei gangster come una versione alternativa a quello politico, vedendoli come i veri rappresentanti del popolo. Secondo la sua visione, attraverso azioni illegali, i gangster sono in grado di ridistribuire denaro alla comunità e prendersi cura della gente.
La serie, la produzione, la sceneggiatura, il trucco, la fotografia e la performance di Farrell, hanno contribuito a rendere il Pinguino un personaggio complesso e memorabile.
In conclusione
Il premio Golden Globe assegnato a Colin Farrell per la sua interpretazione del Pinguino è un riconoscimento meritatissimo, per una performance straordinaria.
L’attore si è inserito a pieno titolo in un pantheon di iconiche interpretazioni di villain DC, lasciando un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Il suo successo apre le porte a future interpretazioni altrettanto memorabili, e dimostra che il mondo dei supereroi continua a offrire terreno fertile per attori di talento.