Schlein dia spazio ai cattolici all’interno del Partito Democratico. Suonano quasi come parole di sfida quelle dell’ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio all’indirizzo della segretaria del Pd. Il 2025 dei dem è iniziato con la paura per una possibile scissione dell’ala cattolico-democratica che anima il partito sin dalla sua fondazione nel 2007. Sono tante le voci che si sono susseguite intorno a Comunità Democratica, un progetto non ben definito che raccoglierebbe alcuni esponenti del Pd più moderati come Delrio e l’ex segretario del Partito popolare italiano Pierluigi Castagnetti. Anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi sarà presente al Congresso dell’associazione che si terrà a Milano il prossimo 18 gennaio.
Tuttavia Delrio allontana possibili voci di scissioni nel corso di un’intervista pubblicata oggi, 5 gennaio 2025, su Quotidiano Nazionale. L’ex ministro ha voluto specificare che non è sua intenzione creare un partito che possa anche solo lontanamente ricordare l’esperienza politica de La Margherita, dissoltosi nel 2007. Gli esperimenti centristi sono lasciati ad altri politici, dice Delrio riferendosi al segretario di Italia Viva Matteo Renzi e al fondatore di Azione Carlo Calenda.
Una cosa è certa. I cattolici chiedono più spazio all’interno di un Partito Democratico che, rispetto al 2007, ha perso la sua vocazione più moderata a favore di un’identità spostata sempre più a sinistra. A questo ha contribuito anche l’elezione nel marzo 2023 di Elly Schlein a nuova segretaria. Dall’arrivo dell’ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna, il Pd è cambiato.
Nasce Comunità Democratica: cosa chiede al Pd
Sono nomi importanti quelli che parleranno a Milano il prossimo 18 gennaio. Tra questi spiccano due in particolare: l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Sembrano esserci le basi per la costruzione di un partito, ma non è così. Delrio ha spiegato che l’incontro che si svolgerà nei prossimi giorni sarà un passo importante per i cattolici democratici perché porterà a un confronto su tre grandi temi: le guerre in corso, il ruolo dell’Europa e il concetto di democrazia.
Sullo sfondo una richiesta importante per il Partito Democratico: quello di essere considerati e di poter esprimere la propria opinione. Secondo quanto affermato da Delrio nell’intervista al Quotidiano Nazionale, l’anima centrista del Pd è essenziale per la sua sopravvivenza:
Il Pd deve fare in modo di rimanere un partito che cerca di rappresentare ampi, anzi ampissimi, strati della popolazione
L’esigenza di centro
La necessità all’interno del Partito Democratico di rappresentare anche le istanze più moderate rimane. Tuttavia non c’è da parte di Comunità Democratica la volontà di costituire un nuovo partito che possa essere “stampella” del Pd o di altre forze centriste. Come ha più volte specificato l’ex ministro dei Trasporti negli scorsi giorni, l’associazione di cui è promotore non è intenzionata a trasformarsi in un progetto simile a La Margherita, partito di cui Delrio ha fatto parte fino al 2007.
Gli esperimenti centristi, simili a quello portato avanti da Calenda e Renzi con Azione e Italia Viva, sono lasciati ad altri. Per ora non sembrano esserci scissioni in vista per il Pd ma un richiesta di avere più voce in capitolo in un partito in continua trasformazione che deve tenere in considerazione anche la sua parte più moderata e legata al mondo cattolico.
Del resto, lo stesso ex sindaco di Reggio Emilia ha spiegato in un lungo post pubblicato sui suoi canali social che la cultura cattolico-democratica è viva nei territori, si concretizza e va accolta sia dentro che fuori dal Pd.
L’iniziativa del 18 gennaio e il confronto tra cattodem
Il 18 gennaio 2025 sarà una data importante per Comunità Democratica perché l’associazione ha dichiarato che ci sarà un evento a Milano che servirà come terreno di confronto. Sono tre i temi sul tavolo dei cattolici democratici: le guerre di questo decennio che vanno contrastate, il ruolo dell’Europa e la tutela della democrazia. Proprio questi ultimi due temi si intrecciano perché – come ha ribadito lo stesso ex ministro – l’Europa è fondamentale per arginare i nazionalismi che mettono a rischio la tenuta democratica dei Paesi.
Quello di Milano si preannuncia come un grande evento. Basti pensare che tra i presenti ci sono i grandi esponenti del cattolicesimo democratico come Romano Prodi (che si connetterà da remoto) o Pierluigi Castagnetti assieme a docenti, amministratori locali e membri di diverse associazioni. Destinata a far discutere la presenza dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, dimessosi dal suo incarico anche per via delle dichiarazioni della premier Meloni sulle tasse definite “pizzo di Stato“. Dopo le sue dimissioni, Ruffini ha detto che non sarebbe sceso in politica.
Nessuna richiesta di spazi di potere, dunque, ma solo la volontà di dare un contributo alla politica italiana.
Comunità Democratica e le richieste al Pd in tre punti
- Richiesta di Maggiore Spazio per i Cattolici nel Pd: I cattolici moderati all’interno del Partito Democratico, rappresentati da figure come Graziano Delrio e Pierluigi Castagnetti, chiedono maggiore visibilità e considerazione, sottolineando l’importanza della componente centrista per la sopravvivenza del partito.
- Comunità Democratica e il Congresso di Milano: Il 18 gennaio 2025, Comunità Democratica si riunirà a Milano per un congresso che discuterà temi cruciali come le guerre in corso, il ruolo dell’Europa e la difesa della democrazia. Non si tratterà di un passo verso una scissione, ma piuttosto di un’opportunità di confronto interno.
- Il Ruolo dell’Europa e la Difesa della Democrazia: Tra i temi centrali, vi è la necessità di un’Europa unita per contrastare i nazionalismi e salvaguardare i valori democratici, un aspetto fondamentale per i cattolici democratici che partecipano alla discussione politica del Pd.