In Serie A una volta si diceva che la quota salvezza era fissa a 40 punti, negli ultimi vent’anni è scesa sempre di più e nella stagione 2024/25 potrebbe essere a quasi 10 punti in meno. Lo dimostrano gli ultimi anni quando sono bastati dai 33 ai 35 punti per restare in Serie A e non retrocedere in Serie B.
Quota salvezza Serie A 2024/25: tra le più basse della storia recente
Giunti al giro di boa del campionato è giusto fare le prime analisi. Nella parte alta della classifica troviamo tante squadre in pochi, lo stesso vale anche per la zona calda, delle squadre che non vogliono retrocedere in Serie B.
Nella stagione 2004/05, ossia da quando esiste il campionato a venti squadre con tre punti a vittoria, la quota salvezza fu a 43 punti. A retrocedere in Serie B furono Atalanta, Bologna e Brescia. Questi ultimi scesero di categoria con 42 punti, gli stessi di Parma e Fiorentina, ma con gli scontri diretti a sfavore.
L’anno seguente, quello 2005/06 fu l’anno di Calciopoli con la Juventus che fu retrocessa d’ufficio insieme a Treviso e Lecce, quest’ultima con 29 punti.
Negli anni successivi la quota salvezza si è quasi sempre assestata tra i 33/35 punti minimi senza più arrivare alla famosa vecchia “quota 40 punti”.
Serie A 2024/25: salvezza più facile del solito?
Secondo una proiezione attuale la quota salvezza per la stagione 2024/25 sarà la più bassa degli ultimi vent’anni. 31 punti saranno sufficiente per restare in Serie A, gli stessi delle ultime due stagioni: 2021/22 e 2022/23.Classifica alla mano dall’Empoli 12a in classifica fino al Monza 20a passano pochi punti con tre squadre che scenderanno a fine anno in Serie B.
Mancano ancora tante partite, una vittoria o anche un pareggio potrebbe cambiare le carte in tavola. A influire anche il calendario non simmetrico delle ultime due stagioni: il girone di ritorno che non coincide più con le stesse giornate del girone d’andata e questo soprattutto nelle ultime giornate, quando alcune squadre non hanno più nulla da chiedere al campionato potrebbe influire.
Meno di un anno fa, nel campionato 2023/24, a retrocedere furono Salernitana con 17 punti, Sassuolo con 30 e Frosinone con 35, con l’Empoli salvo a 36.
Un campionato più equilibrato è un campionato più bello?
Dalla stagione 2004/05 le retrocessioni dalla Serie A alla Serie B sono passate da quattro a tre con le squadre nel massimo campionato che passarono da 18 a 20.
Analizzando anche gli anni precedenti. la quota salvezza si è sempre assestata sui 40 punti ma se prendiamo come esame la terzultima e non la quartultima vediamo che anche negli anni precedenti al 2004/05 la quota salvezza era molto bassa.
Nel 2003/04, oltre al Perugia che perse lo spareggio contro la Fiorentina, a scendere in Serie B furono l’Ancona con soli 13 punti, Modena e Ancona con 30, esattamente quanto oggi basterebbero per salvarsi in un campionato a venti squadre.
Quindi, tra gli anni novanta e i primi duemila, fino a che la Serie A ha avuto venti squadre, numeri alla mano, si può affermare che per salvarsi era necessario un numero di punti maggiori rispetto a quelli che ha oggi. Erano ancora gli anni in cui la Serie A era il campionato più bello del mondo e i principali campioni venivano a giocare in Italia.
Riportare la Serie A a 18 squadre potrebbe essere una soluzione per far tornare il campionato italiano più interessante e avvincente? Forse potrebbe essere un’idea. Se ne parla ormai da anni ma negli uffici della Lega e della FIGC non sembra che tutti siano d’accordo.