“Il centro dell’universo”, così Donald Trump definisce Mar-a-Lago, la villa di Palm Beach. Questa tenuta, quasi centenaria, è stata lasciata in eredità al governo statunitense dalla proprietaria Marjorie Merriweather Post con l’intento di farne la “Casa Bianca invernale” in Florida. Destinata a diventare sin dall’inizio un simbolo del potere, l’elevato costo di manutenzione e le problematiche legate alla sicurezza la hanno reso poco appetibile, spingendo alla restituzione della proprietà alla famiglia originale.
Acquistata da Trump nel 1985, la tenuta è tornata a ricoprire il ruolo di “Casa Bianca invernale” durante il suo primo mandato presidenziale. Oggi, mentre il presidente eletto si prepara all’insediamento del 20 gennaio 2025, la residenza resta al centro dell’attenzione, fungendo da quartier generale per incontri con alleati politici e leader mondiali.
Il centro politico di Trump: Mar-a-Lago
Nell’ultimo decennio, Mar-a-Lago è diventata un simbolo centrale della scena politica statunitense. Durante il suo primo mandato, dal 2016 al 2020, Donald Trump l’ha scelta come “Casa Bianca invernale”, accogliendo leader mondiali come l’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro e il presidente cinese Xi Jinping, oltre a numerosi esponenti della politica americana. Dopo la sconfitta elettorale del 2020, ha stabilito la sua residenza permanente in questa località della Florida meridionale.
La tenuta di Donald Trump a Palm Beach, oltre a essere sede di eventi di gala e raccolte fondi, ha svolto il ruolo di quartier generale durante la campagna elettorale del 2024. Mar-a-Lago si è trasformata nel fulcro delle attività del movimento “Make America Great Again”. Nonostante Palm Beach rimanga una roccaforte democratica, i risultati delle elezioni presidenziali mostrano una diminuzione del divario di voti: la differenza, che nel 2016 era di circa 19mila, si è ridotta a poco più di 9.140 nel 2024.
Calamita per chi cerca influenza
La residenza principale di Donald Trump è diventata una meta ambita per politici, dirigenti aziendali e figure pubbliche in cerca di contatti influenti o di posizioni di rilievo. Mar-a-Lago, ora simbolo del potere personale del tycoon, attrae una costante parata di ospiti desiderosi di guadagnare il suo favore. Non sorprende, dunque, che Trump, con quasi un decennio di esperienza politica, abbia soprannominato questa esclusiva villa il “centro dell’universo”.
Il conduttore di Fox News, Pete Hegseth, e il senatore Marco Rubio, recentemente nominati rispettivamente segretario alla Difesa e segretario di Stato, sono tra le personalità di spicco che hanno fatto visita a Donald Trump in questa residenza, consolidando ulteriormente il ruolo della tenuta come centro nevralgico delle sue operazioni politiche.
Tra gli ospiti abituali di Mar-a-Lago figura anche Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo ha apertamente sostenuto Donald Trump durante la campagna elettorale del 2024 e, con l’inizio del nuovo mandato presidenziale, avrà un ruolo cruciale nel guidare gli sforzi dell’amministrazione nel ridurre la spesa federale in linea con le promesse di riforme economiche e finanziarie fatte in campagna elettorale.
The whole squad pic.twitter.com/5yQVkFiney
— Kai Trump (@kaitrump) November 6, 2024
Il 27 dicembre Donald Trump ha accolto Mark Zuckerberg a Mar-a-Lago, mentre il 30 novembre ha cenato con il primo ministro canadese Justin Trudeau, suscitando polemiche a seguito della provocatoria idea di Trump di trasformare il Canada nel 51esimo stato degli Stati Uniti. La tenuta è tornata al centro dell’attenzione anche con la visita lampo del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a pochi giorni dall’inizio ufficiale del nuovo mandato presidenziale.
La proprietà di Mar-a-Lago, che funge anche da club privato, solleva preoccupazioni significative per la sicurezza del presidente eletto e per la sicurezza nazionale, poiché l’accessibilità riservata ai membri del club e agli ospiti esterni aumenta i rischi potenziali.
Il caso dei documenti top secret
La villa a Palm Beach ha fatto la notizia non solo per le vicende che riguardavano gli equilibri politici ma anche per un caso federale. La questione si concentra sul modo in cui Trump ha trattato documenti riservati dopo aver lasciato la presidenza e sulla sua opposizione ai tentativi delle autorità governative di recuperare i materiali trasferiti da lui a Mar-a-Lago dalla Casa Bianca.
Nel giugno 2023, Trump si è dichiarato non colpevole di 37 capi d’imputazione relativi alla gestione di materiale classificato. Il caso è stato archiviato nel luglio 2024 ma l’appello continua. Questo processo legale ha aggiunto un ulteriore livello di attenzione e complessità alla sua già accesa carriera politica. Mar-a-Lago, quindi, è un punto di riferimento non solo per il suo ruolo politico ma anche per le controversie legali in corso.