La leggenda della musica pop, George Michael, continua a vivere attraverso la sua musica, nonostante lui ci abbia lasciato nel 2016.
E questo si nota anche dal suo immenso patrimonio che continua a crescere negli ultimi due anni, grazie soprattutto alla canzone natalizia “Last Christmas”.
La sua società, infatti, la Nobby’s Hobbies Holding Limited Account, ha recentemente pubblicato i suoi bilanci annuali. I dati mostrano un fatturato impressionante di £23.777.273 nel 2023 (28.637.347,60 euro) rispetto ai £6.634.840 dell’anno precedente. Questo aumento significativo è stato trainato dal successo del brano natalizio Last Christmas, che ha raggiunto il primo posto in classifica durante le festività.
Il patrimonio di George Michael continua a crescere anche dopo la sua morte
Nonostante George Michael sia scomparso nel 2016, la sua musica e la sua eredità continuano a incantare milioni di fan in tutto il mondo, grazie soprattutto alle canzoni dei Wham!, il duo che ha formato con Andrew Ridgeley, e l’uscita del documentario celebrativo su Netflix.
I conti annuali della società di gestione dell’eredità musicale di George Michael, infatti, sono in attivo, grazie soprattutto all’intramontabile successo del singolo “Last Christmas”, che è riuscito a conquistare la vetta delle classifiche natalizie nel 2023, a ben 40 anni dalla sua prima pubblicazione.
Il documentario su Wham!, inoltre, uscito su Netflix nel giugno 2023, che ha svelato aneddoti inediti e ha mostrato filmati mai visti prima, facendo felici i fan, non ha fatto altro che aumentare questi introiti.
Il successo di “Last Christmas” a Natale 2023 è stato una sorpresa per molti, compreso Andrew Ridgeley, che ha definito questo evento surreale. Il brano, scritto da George Michael, non aveva mai conquistato la vetta delle classifiche nella settimana di Natale, nemmeno quando George era in vita.
Evidentemente il documentario ha riacceso l’interesse del pubblico per la figura di George Michael e per la sua musica, facendo balzare al primo posto della classifica la sua canzone natalizia.
La società di gestione dell’eredità musicale di George Michael assicura che continuerà a lavorare per preservare e promuovere la musica dell’artista. Sono già in programma nuovi progetti, tra cui riedizioni di album, documentari e iniziative speciali.
A quanto ammonta il patrimonio di George Michael oggi?
Al momento della sua morte il suo patrimonio ammontava a circa 194 milioni di euro. Possedeva una villa da 12 milioni di dollari chiamata Highgate House nel nord di Londra, andata in eredità alla sorella Melanie.
Michael possedeva anche un cottage del XVI secolo a Goring-on-Thames, Oxfordshire. Lo ristrutturò nel 2007, mantenendo intatte le qualità storiche della casa.
George Michael e i suoi problemi con la droga e la giustizia
Gli ultimi anni di George Michael furono segnati da una dolorosa discesa nel baratro delle droghe illegali, soprattutto l’abuso del cosiddetto farmaco dello “stupro”, il GHB.
Secondo un nuovo libro sulla sua vita, dopo il suo tour del 2008, George viveva in un costante stato confusionale. Dormiva fino a metà pomeriggio e poi restava fatto per tutta la giornata. Così scrive James Gavin nella biografia George Michael: A Life.
“Si sedeva al computer a giocare ai videogiochi, guardava la TV ininterrottamente, organizzava incontri amorosi alimentati da GHB e si faceva le canne a mezzanotte a [Hampstead] Heath“, una delle zone di cruising gay più note in Europa.
Nel settembre 2008, il frontman degli Wham! fu beccato dalla polizia con addosso marijuana e crack e fu arrestato. Mesi dopo, venne nuovamente arrestato dopo un incidente stradale e la polizia lo trovò “madido di sudore” con “occhi spalancati e pupille dilatate”.
Quest’ultimo è stato il settimo arresto on 12 anni. La sua patente fu sospesa per cinque anni e fu condannato a 4 settimane di prigione.
“Per Michael, il GHB sembrava un dono del cielo“, scrive Gavin. “Oltre ad alimentare la sua compulsività sessuale, faceva sentire attraente un uomo depresso e che si odiava; portava gioia dove ce n’era poca. Il GHB gli dava sicurezza. Ma lo portava anche a un nuovo, spaventoso livello di autodistruzione. Il GHB crea più dipendenza della metanfetamina ed è più rischioso in tutte le sue varianti“.
Dopo aver toccato il fondo, Michael, convinto dal suo psichiatra, entrò in riabilitazione in un centro a cinque stelle a Zurigo. Trascorreva lì la maggior parte dell’anno.
Ma nel 2016, di ritorno a casa, tutti i mostri tornarono. Ricominciò con il GHB e ad abbuffarsi di cibo. Fu ritrovato morto dal suo fidanzato dell’epoca, il giorno di Natale del 2016 nella sua casa di Londra. La causa della morte fu cardiomiopatia dilatativa con miocardite.
In conclusione
Nonostante le ombre del passato, l’eredità musicale di George Michael continua a brillare. La sua capacità di creare canzoni che toccano il cuore di milioni di persone è un testamento e un’eredità.
La dimostrazione del suo successo è evidente dall’aumento del suo patrimonio. Nonostante lui sia scomparso da ben nove anni, infatti, la sua società continua a chiudere in attivo, ed è riuscita a guadagnare ben 352 mila euro a settimana negli ultimi due anni.
La sua musica, unita alla sua generosità e al suo impegno sociale, lo rendono una figura indimenticabile nella storia della musica pop.