Gli Stati Uniti hanno iniziato l’anno con un episodio di violenza. L’1 gennaio, una Tesla Cybertruck è esploso davanti al Trump International Hotel di Las Vegas suscitando grande clamore nell’opinione pubblica. Le autorità hanno identificato l’autore del fatto in Matthew Livelsberger, un soldato dell’esercito americano.

Le forze dell’ordine inizialmente hanno seguito la pista di un atto terroristico e un possibile legame con l’attentato a New Orleans avvenuto il giorno di Capodanno, che ha provocato la morte di almeno 14 persone.

Mentre proseguono le indagini, emergono nuovi dettagli sull’esplosione, incluse due lettere in cui Livelsberger ha spiegato le sue motivazioni. Ha scritto di “rimostranze politiche”, definendo gli Stati Uniti “malati terminali e diretti verso il collasso”, con riferimento ai problemi interni del paese.

L’esplosione del Cybertruck a Las Vegas: le indagini

Sono in corso le indagini sull’esplosione della Tesla Cybertruck avvenuta l’1 gennaio davanti al Trump International Hotel di Las Vegas. L’autista si era fermato nell’area parcheggio esterna, dove il veicolo è esploso. Nell’incidente, l’autore ha perso la vita, mentre altre sette persone hanno riportato ferite lievi.

L’autista è stato successivamente identificato come Matthew Livelsberger, un soldato 37enne dell’esercito americano. Il conducente aveva noleggiato il veicolo a Denver, Colorado, il 28 dicembre, attraversando successivamente diversi stati, tra cui New Mexico e Arizona, prima di raggiungere Las Vegas.

L’esplosione di Las Vegas, avvenuta poche ore dopo l’attacco mortale di Capodanno a New Orleans, ha scatenato clamore a livello internazionale. Le prime indagini avevano evidenziato analogie significative tra i due episodi: il Tesla Cybertruck esploso a Las Vegas e il pick-up utilizzato nell’attentato di Bourbon Street erano stati entrambi noleggiati tramite la stessa applicazione. Questa coincidenza aveva spinto gli investigatori a non escludere inizialmente la pista del terrorismo.

Secondo un rapporto di Denver 7, ulteriori collegamenti sono emersi: Matthew Livelsberger e Shamsud-Din Jabbar, l’attentatore di New Orleans, avevano prestato servizio presso la stessa base militare, Fort Bragg e avevano partecipato a missioni in Afghanistan nello stesso periodo.

Le autorità statunitensi hanno dichiarato che non esistono prove che indichino un’assegnazione congiunta per i due individui. Dopo giorni di indagini, non si ritiene che i due eventi siano direttamente collegati.

Le due lettere di Livelsberger

Le forze dell’ordine hanno rivelato due lettere, trovate nel cellulare di Livelsberger, che spiegano le sue motivazioni. Secondo la polizia, l’esplosione non è stata concepita come un “attacco terroristico”, ma come un “segnale di allarme”.

Livelsberger aveva scritto che “gli americani prestano attenzione solo agli spettacoli e alla violenza” e che “fuochi d’artificio ed esplosivi” erano i mezzi migliori per trasmettere il suo messaggio. Le sue parole riflettono una visione pessimistica sugli Stati Uniti, che ha descritto come “malati terminali e diretti verso il collasso” accusando il paese di essere guidato dai “deboli” e da coloro che cercano solo di “arricchirsi”. Inoltre, ha espresso sostegno per il presidente eletto Donald Trump e per i suoi alleati, Elon Musk e Robert F. Kennedy Jr.

Il 37enne aveva spiegato di aver bisogno di “ripulire” la sua mente dai “fratelli che ho perso” e di liberarsi “del peso delle vite che ho preso”.

L’agente speciale responsabile della divisione di Las Vegas dell’FBI, Spencer Evans, ha dichiarato durante una conferenza stampa:

Sebbene questo incidente sia più pubblico e sensazionale del solito, in definitiva sembra essere un tragico caso di suicidio che ha coinvolto un veterano di guerra ampiamente decorato che stava lottando contro il disturbo da stress post-traumatico e altri problemi.

I media statunitensi riferiscono che Livelsberger aveva ricevuto assistenza per problemi di salute mentale nell’ultimo anno. Le forze dell’ordine locali avrebbero ricevuto la sua cartella clinica, che potrebbe offrire ulteriori dettagli sul suo stato psicologico prima dell’incidente.

Chi era Matthew Livelsberger?

Matthew Livelsberger, 37 anni, era residente a Colorado Springs, Colorado. Livelsberger era sposato e aveva recentemente avuto una figlia. La coppia aveva recentemente avuto una disputa riguardo accuse di infedeltà.

L’uomo è deceduto a causa di una ferita da arma da fuoco. Secondo i media statunitensi, una pistola è stata rinvenuta ai suoi piedi. Kevin McMahill, sceriffo del dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas, ha dichiarato:

Mi sento a mio agio a definirlo suicidio, con l’attentato che è avvenuto subito dopo. Non gli darò altre etichette.

Livelsberger era un soldato delle operazioni speciali in servizio attivo nell’esercito. ABC News riporta che Livelsberger aveva trascorso circa 20 anni nell’esercito, ricoprendo ruoli in comunicazione, intelligence e operazioni.

Si era arruolato come candidato alle Forze Speciali, prestando servizio attivo dal gennaio 2006 al marzo 2011, poi si era unito alla Guardia Nazionale e alla Riserva dell’esercito. Era tornato in servizio attivo nel dicembre 2012 come soldato delle Operazioni Speciali. Al momento della sua morte si trovava in aspettativa approvata.