Era iniziata piuttosto male la serata di Riyad, ma il Milan alla fine ha conquistato la finale di Supercoppa Italiana. Sergio Conceiçao ha bagnato un altro esordio da incorniciare in Italia, e a farne le spese anche stavolta è stata la Juventus. Dal 29 agosto 1998 al 3 gennaio 2025, ventisette anni che separano due partite distanti nel tempo ma anche piuttosto simili.

Conceiçao fu l’eroe della finale giocata al Delle Alpi nella calda estate del ’98, segnata dal primo successo biancoceleste nella competizione. Quella Lazio ottenne la vittoria proprio grazie a un gol del portoghese, autore della rete del definitivo 1-2 al novantaquattresimo minuto. E Conceiçao in un certo senso è stato anche il protagonista della partita andata in scena ieri al King Saud University Stadium.

Un primo tempo deludente, poi la scossa all’intervallo e la rimonta firmata nella ripresa. Non era facile per uno che allena il Milan da neanche una settimana. Ma con coraggio e abilità, Conceiçao ha messo insieme gli ingredienti giusti per la ricetta che è valsa la permanenza del Diavolo nella Supercoppa Italiana. In attesa della finale contro l’Inter, un altro ritorno al passato per il tecnico portoghese.

Sergio Conceiçao trascina il Milan alla finale di Supercoppa Italiana

C’è voluto del tempo per vedere il primo Milan di Conceiçao. Il Diavolo nella prima parte di gara è apparso piuttosto compassato, un po’ confuso e anche timoroso. I rossoneri a Riyad hanno rischiato e concesso, offrendo su un piatto d’argento il vantaggio alla Juventus. L’errore da matita rossa è stato commesso da Theo Hernandez, che ha aperto uno spazio troppo ghiotto ad Yildiz.

Il talentino turco ha sfruttato il regalo del francese, battendo un Maignan non proprio perfetto con una potente conclusione. Ma incassato il primo colpo e chiusa una prima frazione da dimenticare, il Milan ha ritrovato coraggio rientrando più che bene in campo nella ripresa. Di mezzo ci va certamente la visita di Ibrahimovic, che all’intervallo ha preso la parola nello spogliatoio milanista per scuotere il gruppo di Conceiçao.

Nel secondo tempo il Milan si è ritrovato, sprecando clamorosamente l’occasione per l’1-1 con Theo Hernandez. Il terzino ha sbagliato un rigore in movimento, mandando alto un pallone che poteva finire comodamente alle spalle di Di Gregorio per il pareggio milanista. Dalla rabbia per l’errore alla gioia della rimonta, firmata in appena quattro minuti dal Diavolo.

Il Milan rimonta la Juve e conquista la finale di Supercoppa

Il Milan ha prima di tutto sfruttato la qualità di Pulisic, bravo a guadagnarsi un rigore al 75′ dopo un fallo ingenuo di Locatelli. L’americano poi ha realizzato il penalty, calciando non proprio alla perfezione ma riuscendo in ogni caso a beffare l’estremo difensore bianconero. Dall’estro al pizzico di fortuna, sfruttata dal Diavolo dopo un traversone di Musah deviato da Gatti.

Il cross sporcato dal centrale bianconero ha beffato nuovamente Di Gregorio, che suo malgrado si è ritrovato a raccogliere nuovamente il pallone nella propria porta. Un vantaggio seguito dalla strenua resistenza milanista, capace di resistere di fronte all’assalto finale della Juventus durato fino al novantacinquesimo minuto.

Di nuovo l’Inter: Conceiçao lancia il suo Milan in Supercoppa

La ruota ieri sera è girata ancora nel verso di Conceiçao, capace di vincere la sua lotta personale con la febbre e mandare a casa la Vecchia Signora. Per l’ennesima volta, come già accaduto nel 1998. L’immagine più bella scattata nella notte saudita è arrivata al fischio finale: il Milan si è stretto in un cerchio compatto, il luogo del confronto definitivo tra staff e giocatori. Qualche giorno fa non si conoscevano neanche, ma i primi legami sono già evidenti.

Anche se Conceiçao è tornato a Milano per vincere e non per farsi dei nuovi amici. Il tecnico portoghese il 6 gennaio inseguirà la quarta Supercoppa della sua vita da tecnico, che potrebbe valere il dodicesimo titolo assoluto in panchina. E tutto contro un’altra ex, visto che Conceiçao dal 2001 al 2003 ha indossato la casacca nerazzurra.

Il Milan invece andrà a caccia dell’ottava affermazione in Supercoppa Italiana, un trofeo che nella bacheca milanista manca ormai dal 2016. Per il Diavolo sarà il terzo confronto assoluto contro l’Inter, che proprio a Riyad si impose nell’edizione 2022 riscattando il ko subito a Pechino nell’estate 2011. Il Milan può agganciare proprio l’Inter nell’albo d’oro del torneo, al momento guidato in solitaria dalla Juventus con nove successi totali.