Si profilano tempi duri per chi fa lunghi viaggi per via dell’aumento dei pedaggi autostradali. Il 1° gennaio 2025 è entrato in vigore l’aumento del pedaggio per circa la metà delle autostrade italiane. L’aumento è stato previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per adeguare i pedaggi all’inflazione.

Ci sarà un rincaro del +1,8%, come comunicato dal Ministero, e riguarderà solo i segmenti di autostrada gestiti da Autostrade per l’Italia (Aspi). Inoltre, si registra un’impennata dei costi anche sulla tratta Napoli-Pompei-Salerno, con un +1,667%.

Nell’articolo, tutti gli aggiornamenti.

Perché aumentano i pedaggi autostradali nel 2025

In una nota ufficiale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha annunciato che, dal 1° gennaio 2025, non ci saranno aumenti delle tariffe autostradali per le 22 società concessionarie coinvolte nell’aggiornamento dei Piani Economico-Finanziari (PEF). Dopo i rincari delle tariffe dei pedaggi autostradali del 2024, in alcuni casi, nel 2025, ci sono buone notizie.

Queste società, che non hanno aggiornato i propri Piani, non potranno applicare variazioni sui costi di pedaggio.

Il PEF è il documento che illustra come le concessionarie prevedono di utilizzare le entrate derivanti dai pedaggi e stabilisce annualmente gli eventuali aumenti delle tariffe.

Pertanto, solo le società che hanno aggiornato il proprio PEF sono autorizzate ad applicare gli aumenti previsti per l’anno 2025.

Secondo quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Autorità di regolazione dei trasporti, per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia l’aumento delle tariffe sarà dell’1,80%, pari all’inflazione prevista per il 2025.

La decisione del Ministero mantiene invariate le tariffe per 22 delle 23 Società Concessionarie Autostradali, ma prevede adeguamenti specifici per alcune tratte. Questi aumenti sono in linea con l’inflazione programmata per il 2025 e seguono gli aggiornamenti stabiliti dai Piani Economico-Finanziari delle singole concessionarie.

Quanto sarà l’aumento dei pedaggi autostradali

Quest’anno, l’aumento delle tariffe riguarderà principalmente la rete autostradale gestita dalla società Autostrade per l’Italia, che copre circa 2.800 chilometri. Si tratta di quasi la metà della rete complessiva del Paese, che si estende per circa 6.000 chilometri. L’incremento mira a mantenere i costi allineati con l’andamento dei prezzi.

Tuttavia, Autostrade per l’Italia ha confermato che rimarranno in vigore gli sconti generalizzati per gli utenti, il che eviterà un aumento maggiore. Senza questi sconti, l’incremento sarebbe stato di circa il 3%.

Un altro aumento, più contenuto, riguarda la società concessionaria Salerno-Pompei-Napoli, che applicherà un incremento dell’1,677%.

Su quali tratte autostradali si paga di più

Autostrade per l’Italia gestisce quasi la metà delle autostrade italiane. Si tratta di 2800 chilometri su 6000 chilometri. Per giunta, si tratta di una rete che comprende autostrade molto utilizzate.

Le autostrade affidate all’ASPI, secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono le seguenti:

  • A1 Milano – Napoli, diramazione Roma Nord e diramazione Roma Sud;
  • Raccordo A1, Tangenziale Est di Milano;
  • A4 Milano – Brescia;
  • A7 Serravalle – Genova;
  • A8 Milano – Varese, diramazione Gallarate – Gattico;
  • A9 Lainate – Como – Chiasso;
  • A10 Genova – Savona;
  • A11 Firenze -Pisa Nord;
  • A12 Genova – Sestri Levante, Roma – Civitavecchia;
  • A13 Bologna – Padova, diramazione per Padova Sud e diramazione per Ferrara;
  • A14 Bologna – Taranto, diramazione per Ravenna, diramazione per la Tangenziale di Bari, Raccordo A1 – A14;
  • A16 Napoli – Canosa;
  • A23 Udine – Tarvisio;
  • A26 Genova Voltri – Gravellona Toce, diramazione Predosa – Bettole, diramazione Stroppiana – Santhià;
  • A27 Mestre – Belluno;
  • A30 Caserta – Nola – Salerno.

L’aumento riguarda proprio queste tratte autostradali, oltre a quello leggermente più contenuto della Napoli-Pompei-Salerno.

Per riassumere

Dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore l’aumento dei pedaggi autostradali su circa la metà delle autostrade italiane, in particolare su quelle gestite da Autostrade per l’Italia (Aspi), con un incremento dell’1,8%. Alcune tratte come Napoli-Pompei-Salerno registreranno aumenti minori.

L’adeguamento dei pedaggi è stato deciso per allineare le tariffe all’inflazione. Le società che non hanno aggiornato i loro Piani Economico-Finanziari (PEF) non potranno applicare aumenti.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito che solo le concessionarie con PEF aggiornati potranno applicare gli aumenti. Il piano include 22 delle 23 concessionarie autostradali, con alcune tratte specifiche soggette a modifiche.

L’aumento riguarda principalmente le tratte di Autostrade per l’Italia, che gestisce circa 2.800 chilometri di rete autostradale.