Aldo Agroppi per chi ha amato il calcio delle figurine Panini, che oggi sembra preistoria, resterà per sempre un mito e sarei curioso di sapere il suo commento oggi che il calcio dei petroldollari ha deciso che non si può fare un minuto di silenzio a Riad per ricordarlo. Probabilmente Agroppi scuoterebbe la testa oppure farebbe una battuta delle sue. Purtroppo non possiamo saperlo perché il piombinese di scoglio non c’è più. Rimane il ricordo delle sue azioni, in campo e fuori.
Tony Damascelli sulla vile tassa da pagare per la sopravvivenza contabile
Tony Damascelli sul Giornale scrive un bel pensiero e critica quello che è successo, anzi che non è successo alle finali della supercoppa: “Niente minuto di silenzio in ricordo di Aldo Agroppi. Come accadde per Franz Beckenbauer. A Riad il calcio italiano rende omaggio ai denari dei sauditi, si genuflette ai loro usi e costumi, avendo le tasche gonfie non osa alzare la testa e onorare uno dei suoi ragazzi che se ne è andato all’età di ottant’anni.
Non si può, c’è il rischio che gli arabi prendano a fischiare aggiungendo parole e insulti contro il lutto dei cristiani, così come avevano fatto con il Kaiser tedesco, con Gigi Riva e con le vittime dell’attentato di Londra quando la nazionale australiana restò in campo osservando sessanta secondi di commemorazione mentre la rappresentativa saudita aveva voltato le spalle, passeggiando per il prato verde. Questa è la vile tassa da pagare in cambio della propria sopravvivenza contabile”. Che non piaceva ad Aldo Agroppi e neppure a me.