Non ce l’ha fatta Sandra Pegoraro, la 54enne di Padova che il 22 dicembre scorso era stata investita da un Suv in via Pontevigodarzere, riportando ferite gravi. Dopo dieci giorni di agonia, lo scorso primo gennaio la donna si è spenta in un letto del reparto di Terapia intensiva dell’Azienda Ospedale Università, nonostante i tentativi dei medici di salvarla. Un “destino crudele”, come scrive qualcuno sui social: nel maggio 2022, Pegoraro era stata infatti accoltellata dall’ex compagno, riuscendo a sopravvivere per miracolo.
Chi era Sandra Pegoraro, investita e uccisa a Padova
Sandra Pegoraro lavorava come operatrice socio sanitaria presso l’ospedale di Padova. Il 22 dicembre, dopo aver finito il suo turno, insieme ad alcuni amici si era recata, come faceva spesso, al “Bar Brenta” di via Pontevigodarzere per mangiare qualcosa.
Dopo cena, accortasi di non avere più soldi contanti, avrebbe preso il portafogli, lasciando la borsa e il cellulare nel locale, e si sarebbe diretta verso il bancomat della filiale Intesa San Paolo, che si trova a pochi passi, dall’altro lato della strada.
A quel punto, la tragedia: mentre attraversava la strada, all’altezza delle strisce pedonali, è stata investita da un Suv, un Volkswagen T-Roc bianco, ed è stata sbalzata sull’asfalto, riportando gravi lesioni.
Secondo Il Mattino di Padova, l’automobilista, una donna di 56enne ora indagata per omicidio stradale, si sarebbe accorta dell’accaduto, fermandosi nel piazzale del vicino benzinaio.
I messaggi di cordoglio sui social
Stando ai primi rilievi della polizia stradale, si sarebbe trattato di “una tragica fatalità”. “Dopo quello che aveva subito è morta così?”, scrive ora qualcuno sui social. “Buon viaggio cara anima, a quanto pare, come ho sempre sostenuto, su sta Terra non esiste giustizia”, recita un altro commento. In molti fanno riferimento al passato della 54enne, miracolosamente scampata alla morte dopo l’accoltellamento subito dall’ex Stefano Fattorelli nel 2022.
Il tentato femminicidio da parte dell’ex compagno
I fatti risalgono al 10 maggio di quell’anno. Fattorelli colse di sorpresa l’ex compagna mentre dormiva nella sua abitazione del quartiere Arcella del capoluogo euganeo e la colpì con un coltello allo sterno, perforandole un polmone. Subito dopo, la prese a pugni e la trascinò in cucina, cercando di rovesciarle della candeggina sul volto.
Fu un vicino di casa a dare l’allarme. Poco dopo, Fattorelli fu arrestato. Una volta portato in caserma, confessò tutto. Precedentemente, aveva scontato una condanna per omicidio, per aver assassinato l’ex fidanzata Wilma Marchi con 33 coltellate nel 1999.
Un’altra donna lo aveva denunciato per stalking. Circa due settimane prima dell’aggressione, Pegoraro, stanca della sua gelosia ossessiva, aveva deciso di mettere fine alla loro relazione. Lui, però, non lo aveva accettato. Attualmente si trova in carcere, dove sta scontando una condanna a 8 anni.
L’impegno della 54enne contro la violenza
Come risarcimento ho chiesto solo i 20 mila euro di provvisionale, a cui si aggiungono 6-7 mila euro di spese processuali, ma finora non ho visto un euro, anzi mi sono dovuta sobbarcare tutte le spese,
raccontava Pegoraro, che dopo il tentato femminicidio aveva deciso di battersi contro la violenza sulle donne. “Il suo unico obiettivo era diventato quello di aiutare le donne che avrebbero potuto vivere una situazione simile alla sua”, ha dichiarato una sua amica al Corriere del Veneto.
“Dopo l’aggressione stava malissimo, era terrorizzata. Aveva paura un po’ di tutti”, ha aggiunto, raccontando dei suoi timori che l’ex uscisse prima per buona condotta. Non poteva sapere che avrebbe perso la vita a causa di un incidente, al termine di una tranquilla giornata di lavoro.
Una sintesi per punti della storia di Sandra Pegoraro
- Incidente mortale: lo scorso primo gennaio, Sandra Pegoraro, 54 anni, è morta a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stata investita da un Suv a Padova.
- Tentato femminicidio passato: nel maggio 2022, Pegoraro era stata accoltellata dal suo ex compagno, Stefano Fattorelli, sopravvivendo per miracolo. L’uomo, ora in carcere, aveva già un passato di violenza, essendo stato condannato per l’omicidio di un’altra sua ex fidanzata.
- Impegno contro la violenza sulle donne: dopo il tentato omicidio, Pegoraro aveva deciso di impegnarsi nella lotta contro la violenza sulle donne, cercando di sensibilizzare e aiutare chi si trovava in situazioni simili.
La sua storia ricorda, per certi versi, quella di Lucia Annibali, sfregiata con l’acido dall’ex Luca Varani.