I dati parlano chiaro. Qualunque squadra Davide Nicola abbia preso in Serie A dal 2016 si è salvata, con un piccolo dettaglio, però: in tutti i casi il tecnico è arrivato a stagione in corso. Non c’è dubbio che ogni allenatore sia diverso: ci sono tecnici che vogliono un progetto prima dell’inizio della stagione e cercano un’evoluzione della squadra, e altri che, invece, necessitano di un prodotto già finito a cui bisogna dare solo una scossa.

Davide Nicola è uno di questi: tecnico di carattere che non fa sconti a nessuno. Il piemontese ha la tipica forza del condottiero ed è capace di risvegliare anche gli animi più sopiti, facendoli brillare da che erano spenti.

Quest’anno con il Cagliari il tecnico non sta deludendo, ma neppure sorprendendo: gli isolani si trovano in zona retrocessione al terzultimo posto e dovranno affrontare una sfida ardua per raggiungere la salvezza, perché i punti non arrivano e siamo giunti a metà stagione. La domanda, dunque, sorge spontanea: Nicola è il jolly da pescare a stagione in corso o l’allenatore che un team prenderebbe per costruire un progetto?

Davide Nicola, l’allenatore giusto per la salvezza?

L’allenatore piemontese gode di un’ottima reputazione in Serie A, perché qualunque squadra abbia preso a stagione in corso si è salvata, seppur con situazioni rocambolesche e in bilico fino all’ultimo minuto. Insomma, il tecnico sembra avere un’aura positiva attorno a sé e riesce a fare brillare qualsiasi formazione alleni.

I dati, però, mostrano come, dopo aver ottenuto storiche salvezze, l’allenatore non sia riuscito a mantenere vivo il progetto:

A Crotone, ad esempio, dopo aver conquistato una salvezza con tanto sudore nella stagione 2016-2017, Nicola si sollevò dall’incarico dopo una serie di risultati negativi, che portarono a numerose incomprensioni con la dirigenza.

Poi fu la volta di Udine: Nicola accettò l’incarico a novembre del 2018 per sostituire Julio Velázquez, il cui progetto si era rivelato presto fallimentare. Stranamente, però, il nuovo tecnico ha faticato a integrarsi nell’ambiente e ha subito il suo unico esonero a stagione in corso.

Durante il periodo Covid Nicola fu chiamato per salvare il Genoa da una retrocessione ormai annunciata: detto, fatto. Il tecnico piemontese ottenne la salvezza con i liguri, ma per la stagione successiva non venne riconfermato.

Salvezza al cardiopalmo targata Davide Nicola

Che dire della Salernitana nel 2022? Una formazione allo sbando, che alla 25ª giornata era già condannata a una retrocessione certa: la salvezza con i granata è forse la più bella per il mister, che salva i campani dopo un ritmo di risultati positivi incredibile, quasi da Champions League. La Salernitana è salva all’ultima giornata, complice anche la debacle del Cagliari, che retrocede incredibilmente.

A gennaio del 2023, però, la stessa sorte attende il tecnico: Nicola lascia la panchina per non essere riuscito a imprimere lo stesso entusiasmo dello scorso anno, e un altro miracolo sportivo viene archiviato.

L’ultima impresa Mr. Salvezza l’ha fatta a Empoli lo scorso anno: nominato allenatore il 15 gennaio 2024, subentra ad Aurelio Andreazzoli ereditando una squadra sfiduciata, al 19º posto. Dopo 6 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte, Nicola totalizza 23 punti in 18 partite, salvandosi, ancora una volta, all’ultima giornata vincendo con la Roma in casa 2-1.

A Cagliari, ma non da subentrato

Gli isolani hanno deciso di dare una chance importante a Nicola, affidandogli la squadra a luglio: un compito diverso rispetto ai soliti per il tecnico.

Sotto la sua gestione, gli isolani hanno manifestato segnali di miglioramento nella fase iniziale della stagione, ma hanno anche perso molti scontri diretti, ritrovandosi adesso al 18º posto con 14 punti. Se paragoniamo la media punti di Davide Nicola da subentrato, parliamo di tutta un’altra storia:

Il mister di Luserna San Giovanni ottiene quasi il doppio dei punti in più quando arriva a stagione in corso: sarà il suo carisma?