Sembrava dovesse esserci partita e invece partita non c’è stata: la prima semifinale della Supercoppa italiana 2025 è andata in archivio dal momento che tale Gian Piero Gasperini da Grugliasco ha deciso di vestirsi da Befana anzitempo e regalare la calza migliore all’Inter di Simone Inzaghi.

Il tecnico piacentino, però, nemmeno se nr accorge e ribadisce a fine match il dominio assoluto dei suoi dal primo al novantesimo minuto, recupero compreso.

Che la squadra scudettata fosse la più forte di tutte ne abbiamo ancora tutti la contezza ma che la contesa si dovesse svolgere interamente a senso unico perché dall’altra parte l’avversario più accreditato per darle fastidio lascia in panchina quattro titolarissimi, tre dei quali i migliori della rosa, allora non è accettabile.

Non lo è per un semplice motivo: la partita era secca da dentro o fuori e non c’era bisogno di far rifiatare nessuno. Gasperini doveva giocarsela ad armi pari e invece ha preferito fare una sterile pretattica che l’ha portato al suicidio sportivo. Risultato? L’Atalanta a casa senza nemmeno provarci e l’Inter in finale di Supercoppa con estrema facilità!

Gasperini, l’Atalanta e la formazione pro-Inter

La formazione iniziale dell’Atalanta ha lasciato molto perplessi: tifosi e appassionati di calcio saranno rimasti sbalorditi (io certamente) per le scelte di Gasperini che involontariamente hanno favorito l’Inter.

Non è presunzione da parte mia, non è intenzione sostituirmi al tecnico che ammiro più di tutti ma è semplicemente la manifestazione di dissapprovazione (lecita, non per forza condivisibile, ma rappresentante del pensiero della maggior parte dei calciofili) rispetto al fatto che De Ketelaere, l’uomo del momento e quello più tecnico di cui dispone e Lookman, il goleador, nonché il calciatore che crea superiorità numerica siano stati lasciati in panchina per quasi 70 minuti.

Minuti nei quali Bastoni, De Vrij, Bissek e Dumfries hanno fatto quello che volevano: liberi di accompagnare le manovre di attacco da dietro in quanto inoperosi (il solo Zaniolo a fungere da falso nueve è stato semplicemente accerchiato e bullizzato, sportivamente parlando, dai quattro giganti della retrovia nerazzurra) in fase difensiva hanno creato sempre superiorità numerica dalla metà campo avversaria in su, non a caso uno di loro, il laterale olandese ha siglato la dopietta che ha posto fine alle ostilità.

L’Atalanta ha una rosa valida e all’altezza di una big?

L’Atalanta che ha stupito tutti e continua a farlo anche giocando in modo strabiliante ha molto probabilmente una pecca da colmare se dirigenza e staff tecnico vogliono ambire a qualcosa di più di un piazzamento di alta classifica.

La conquista dell’Europa League ha certificato la grandezza di un lavoro che nasce da molto lontano e che ha delle basi soldissime. Gli ingredienti per crescere ancora ci sono tutti e anche gli errori servono per compiere quel salto di qualità definitivo, ma dopo ieri sera siamo sicuri che l’Atalanta sia all’altezza di una big?

Le grandi partite internazionali con Liverpool e Real Madrid ci lasciano delle buone sensazioni circa la sua competività perché giocate con la formazione migliore. Quando in campo scende priva di quasi tutti i suoi gioielli che danno quel qualcosa in più in termini di qualità è senz’altro un’altra musica, una musica più che stonata.

Atalanta senza De Ketelaere, Lookman ed Ederson non si può

L’Atalanta non può permettersi un largo turnover in una partita che conta perché i valori dei titolari non equivalgono sicuramente a quelli delle riserve. Soprattutto se nel contesto delle rotazioni De Ketelaere, Lookman ed Ederson rimangono fuori tutti e tre contemporaneamente. A dimostrarlo non sono le mie parole ma la partita di semifinale della Supercoppa Italiana contro l’Inter!