Il MEF ha approvato il decreto attuativo relativo alla riforma della riscossione, che introduce importanti novità riguardo alla possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali fino a 120 rate.

Così, dal 1° gennaio 2025, i contribuenti che si trovano in particolari situazioni possono beneficiare di un’agevolazione significativa. Infatti, per poter accedere a questa nuova opzione, si deve fornire la documentazione attestante la condizione di difficoltà economica temporanea.

La riforma mira a facilitare il pagamento dei debiti fiscali per chi è in temporaneo disagio, evitando che le difficoltà economiche diventino un ostacolo insormontabile.

Nell’articolo, vediamo come funziona, chi può accedervi e a quali condizioni.

Cosa prevede la riforma della riscossione

Il Decreto Legislativo n. 110/2024, che attua la riforma della riscossione, introduce novità significative. In particolare, il provvedimento ha modificato l’articolo 19 del DPR 602/1973, riguardante le modalità di rateizzazione delle cartelle esattoriali.

Con questa riforma, il numero di rate richieste dai contribuenti per saldare i debiti contestati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione è stato notevolmente aumentato.

In particolare, sono previsti incrementi progressivi del numero massimo di rate mensili disponibili:

  • 84 rate per le richieste presentate nel periodo 2025-2026;
  • 96 rate per le richieste presentate nel periodo 2027-2028;
  • 108 rate per le richieste a partire dal 1° gennaio 2029.

Questi cambiamenti mirano a rendere più flessibile la gestione dei debiti fiscali, offrendo ai contribuenti più tempo per adempiere ai propri obblighi in modo sostenibile.

Più tempo per pagare le cartelle esattoriali: approvata la dilazione fino a 120 rate

Con l’introduzione della possibilità di rateizzare fino a 120 rate, il Governo intende rendere la riscossione più accessibile e sostenibile, offrendo a cittadini e imprese la possibilità di adempiere ai propri obblighi fiscali in modo più flessibile e meno gravoso.

Il decreto del Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è approvato in Gazzetta Ufficiale. Tra le diverse novità, la principale è l’introduzione della possibilità di allungare i piani di dilazione delle cartelle esattoriali.

Quando i debiti fiscali non superano i 120.000 euro, il piano di rientro può arrivare alla massima durata, anche se il debitore non comprova lo stato di difficoltà e si limita ad attestarlo senza allegare alcuna documentazione di supporto.

In particolare, il decreto prevede che il numero delle rate aumenta quando il contribuente presenta la documentazione attestante la temporanea situazione economica di difficoltà.

Chi presenta la propria situazione economica, per i debiti superiori a 120.000 euro, ha la possibilità di richiedere fino a 120 rate già nel 2025. Invece, per quanto riguarda i debiti fino a 120.000 euro, le rate richiedibili sono quelle indicate nella seguente tabella.

Da 85 a 120 rate mensiliRichieste presentate negli anni 2025 e 2026
Da 97 a 120 rate mensiliRichieste presentate negli anni 2027 e 2028
Da 109 a120 rate mensiliRichieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029

Fino a pochissimi giorni fa, c’era ancora qualche dubbio su questa novità che, fin dalle prime ipotesi, ha catturato l’attenzione dei contribuenti in debito.

Intanto, bisogna considerare che alcune cartelle esattoriali sono andate in prescrizione dopo il 31 dicembre 2024.

Quali documenti devono presentare i cittadini

Le persone fisiche devono attestare e documentare la situazione di temporanea difficoltà presentando l’ISEE. Lo stesso vale per le imprese individuali in regime semplificato.

Adesso, è bene fare attenzione perché entriamo in un campo un po’ complesso. Per questi soggetti, la situazione è considerata sussistente sono se è superiore di 1 il valore del rapporto di seguito indicato: N= Debito/ISEE mensile *coeff. %.

Cosa rappresentano i valori della formula?

  • N indica il massimo delle rate concesse, di importo non inferiore a 50 euro;
  • Debito indica l’importo da rateizzare e l’importo del debito residuo già oggetto di precedenti piani di dilazione;
  • ISEE è l’indicatore diviso 12;
  • Coefficiente % indica il valore rilevabile in funzione dell’ISEE.

Quali documenti devono presentare le imprese

Per le imprese in regime ordinario, due fattori sono rilevanti:

  • L’indice di liquidità: serve a verificare l’effettiva situazione di difficoltà;
  • L’indice Alfa: individua il numero massimo di rate concedibili.

La situazione di difficoltà viene considerata sussistente solo se l’indice di liquidità è inferiore a 1.

Per riassumere gli aspetti principali della rateizzazione delle cartelle esattoriali

Il MEF ha approvato un decreto che modifica la riscossione dei debiti fiscali, introducendo la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali fino a 120 rate.

La riforma mira a facilitare il pagamento dei debiti per chi si trova in difficoltà economica temporanea, richiedendo la presentazione di documentazione attestante tale situazione. Il numero delle rate varia in base al periodo e all’importo del debito.

Le persone fisiche e le imprese in difficoltà economica devono fornire l’ISEE o altri documenti specifici. Le imprese in regime ordinario devono anche presentare indici di liquidità e Alfa per verificare la situazione economica.