Era il 25 aprile dello scorso anno quando il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato la candidatura del generale Roberto Vannacci come europarlamentare in vista delle elezioni che si sono tenute l’8 e il 9 giugno 2024. Il militare spezzino era diventato famoso, poco meno di un anno prima, per aver pubblicato il libro “Il mondo al contrario”. Il saggio era diventato un vero e proprio manifesto per molti elettori della destra e la Lega ha voluto cogliere la palla al balzo portando fra le sue fila il tanto discusso generale.
Sono tante le voci che si sono avvicendate nei mesi successivi alla scelta di candidare Vannacci, partendo da quella secondo cui avrebbe sostituito il segretario Matteo Salvini – sempre più inviso a tanti leghisti – fino alla possibile candidatura come presidente della Regione Liguria o della Toscana. Un dualismo crescente fino a qualche mese fa che ora potrebbe scomparire o passare in secondo piano.
Uno dei primi appuntamenti fondamentali di questo 2025 sarà il congresso federale della Lega. Salvini sarà quasi sicuramente riconfermato alla guida del Carroccio ma, dopo undici anni, il progetto del vicepremier inizia a scricchiolare. Lo scorso dicembre Massimiliano Romeo è stato nominato segretario della Lega Lombarda e nel suo discorso ha ribadito la necessità di tornare a guardare al Nord, come il Carroccio ha fatto prima di Salvini. Un contesto strano nel quale non è ancora chiaro che ruolo potrebbe avere Vannacci.
La positività di Vannacci e Salvini per il 2025 della Lega
Sei post sui social nel giro di due giorni per iniziare il 2025. Il vicepremier Salvini ha pubblicato ieri, 1 gennaio, un lungo video nel quale analizza cosa potrebbe succedere nel nuovo anno: lavoro e codice della strada sono al centro del dibattito. Il segretario della Lega ribadisce come le misure da lui portate avanti stiano già sortendo i primi effetti positivi.
L’europarlamentare leghista Vannacci invece si trovava in Versilia – più esattamente a Viareggio – per il tradizionale tuffo di fine anno. Raggiunto dai giornalisti, il generale ha parlato delle prossime elezioni regionali e della possibilità che Matteo Salvini approdi al Viminale dopo la conclusione del processo Open Arms. Vannacci promette poi di essere presente al prossimo congresso federale e anticipa che nel 2025 la Lega “farà il botto”.
Visioni ottimistiche che però rischiano di scontrarsi con una realtà politica interna ed esterna al partito che potrebbe ridimensionare le ambizioni dell’europarlamentare e del vicepremier. Il 2024 non è stato un anno positivo per la Lega e le conseguenze potrebbero farsi sentire nel congresso che si terrà a inizio anno.
Il crollo dello scorso anno e la possibile fine dell’effetto Vannacci
Cercare di ritagliarsi uno spazio nel centrodestra che appartiene già a Fratelli d’Italia è una tattica da abbandonare, la risposta sta nel ritorno alle origini. Questo è il messaggio che è arrivato dal palco dell’Hotel Sheraton Milan San Siro da cui ha parlato il neoeletto segretario della Lega Lombarda Massimiliano Romeo. La tattica di Salvini di trasformare il Carroccio da partito dell’autonomia del Settentrione a movimento identitario del 2013 ha iniziato la sua fase calante ormai da qualche anno e urge un cambio di passo. A parlare sono soprattutto i risultati maturati alle urne nell’anno ormai passato.
La Lega nelle elezioni regionali del 2024 ha avuto enormi difficoltà. Il partito di Salvini non è riuscito a superare il 10% nelle Regioni dove si è andati alle urne. Discorso non troppo dissimile per le elezioni europee dove il Carroccio ha registrato poco meno del 9% nonostante la candidatura di Vannacci. Il generale ha registrato mezzo milione di preferenze permettendo alla Lega di raggiungere un risultato incoraggiante.
Non si può, tuttavia, parlare di “cura Vannacci”. Il Carroccio rispetto alle elezioni del 2019 ha visto un crollo dei consensi allarmante: dallo storico 34% a un magro 9%. Impossibile pensare che i risultati dello scorso anno non saranno portati all’attenzione del Congresso federale e degli elettori.
Le tante speculazioni sul futuro
Salvini sarà confermato quasi certamente alla guida della Lega ma non mancheranno le polemiche contro la strategia del segretario che dovrà prendere atto dei risultati dello scorso anno e ascoltare anche gli altri esponenti del Carroccio. Già nella giornata di oggi, il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha affrontato in un’intervista a La Stampa diversi temi come la pace in Ucraina, l’autonomia differenziata e il possibile arrivo di Salvini al Viminale con una visione completamente diversa da quella del segretario della Lega.
In un contesto così frammentato, dove iniziano a emergere sempre più voci dissidenti rispetto al passato, che ruolo potrebbe avere Vannacci? Negli scorsi mesi, si vociferava addirittura della possibilità che il generale “detronizzasse” Salvini. Si tratta di una teoria assurda, soprattutto alla luce degli eventi più recenti e della scarsa fiducia che molti esponenti di spicco della Lega hanno nei confronti di Vannacci.
Da possibile perno della Lega a elemento di disturbo per storici militanti che stanno pian piano riprendendo voce. Forse il futuro del generale potrebbe essere lontano dal partito di Salvini, lo scorso 23 novembre a Marina di Grosseto c’è stato il congresso de “Il Mondo al Contrario” – il movimento prima culturale e poi politico che prende il nome dal bestseller del generale. Molte le teorie su questa associazione e sul suo passo in avanti con un’assemblea nazionale: potrebbe diventare un partito di destra? Il generale, pochi giorni prima del congresso, è corso ai ripari dalle possibili speculazioni da parte dei media. Più volte è stato ribadito che la casa politica dell’europarlamentare è la Lega.
Per ora Vannacci pensa a una possibile lista da presentare alle Regionali in Campania e dice che si confronterà con la Lega sul da farsi. Il generale promette che in ogni Regione sarà fatta una grande campagna elettorale, soprattutto in Veneto dove al momento il ruolo di presidente è rivestito dal leghista Luca Zaia – “avversario” interno al partito di Vannacci. Tanti dubbi che potrebbero essere sciolti solo con l’atteso congresso federale.
Il ruolo di Vannacci nella Lega di Salvini in tre punti
- Candidatura e impatto di Vannacci: Matteo Salvini ha candidato il generale Roberto Vannacci come europarlamentare, sfruttando la popolarità del suo libro Il mondo al contrario. Tuttavia, nonostante il mezzo milione di preferenze ottenute da Vannacci, il 2024 è stato un anno negativo per la Lega, che ha registrato un crollo dei consensi nelle elezioni regionali ed europee.
- Tensioni interne alla Lega: La leadership di Salvini è messa in discussione da esponenti del partito come Massimiliano Romeo, che propongono un ritorno alle origini del Carroccio, focalizzato sull’autonomia settentrionale. Vannacci, pur visto inizialmente come una figura centrale, potrebbe ora essere considerato un elemento divisivo, soprattutto a causa della frammentazione interna.
- Prospettive future: Le speculazioni sul futuro di Vannacci includono la possibilità di un suo distacco dalla Lega per guidare un nuovo movimento politico ispirato al suo libro. Intanto, Salvini dovrà affrontare le critiche e gestire il Congresso federale del partito, cercando di rilanciare la sua strategia dopo i risultati deludenti del 2024.