Nel mese di gennaio 2025, alcuni pensionati potrebbero trovarsi di fronte a una spiacevole sorpresa quando riceveranno il pagamento della pensione dall’INPS.
L’Istituto, infatti, ha recentemente comunicato di aver effettuato un ricalcolo a consuntivo delle ritenute fiscali per l’anno 2024.
Nel caso in cui le trattenute fiscali effettuate durante il 2024 siano risultate inferiori rispetto a quanto effettivamente dovuto su base annua, l’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, è tenuto a recuperare le differenze tramite un conguaglio. Questo recupero avverrà sulle pensioni di gennaio e febbraio 2025, con la possibilità che l’importo delle trattenute sia addebitato interamente, o quasi, sul rateo mensile.
Quali sono le conseguenze?
Perché si rischia l’azzeramento della pensione INPS di gennaio e febbraio 2025
Alcuni pensionati potrebbero ricevere spiacevoli notizie al momento del ritiro della pensione INPS di gennaio 2025. Il nuovo anno sembra non partire con il piede giusto, ma il motivo è stato spiegato direttamente dall’Istituto.
In alcune situazioni, se l’ammontare delle imposte da recuperare risulta essere pari o addirittura superiore all’importo del rateo di pensione mensile, l’INPS potrebbe procedere con un azzeramento totale dell’importo della pensione in pagamento.
Solo in questi casi, i pensionati potrebbero ricevere un cedolino con un importo pari a zero euro per i mesi di gennaio e febbraio 2025.
Chi sono i pensionati esclusi
Si tratta di un’eventualità che non interessa tutti i pensionati. Come precisato dall’INPS, sono esclusi i pensionati che percepiscono una pensione bassa.
Per i pensionati con un importo annuo complessivo delle pensioni fino a 18.000 euro, nei cui confronti il ricalcolo dell’IRPEF ha generato un conguaglio a debito superiore a 100 euro, l’INPS prevede una rateazione dell’importo dovuto.
In questi casi, il recupero della somma sarà distribuito su un numero maggiore di rate, estendendo il periodo di pagamento fino alla mensilità di novembre.
Questo approccio permette di diluire l’importo da versare, evitando che il pensionato si trovi a dover sostenere un onere fiscale troppo gravoso in un solo mese.
Ci sono prestazioni che non subiscono trattenute fiscali. Sono escluse:
- L’invalidità civile;
- Le pensioni e degli assegni sociali;
- Le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni.
Come sono rivalutate le pensioni nel 2025
Se il pericolo dell’azzeramento fa davvero paura, tuttavia, la rivalutazione delle pensioni non si fa attendere e interessa tutti, anche i pensionati in debito con l’INPS.
Nel 2025, l’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è fissato allo 0,8%, con possibile conguaglio successivo.
In termini di importi lordi, questo adeguamento corrisponde, in media, a un incremento di circa 8 euro ogni 1.000 euro di pensione. Pertanto, un pensionato che percepisce un importo lordo di 1.000 euro vedrà un aumento di circa 8 euro al mese, salvo eventuali rettifiche che potrebbero essere apportate successivamente.
Gli importi sono stati riportati nel cedolino di pensione di gennaio, già online e disponibile alla consultazione, con la descrizione “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.
In linea di massima, la Manovra 2025 interviene sulle pensioni con qualche piccola modifica. Gli aumenti sono modici, soprattutto sulle pensioni minime, passando da 614,77 euro a 617,9 euro.
Quando viene pagata la pensione
Non ci resta che ricordare quando arriva il pagamento della pensione INPS di gennaio. Il primo pagamento arriverà con valuta del 3 gennaio 2025. Solitamente, le pensioni vengono pagate il primo giorno del mese bancabile. A gennaio, come sempre, in via del tutto eccezionale il primo giorno bancabile slitta.
Il pagamento delle pensioni di gennaio in contanti segue il canonico calendario delle Poste Italiane, scaglionato per cognome, solo per gli importi complessivi fino a 1000 euro netti.
Per riassumere
A gennaio 2025, alcuni pensionati potrebbero affrontare un’imprevista riduzione della pensione a causa di un conguaglio fiscale da parte dell’INPS, derivante da un ricalcolo delle ritenute per l’anno 2024.
Se le imposte trattenute durante l’anno precedente sono risultate inferiori, l’INPS recupererà la differenza su gennaio e febbraio 2025, con la possibilità che l’importo venga azzerato. I pensionati con pensioni basse, sotto i 18.000 euro, avranno una rateizzazione del conguaglio.
Alcune prestazioni, come l’invalidità civile, sono esenti da trattenute fiscali. Le pensioni subiranno anche una rivalutazione dell’0,8% nel 2025, con un incremento medio di circa 8 euro ogni 1.000 euro di pensione.