Sono quattro gli studenti che hanno deciso di costituirsi per aver appiccato un rogo al liceo romano Socrate. I 4, di cui 2 ancora minorenni, hanno dichiarato di aver commesso il fatto in risposta alle bocciature ricevute e di ritorno dal mare, probabilmente sotto l’effetto dell’alcool: “Abbiamo deciso di incendiare qualche banco. Avevamo bevuto, era quasi l’alba”.

Abbiamo appiccato il fuoco e non immaginavamo che le fiamme potessero estendersi’, hanno aggiunto.Una vendetta e ragioni politiche potrebbero essere all’origine dell’incendio doloso che ha devastato il liceo classico Socrate alla Garbatella, sabato notte. I sospetti si stanno concentrando su un 17enne, il cui nome è stato segnalato dagli stessi studenti al preside e quindi alla questura. E il giovane, fresco di bocciatura – dovrà ripetere il quarto anno – intervistato al telefono dal Messaggero non nega di aver fatto “qualche cavolata” in passato, ma respinge le accuse di aver appiccato il fuoco.

Si indaga pure sulle sue simpatie per Lotta Studentesca, l’organizzazione giovanile di Forza Nuova, anche se l’organizzazione ci tiene a chiamarsi fuori dall’attentato.

Alcuni elementi interessanti sembrano arrivare dalle telecamere di sorveglianza di una banca praticamente di fronte alla scuola e di un paio di negozi. Nessuna riprende l’ingresso del Socrate, ma avrebbero comunque immortalato chi si è mosso in quella direzione prima e dopo il rogo.

Intanto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, dopo un sopralluogo stamattina nell’istituto, ha quantificato in oltre 200mila euro i danni del rogo. Eppure ha assicurato che il liceo sarà in grado di riaprire il 2 settembre, com’era previsto.

Il fuoco ha distrutto completamente otto aule e il primo piano.