L’ultimo caso in Serie A, quello di Moise Kean, che di testa ha segnato il momentaneo pareggio contro la Juventus e disputato una partita superlativa contro la sua ex squadra. Il nazionale di origini ivoriane ha fatto male alla Vecchia Signora, ma poi ha trasformato lo schiaffo in una carezza quando si è scusato davanti a quello che era il suo pubblico, a mani giunte e in silenzio. Episodi del genere nel calcio ne abbiamo visti tanti, ma quali sono stati i più iconici?
Gol senza esultanza: la clemenza dell’ex
Di episodi in cui un giocatore ha punito la sua ex squadra o il suo team del cuore ce ne sono a centinaia. Tra i più noti nel calcio internazionale, che possiamo individuare nella storia recente, ricordiamo un episodio avvenuto solo qualche anno fa, nel 2018, quando un maturo Cristiano Ronaldo era approdato da poco alla Juventus, nel secondo match ufficiale in Champions League.
Il portoghese realizza un gol splendido con una volée su assist di Bonucci: l’esultanza è contenuta, a mostrare i muscoli, ma il campione di Madeira si rivolge subito alla fetta del settore ospiti per chiedere scusa a mani giunte ai suoi ex sostenitori.
Nel 2014 il Pallone D’oro Kakà segna al suo Milan con la maglia del Real Madrid in una semplice amichevole. Ma il brasiliano non ha mai dimenticato il rapporto speciale avuto con i rossoneri, che in passato lo avevano accolto come un figlio. Anche qui, episodio simile: testa bassa e scuse pronte per i tifosi milanisti.
Che dire, invece, dello shock inflitto da Edinson Cavani al suo Palermo a gennaio del 2012, quando l’uruguayano mette subito una mano sul petto per dimostrare il legame con i rosanero.
Lo stesso Palermo che, solo un anno prima, aveva inflitto una pesante punizione al Lecce nel suo stadio di Via del Mare. In quell’occasione è Fabrizio Miccoli a segnare un magistrale gol su punizione che vale il 2-1 per i rosanero. Il fantasista leccese subisce subito il contraccolpo psicologico e decide, addirittura, di uscire dal campo in lacrime, chiedendo la sostituzione nel secondo tempo.
Gol dell’ex, quando l’esultanza arriva
Come accennato, abbiamo a disposizione centinaia di casi che dimostrano la clemenza dei giocatori nei confronti delle loro ex squadre. Ma ci sono altrettanti episodi che hanno fatto discutere, che riguardano anche grandi campioni:
Nella stagione 06/07 la Scala del Calcio ospita il derby Milan-Inter, con un grande ex per i nerazzurri: Ronaldo il fenomeno. Dopo aver vestito la maglia dell’Inter dal 1997 al 2002, il brasiliano è tornato in Italia per lasciare il segno. Al 31° del match è proprio lui a sbloccare il risultato con una rasoiata da fuori area. Fa discutere l’esultanza del campione, che non trattiene la gioia, sorride e abbraccia i compagni sotto la curva attonita dell’inter.
Il divorzio tra Gonzalo Higuaín e il Napoli non è stato mai accettato dai tifosi partenopei, che lo hanno considerato un traditore. Dal suo trasferimento in maglia bianconera il pipita ha punito diverse volte i campani, negando spesso l’esultanza a sé stesso. Ma quando le critiche sono sfociate in minacce e intimidazioni Higuain ha ripreso ad esultare in segno di provocazione verso la squadra che lo ha portato in Italia.
Moise Kean: un modello etico
Un gesto da vero signore quello di Moise Kean, che dopo il pareggio contro i bianconeri riceve un fragoroso applauso dai tifosi juventini, per un gesto che di certo non passa inosservato. Soprattutto dopo le recenti dichiarazioni rilasciate dall’attaccante, in cui ha ammesso di non aver passato un bel periodo alla Continassa.
Quello che il giocatore ha definito un “bivio”, però, sembra essere superato, e ora il giocatore si gode un ottimo clima, una grande forma fisica e il supporto dei suoi tifosi.