Il proscioglimento nell’ambito della vicenda Open ha riequilibrato il bilancio del 2024 del leader di Italia Viva Matteo Renzi dopo le delusioni sul fronte elettorale e l’approvazione in Parlamento della famigerata norma anti-consulenze estere per i parlamentari.

Rimasto fuori dal Parlamento europeo con la lista Stati Uniti d’Europa, in tandem con il partito di Riccardo Magi e Emma Bonino, il leader di Italia Viva ha dovuto subire anche i veti del M5S di Giuseppe Conte, contrario al suo ingresso nella coalizione di centrosinistra.

L’obiettivo di Matteo Renzi per il 2025, quindi, sarà duplice: ritagliarsi un posto al sole all’interno del campo largo del centrosinistra e recuperare i consensi sul piano elettorale.

Il 2024 tra luci e ombre di Matteo Renzi

Il 2024 è stato un anno di luci e ombre per l’ex presidente del Consiglio. Dal punto di vista elettorale le gioie sono state molto poche e la causa va ricercata nella perdita di consensi. In 12 mesi, Italia Viva ha perso lo 0,7% nei sondaggi (fonte Supermedia Youtrend) passando dal 3 al 2,3%.

Il primo campanello d’allarme arrivò con la debacle alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno dove, nonostante una buona affermazione personale, la lista Stati Uniti d’Europa – a cui aveva aderito con il suo partito Italia Viva – non superò la soglia di sbarramento prevista per l’ingresso al Parlamento Europeo.

Una sconfitta che fece male e che portò Matteo Renzi a meditare un riavvicinamento al Pd della ‘federatrice’ Elly Schlein. Galeotta fu la Partita del Cuore a luglio e l’abbraccio con la segretaria dem, primo atto di una trattativa resa complicata dai veti del Movimento 5 Stelle contrario all’ingresso di Italia Viva nella coalizione progressista.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, con Matteo Renzi in occasione della 33esima edizione della Partita del Cuore tra le nazionali dei cantanti e dei politici

Veti che in ottobre portarono all’esclusione dei candidati renziani dalle liste a sostegno di Andrea Orlando alle Elezioni regionali in Liguria. Esclusione che costò al candidato del centrosinistra la vittoria. Una rivincita seppur piccola, Matteo Renzi se la prese il mese successivo contribuendo alla vittoria in Umbria ed Emilia Romagna, regioni in cui i candidati di Italia Viva furono inseriti (senza simbolo) nelle liste collegate ai due candidati presidenti di centrosinistra.

L’ultima tegola del 2024 è infine arrivata pochi giorni fa dai banchi del Parlamento che ha approvato la cosiddetta norma Anti-Renzi. La norma, contenuta nella Legge di Bilancio 2024, vieta ai parlamentari e i membri del Governo di avere consulenze retribuite con Stati extra Ue.

Il caso Open e la sentenza di proscioglimento

A riequilibrare, almeno in parte, le sorti di un 2024 horribilis ci ha pensato il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Firenze con la sentenza di proscioglimento da tutte le accuse per il leader di Italia Viva nell’ambito dell’inchiesta Open, mettendo così la parola fine a una vicenda durata cinque anni e che ha avuto pesanti ripercussioni apolitiche e personali per i protagonisti.

L’inchiesta riguardava presunte irregolarità nella gestione dei finanziamenti privati alla Fondazione Open, nata per sostenere l’attività politica di Matteo Renzi, tra il 2012 e il 2018.

Il 2025 all’attacco del leader di Italia Viva

La parola d’ordine per il 2025 sarà risalire nei sondaggi e nel gradimento degli elettori nonché conquistarsi un posto al sole nella coalizione unitaria di centrosinistra a cui sta ‘testardamente’ lavorando la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

In dodici mesi Italia Viva ha perso lo 0,7% dei consensi a differenza del suo leader che, invece, sembra aver conservato il suo appeal (vedi alle Europee) è proprio su questo elemento che probabilmente si baserà la strategia di riconquista dei consensi.

Matteo Renzi è consapevole che la risalita nei sondaggi rappresenta il grimaldello per scardinare le porte del campo progressista mettendo a tacere chi, come il leader del M5s Giuseppe Conte, sostiene che Renzi farebbe perdere più voti di quanti effettivamente ne porti. I

l 2025 sarà l’anno della ripresa per Italia Viva e Matteo Renzi, faticosamente alla ricerca di un posto in cui collocarsi nello scacchiere politico italiano.

La riconquista di Matteo Renzi, in realtà, è già partita, a giudicare dalle dichiarazioni scritte ‘nero su bianco’ nella sua e-news settimanale, l’ultima del 2024 in cui lancia l’iniziativa Next al teatro la Cartiera a Carrara.

“Penso che sia maturo il tempo per chiudere la fase zen degli ultimi anni. Vi aspetto a Firenze l’11 gennaio al Teatro Cartiere Carrara.  Chi immagina di venire ce lo faccia sapere che dobbiamo preparare la pappa col pomodoro per tutti. Ma al di là della pappa col pomodoro quella sarà l’occasione per rilanciare sulla politica e raccontare come vogliamo vivere il nostro 2025.”

Il 2024 di Matteo Renzi e Italia Viva in tre punti:

  1. Bilancio del 2024 di Matteo Renzi: Nonostante un anno segnato da delusioni elettorali (Italia Viva ha perso consensi) e difficoltà politiche, come i veti del M5S e la norma “Anti-Renzi” in Parlamento, Renzi ha visto un riscatto grazie al proscioglimento nell’inchiesta Open, che ha riabilitato la sua posizione.
  2. Rivincite politiche: Dopo la sconfitta alle Elezioni Europee, Renzi ha cercato di riavvicinarsi al PD, ma ha dovuto fare i conti con l’opposizione del M5S. Tuttavia, il leader di Italia Viva ha ottenuto successi nelle elezioni regionali, contribuendo alle vittorie in Umbria ed Emilia Romagna.
  3. Prospettive per il 2025: Il 2025 si prospetta come un anno di ripresa per Renzi e Italia Viva. L’obiettivo sarà risalire nei sondaggi e consolidare la propria posizione nel centrosinistra, mentre Renzi punta a rilanciare la sua leadership attraverso iniziative politiche e nuove alleanze.