Quella che era solo una voce nella mattinata del 29 dicembre è diventata realtà dopo l’incontro tra Milan e Roma: Paulo Fonseca non è più l’allenatore dei rossoneri. Le voci si erano fatte insistenti anche prima del match a San Siro, con il tecnico che aveva già preparato le valigie per andare via da Milano.
Dunque, da portoghese a portoghese, i diavoli scelgono di dare fiducia a Sergio Conceiçao, un allenatore dal profilo giusto che potrebbe risollevare una squadra sciupata, che al momento ricopre una posizione in classifica non felice, soprattutto per quelli che erano gli obiettivi stagionali del team lombardo.
Ora i tifosi e i giocatori si chiedono come il nuovo allenatore potrà modellare la squadra, approfittando del mercato invernale. Dove metterà mano il tecnico portoghese?
Il nuovo Milan di Conceiçao: che succede con il mercato?
Nuovo allenatore, diversi obiettivi di mercato. Chiunque segua il calcio sa bene che questa è una regola. Ma al di là di schemi, alla luce della posizione di classifica che ricopre il Milan in questo momento, bisogna operare più di qualche cambiamento sfruttando la finestra di mercato invernale.
L’ottavo posto non si addice agli obiettivi dei rossoneri, che erano stati progettati per raggiungere traguardi molto più prestigiosi, come la qualificazione in Champions o una possibile vittoria del campionato. È giunto il momento per i rossoneri di rialzarsi e centrare quantomeno l’obiettivo Europa.
Seppur sulla carta i due allenatori prediligano lo stesso modulo, il 4-2-3-1, Fonseca ha una filosofia diversa dal collega portoghese. Probabilmente la dirigenza milanese ha optato per non stravolgere l’assetto tattico. Quali sono le differenze tra i due coach?
Nuovo assetto, nuovo mercato nel Milan di Conceiçao
Paulo Fonseca era stato ingaggiato con l’obiettivo di impartire un’idea di calcio offensiva: di fatto nel mercato estivo sono arrivati giocatori importanti, come lo spagnolo Alvaro Morata. L’ex tecnico, soprattutto in fase di possesso, adottava una costruzione in modulo 3+2, con i terzini che facevano un gran lavoro per coprire entrambe le transizioni, sia quella difensiva che quella offensiva. Spesso i centrocampisti centrali erano posizionati davanti alla difensiva, sia per proteggere la squadra da eventuali contropiedi, che per offrire una connessione continua tra reparti.
Conceiçao ora dovrà trovare un’altra soluzione, anche per rilanciare qualche giocatore che quest’anno non ha vissuto una stagione del tutto felice: Theo Hernandez, uno dei più forti della formazione rossonera, non ha ricoperto un ruolo da protagonista come tutti si aspettavano. E che dire di Rafael Leão, croce e delizia dei diavoli, ma comunque un giocatore a cui non si può rinunciare, ora indisponibile per via di un infortunio.
Non ultimo, per quanto riguarda il mercato, il caso Tomori. Il giocatore è stato sempre un protagonista, e ha raggiunto obiettivi importanti, sia con Pioli, che con Fonseca. Da capire quali sono le idee del nuovo tecnico sul difensore, finito ai margini con Fonseca e divenuto un caso di mercato nelle ultime ore.
Qualche rumor anche sul terzino e capitano dei rossoneri, Davide Calabria, su cui iniziavano a circolare voci di mercato che lo vedevano lontano da Milano. L’arrivo del nuovo tecnico, però, potrebbe bloccare la partenza del giocatore, che ha l’occasione di trovare più spazio con la nuova gestione.
Il Milan fa i conti con le assenze
È vero, il Milan si ritrova all’ottavo posto con un pugno di mosche in mano, ma la buona sorte non sembra accompagnare i rossoneri in questa prima parte di stagione: l’elenco degli infortunati cresce giorno dopo giorno: nel match contro la Roma i diavoli hanno perso anche Chukwueze, che ha avuto un problema muscolare nel secondo tempo a San Siro. Ora il nigeriano si aggiunge a una lunga lista di calciatori fondamentali che ormai sono costretti al limbo chiamato “infermeria”.
Giocatori che avrebbero potuto fare la differenza: da Leão a Pulisic. Ancora, Musah e Okafor. Tutte pedine determinanti di cui i rossoneri hanno bisogno per dare una scossa al campionato.