L’avventura di Paulo Fonseca al Milan è davvero giunta al capolinea. L’allenatore portoghese, direttamente ai microfoni di Sky Sport – ha confermato il proprio esonero complice un rendimento generale che non ha convinto a pieno la dirigenza rossonera. Il Milan è ottavo, lontano dalla zona Champions e praticamente escluso dalla lotta per lo Scudetto con diversi mesi d’anticipo. L’esperimento Fonseca a Milano non è riuscito ma il Diavolo ha già il sostituto in mano.
Il tecnico portoghese è stato ieri sera informato dell’esonero. Un confronto con la dirigenza segnato dalla rottura definitiva, seguita dall’arrivo di Sergio Conceiçao sulla panchina rossonera. L’ex allenatore del Porto quest’estate era già stato sondato dal Diavolo, che alla fine aveva optato per Fonseca. Adesso il matrimonio è finalmente destinato a realizzarsi, visto che Conceiçao oggi è atteso a Milano per iniziare il suo percorso da tecnico milanista.
Esonero per Fonseca: il suo Milan non ha mai convinto
Fonseca non ha pagato tanto l’ultimo pareggio conquistato contro la Roma, quanto un momento negativo generale del suo Milan. La rivoluzione post Pioli non è riuscita al tecnico lusitano, che non è riuscito a dare un’impronta definita al Diavolo. Nella rottura tra il Milan e Fonseca c’è chiaramente una mancanza di continuità di risultati evidente. I rossoneri non hanno quasi mai viaggiato ad alto ritmo in Serie A, dove oggi occupano un ottavo posto molto deludente.
Il Milan non ha mai girato nel pieno delle proprie possibilità. In campionato spesso e volentieri il Diavolo ha fatto fatica, soprattutto negli scontri diretti dove fino ad ora è arrivata solo una vittoria nel derby contro l’Inter. Poi solo sconfitte o al massimo qualche pareggio stretto, come quello maturato ieri contro la Roma. A differenza di un percorso europeo soddisfacente, visto che il Milan di Fonseca ha conquistato quattro successi su sei in Champions League.
Il rapporto tra il Diavolo e l’allenatore portoghese è stato basato su grandi pensieri, forti ambizioni ma probabilmente poca pazienza e fiducia. Mandare via Fonseca a pochi giorni dalla Supercoppa Italiana potrebbe essere un autogol clamoroso o forse la scossa giusta per risollevare un ambiente teso e ferito e potersi andare a prendere il trofeo.
24 panchine per Fonseca: il portoghese chiude con Milan-Roma
L’esonero in parte è chiaramente figlio delle responsabilità sportive di Fonseca, che ha cercato di reggere in mano un timone non proprio facile. Le scelte sui casi Leao e Theo hanno fatto discutere, ma alla fine hanno premiato sia il Milan sia l’allenatore. Paulo ha preso di petto ogni situazione, affrontando tutto con la massima professionalità ed educazione. Ha chiesto pazienza per vedere dei miglioramenti ma forse questo, parafrasando un po’ Ligabue, non era esattamente il tempo per lui.
La strada alla fine si è complicata anche a causa dei numerosi infortuni, che hanno messo in seria difficoltà l’allenatore nell’ultimo periodo. Fonseca si è fermato dopo 24 panchine collezionato con il Milan e forse è stato l’unico a pagare, visto che i giocatori rimarranno al proprio posto.
Ma le responsabilità collaterali ricadono anche su una rosa che tante volte non ha mostrato il carattere e la grinta giusta per andarsi a prendere certe partite. Il cerchio dell’addio fonsechiano si chiude quindi con una dirigenza molto contestata dai tifosi. Paulo forse è stato difeso e compreso poco, pagando anche certe scelte di mercato che non hanno ancora convinto al 100%. Non è stato proprio tutto da buttare, ma qualcosa in più ci si poteva aspettare.
Secondo esonero in carriera per Fonseca: era successo al Porto
Di Fonseca resteranno l’educazione, la schiettezza e anche la simpatia con cui ha affrontato questi mesi da tecnico rossonero. L’allenatore ha incassato il secondo esonero della sua carriera, visto che in precedenza solo il Porto aveva deciso di sollevarlo anzitempo dal suo incarico nel marzo 2014. L’accordo con il Milan sarà valido fino al giugno 2027, ma è molto probabile che Fonseca riparta prima di questo termine.
Anche perché – spiega Sky Sport – ci sarebbe una clausola che permetterebbe al Milan di corrispondere solo il primo anno di stipendio a Fonseca. Questo perché l’esonero si è concretizzato entro sei mesi dall’arrivo a Milano, un patto accettato da entrambe le parti prima delle firme definitive e che oggi premia a tutti gli effetti il Milan.
Da un portoghese all’altro, visto che Conceiçao scalpita per dare il via alla sua nuova avventura in Italia, per la prima volta come allenatore. I 7 anni gloriosi trascorsi al Porto saranno seguiti da una nuova era al Milan, a cui il tecnico si legherà per i prossimi sei mesi con un’opzione anche per la prossima stagione. Conceiçao avrà già una missione in rossonero: portare a casa la Supercoppa Italiana 2025, per arricchire la bacheca e non far pentire il Diavolo di aver mandato via Fonseca.