Il 2024 è stato un anno ricco di elezioni presidenziali, legislative, municipali ed europee. Dalla Francia alla Turchia, al Messico, al Senegal, ecc., miliardi di aventi diritto al voto si sono recati alle urne in tutto il mondo.
Mentre il 2024 volge al termine, un trend ha caratterizzato non solo quest’anno ma continuerà a influenzare anche l’anno che verrà: il panorama politico si sta spostando prevalentemente a destra e all’estrema destra, soprattutto in Europa. Paesi come Austria, Francia e Portogallo hanno registrato un aumento del voto di destra ed estrema destra, sia alle elezioni europee che a quelle legislative. La Germania, invece, ha visto un aumento storico del voto per l’AfD, sia alle europee che nelle elezioni statali di Turingia, Sassonia e Brandeburgo.
Dietro questo trend si celano diversi fattori, tra cui le politiche sull’immigrazione, la diminuzione del potere d’acquisto e la guerra in Ucraina. Si prevede che questo fenomeno continui nei prossimi anni, con un ulteriore consolidamento della tendenza a favore di forze politiche di destra e estrema destra.
Il 2024 è segnato dal declino della sinistra
La destra ha ottenuto risultati significativi nel 2024, mentre l’estrema destra ha registrato picchi storici in diversi paesi. In Austria, l’FPÖ ha trionfato nelle elezioni parlamentari di settembre, ottenendo il 29 per cento dei voti, segnando il miglior risultato dell’estrema destra nel paese dai tempi del secondo dopoguerra. In Portogallo, l’opposizione di centrodestra dell’Alleanza Democratica ha vinto le elezioni legislative di marzo.
In Francia, il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen ha ottenuto il primo posto alle elezioni europee e ha incrementato il proprio voto alle elezioni anticipate. Le Pen, che sogna l’Eliseo da anni, appare ora più fiduciosa in vista delle presidenziali del 2027. La situazione politica nel paese rimane però instabile, con un parlamento frammentato tra tre principali schieramenti.
Belgio, Croazia, Finlandia, Islanda, Ungheria, Irlanda e Slovacchia sono altri paesi in cui i partiti di destra o estrema destra hanno registrato risultati significativi nelle recenti votazioni. Questi paesi, insieme ad altri in Europa, mostrano un consolidamento di queste forze politiche nel panorama elettorale continentale.
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca
Le elezioni americane del 2024 sono state le più attese e discusse dell’anno. Donald Trump, che si è candidato per la terza volta alle presidenziali, è riuscito a conquistare il suo secondo mandato.
Il ritorno del tycoon e i cambiamenti che comporterà la sua nuova amministrazione susciteranno sicuramente l’interesse di tutto il mondo, con impatti su una vasta gamma di temi, dall’economia all’immigrazione. Trump si insedierà il 20 gennaio 2025.
La sinistra resiste
Sebbene la sinistra abbia registrato un calo di consenso, principalmente in Europa, rimane al potere in paesi come Danimarca, Lituania, Malta, Slovenia, Slovacchia e Spagna. In particolare, il governo spagnolo ha preso decisioni che hanno attirato l’attenzione internazionale, come il riconoscimento dello Stato Palestinese e l’introduzione del diritto all’aborto anche per le 16enni e 17enni.
In Moldavia, nonostante le polemiche sull’interferenza russa, la presidente europeista Maia Sandu è stata riconfermata. Il paese ha inoltre rinnovato la propria volontà di aderire all’Unione Europea attraverso un referendum.
Nonostante il predominante spostamento verso destra, in Gran Bretagna il Partito Laburista ha vinto le elezioni legislative, ponendo fine a 14 anni di governo conservatore.
I politici riconfermati del 2024
Sebbene nel 2024 gli equilibri globali siano cambiati in gran parte del mondo, le elezioni in alcuni paesi non hanno riservato sorprese. In Africa, ad esempio, le elezioni in Algeria e Tunisia si sono concluse senza novità. Allo stesso modo, in America, paesi come El Salvador, Panama e Venezuela e in Asia, l’Azerbaigian e l’India non hanno visto cambiamenti negli schieramenti al potere. In Russia, Vladimir Putin ha ottenuto il sesto mandato consecutivo.
Gli appuntamenti elettorali del 2025
Si attende che gli effetti delle elezioni e il trend che si è manifestato nel 2024, si estenderanno anche nel 2025. In diversi paesi in tutto il mondo, però, i politici di sinistra cercheranno di contrastare l’ascesa della destra ed estrema destra. In Australia, per esempio il governo di Antony Albanese cercherà un nuovo mandato. L’esecutivo australiano ha fatto notizia per la sua scelta di bloccare i social media ai minori di 16 anni.
In Canada, il governo di Justin Trudeau è appeso a un filo. Il futuro politico del primo ministro e del suo partito potrebbe essere deciso nei primi mesi del nuovo anno, con una crescente probabilità che i canadesi siano chiamati alle urne prima della scadenza del mandato prevista per ottobre.
In Corea del Sud, la situazione è stata ancora più tumultuosa: due capi di Stato sono stati estromessi. Ad aprire questo vortice è stato il presidente Yoon Suk-yeol che aveva imposto la legge marziale, salvo poi revocarla.
Una delle prime elezioni dell’anno sarà quella in Bielorussia con Alexander Lukashenko che cerca un settimo mandato. I bielorussi si recheranno alle urne il 26 gennaio.
Costa d’Avorio, Irlanda, Polonia e Romania sono tra i paesi che eleggeranno il presidente nel 2025. Tra le elezioni più rilevanti del prossimo anno figurano quelle in Cile, Ecuador, Uruguay, Filippine, Albania e Moldavia.
La Germania andrà alle urne
La Germania si prepara a una prova cruciale per i socialdemocratici. Il cancelliere Olaf Scholz, nell’ultimo anno, ha visto calare la propria popolarità, mentre l’SPD ha perso terreno a livello nazionale. L’ascesa dell’AfD sembra ormai inevitabile, ma resta da vedere quanto consenso riuscirà a raccogliere il CDU. Intanto, un nuovo attore, il BSW, si fa strada con un ruolo sempre più evidente. Le elezioni sono previste per il 23 febbraio.
Il 2024 ha lasciato un segno indelebile nel panorama politico globale, definendo nuove tendenze e consolidando altre già in atto. Con l’ascesa delle forze di destra e il declino della sinistra in molti paesi, il 2025 si presenta come un anno cruciale per testare la solidità di questi cambiamenti. Le elezioni in Germania, Canada e Bielorussia, così come quelle presidenziali in Africa e Sud America, saranno decisive nel plasmare il futuro politico mondiale. Mentre il mondo affronta sfide complesse, dalla guerra in Ucraina alla crisi climatica, la politica continua a essere lo specchio di società in trasformazione. Il 2025 ci mostrerà se questa evoluzione porterà stabilità o ulteriori divisioni.