Un colpo di pistola al volto, che non gli ha lasciato scampo. Roberto Guerrisi, 42enne residente a Boltiere, in provincia di Bergamo, è stato ucciso a Pontirolo Nuovo nel pomeriggio di ieri, 28 dicembre 2024. Un omicidio avvenuto dopo una discussione legata a una delle figlie della vittima, che voleva proteggere da presunti maltrattamenti del fidanzato.
Le indagini, portate avanti a ritmo serrato, hanno individuato il presunto responsabile.
Chi era Roberto Guerrisi, il 42enne ucciso a Pontirolo Nuovo
Roberto Guerrisi, di origini calabresi, viveva a Boltiere da diversi anni insieme alla moglie e a tre figlie. Operaio alla Tenaris Dalmine, era incensurato.
Stando a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe avuto un acceso diverbio all’interno del piazzale di una ditta che si occupa di rivendita e noleggio auto in via Bergamo a Pontirolo Nuovo, nella Bassa Bergamasca.
Al centro della discussione il rapporto tra una delle figlie e il fidanzato, appartenente alla famiglia proprietaria dell’azienda, secondo quanto emerso in queste ore. La ragazza, infatti, aveva riferito di aver subito dei maltrattamenti e il padre chiedeva chiarimenti in merito.
Il litigio degenerato in omicidio
Dopo un primo litigio avvenuto in mattinata, la vittima si è presentata nuovamente sul posto insieme ad altre persone, trovando il cancello della ditta chiuso. Qui ci sarebbe stato uno scontro tra le due famiglie e uno dei contendenti avrebbe estratto una pistola, colpendo al volto il 42enne. Non è chiaro se anche il fidanzato della ragazza fosse presente.
La vittima si sarebbe poi trascinata in strada, all’altezza di una pensilina dell’autobus, per poi crollare sull’asfalto. Un automobilista di passaggio si sarebbe fermato, pensando a un malore: solo successivamente ha notato la ferita sanguinante.
I soccorsi, allertati da un vicino che ha udito gli spari, non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Presente, per un sopralluogo, anche il pm di turno della Procura di Bergamo.
Le indagini sul delitto: fermato 58enne
Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Treviglio e del nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal pm di turno Giampiero Golluccio. La strada è stata chiusa dalle forze dell’ordine per permettere tutti i rilievi del caso.
Per diverse ore gli investigatori hanno ascoltato tutte le persone coinvolte nella vicenda, nonché i parenti della vittima, che si sono precipitati sul luogo del delitto.
Nella mattinata di oggi, domenica 29 dicembre, dopo una notte di interrogatori, un uomo di 58 anni è stato fermato ed è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Si tratterebbe dello zio del fidanzato, Rocco Modafferi.
L’arma non è stata ancora trovata, nonostante una prima ricerca dei cassonetti e nei tombini.
Intanto il corpo di Roberto Guerrisi è stato portato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in attesa dell’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni.
Si indaga intanto su un altro omicidio, avvenuto il 23 dicembre 2024 a Suzzara (Mantova): vittima il 79enne Francesco Capuano. È giallo su killer e movente.
Omicidio di Roberto Guerrisi, cosa sappiamo
1. Una lite familiare degenerata: L’omicidio di Roberto Guerrisi, un operaio di 42 anni, è avvenuto a seguito di una violenta discussione scaturita da un problema familiare. Al centro del contendere, il rapporto tra una delle figlie della vittima e il suo fidanzato, che la ragazza accusava di maltrattamenti.
2. Un agguato mortale: Dopo un primo scontro avvenuto in mattinata, Guerrisi è tornato sul luogo del litigio nel pomeriggio, dove è stato raggiunto da un colpo di pistola al volto. L’aggressore, ancora non identificato, avrebbe estratto l’arma durante un nuovo confronto tra le due famiglie, colpendo mortalmente la vittima.
3. Indagini in corso: Le autorità stanno indagando sull’accaduto e hanno effettuato interrogatori e perquisizioni. È stato fermato un 58enne per il delitto, ma l’arma del delitto non è stata ancora ritrovata.