Arriva il via libera alla manovra 2025 e si chiude un difficile capitolo per il governo Meloni. La terza finanziaria dell’esecutivo nazionale di centrodestra è stata approvata nella giornata di oggi, 28 dicembre 2024, dopo aver ottenuto la fiducia da parte del Senato. Sono 112 i favorevoli alla legge di Bilancio, 67 i contrari e un solo astenuto. Adesso il governo può guardare con relativa serenità alle sfide che lo attendono il prossimo anno.
C’è soddisfazione da parte degli esponenti del centrodestra che giudicano la legge di bilancio un importante passo in avanti per l’Italia. Secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, la manovra è riuscita a entrare nelle case degli italiani introducendo misure sociali importanti e aumentando gli stipendi.
Non è dello stesso avviso l’opposizione. Tanti esponenti del centrosinistra ha più volte ribadito che le misure presenti nella legge di bilancio sono in molti casi inadeguate e non adatte alla situazione economica italiana. Tra tutti c’è Matteo Renzi: il fondatore di Italia Viva è stato protagonista di un botta e risposta a Palazzo Madama con il presidente del Senato Ignazio La Russa. Dal canto suo, l’opposizione promette di tornare a dare filo da torcere al governo nel 2025. Il prossimo sarà un anno di referendum importanti come quello sulla cittadinanza e sull’autonomia differenziata.
L’approvazione della manovra
Due mesi, migliaia di emendamenti e tante proteste. La legge di bilancio 2025 del governo Meloni è stata approvata nella tarda mattinata di oggi tra le polemiche dell’opposizione e la soddisfazione degli esponenti della maggioranza. Un percorso non facile che si è concluso de facto nella giornata di ieri con il passaggio dalla Commissione bilancio in Senato, dopo le dimissioni – poi smentite – del relatore del disegno di legge e senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.
La prossima legge di bilancio potrebbe essere approvata con modalità diverse. Nella giornata di ieri, 27 dicembre 2024, diversi esponenti della maggioranza di governo si sono lamentati dei tempi e della necessità di cambiare metodo di approvazione della manovra. C’è la volontà, anche da parte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di superare il monocameralismo e tornare alla doppia lettura che è stata superata circa sei anni fa.
La gioia della maggioranza: “Misura concreta”
Il governo Meloni, con l’approvazione della legge di Bilancio di oggi, può tirare un sospiro di sollievo e guardare con maggiore serenità alle prossime sfide del 2025. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito il provvedimento come concreto e capace di rafforzare la sanità in Italia. Dello stesso avviso anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ritiene che la legge di Bilancio porterà solo benefici agli italiani.
I responsabili degli Enti locali dei partiti di centrodestra hanno prontamente risposto a chi invece ha contestato la misura dicendo che porterà a tagli sui trasporti pubblici. Gli esponenti della maggioranza di governo hanno ribadito che per i piccoli comuni sono state stanziate importanti risorse:
“È di 100 milioni il contributo di parte corrente a sostegno delle spese dei Comuni per l’affidamento per sentenza di minori e famiglie in condizioni di fragilità che si va ad aggiungere al Fondo di solidarietà comunale, incrementato di 56 milioni di euro: la manovra 2025 risponde alle necessità degli Enti locali, a partire dalle esigenze dei più deboli”
Arriva anche la benedizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che definisce la finanziaria approvata oggi un “passo in avanti per un’Italia più forte e giusta“.
Schlein e Conte contro la manovra, scontro Renzi-La Russa
Di tutt altro avviso è il centrosinistra. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha spiegato, dopo l’approvazione della legge di bilancio, che ormai sono lontani i tempi in cui Meloni era un’esponente dell’opposizione e che la manovra rappresenta tutto quello contro cui la presidente del Consiglio ha detto di combattere per anni. La segretaria dem sottolinea l’incoerenza riprendendo l’esiguo aumento delle pensioni minime e il rimborso spese ai ministri:
Aumenta le pensioni minime di meno di 2 euro al mese ma concede rimborsi ai ministri di oltre 3mila euro mensili
Ancora più tragica la situazione del presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte che ha spiegato come la manovra di bilancio non tenga minimamente in considerazione i poveri:
“Esiste un Paese invisibile per Meloni e soci, come testimonia la Manovra approvata poco fa in Senato”
Il leader dei Cinque Stelle spiega poi che non sono state prese minimamente in considerazione le misure per contrastare la povertà. A partire dalle pensioni fino al salario minimo che si preannuncia una battaglia fondamentale per il 2025.
Ha fatto non poco rumore la protesta del fondatore di Italia Viva Matteo Renzi che ha definito la legge di bilancio un regalo riciclato. L’ex premier è passato all’attacco del presidente del Senato Ignazio La Russa appellandolo “camerata” e chiedendo rispetto per le opposizioni. L’ultima scintilla di un 2024 di tensioni o il preambolo di un nuovo anno di scontri tra la maggioranza e il centrosinistra?
Oggi il Presidente del Senato La Russa mi ha interrotto mentre parlavo, in diretta televisiva. E non lo può fare. Mi ha interrotto mentre spiegavo perché le norme ad personam fatte di notte dal capo del governo contro un leader dell’opposizione sono un precedente gravissimo,…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 28, 2024
Approvazione della manovra e polemiche
- Approvazione della Legge di Bilancio 2025: La manovra è stata approvata dal Senato il 28 dicembre 2024 con 112 voti favorevoli, 67 contrari e 1 astenuto. Il governo Meloni esprime soddisfazione, considerandola un passo avanti per l’Italia, con misure per i più deboli, i trasporti e la sanità.
- Critiche dell’Opposizione: Il centrosinistra, rappresentato da Elly Schlein e Giuseppe Conte, critica la legge per le sue misure insufficienti contro la povertà e per l’aumento esiguo delle pensioni minime, accusando il governo di incoerenza e di non prestare attenzione ai più vulnerabili.
- Scontro politico: Matteo Renzi attacca la legge di bilancio definendola un “regalo riciclato” e solleva polemiche contro il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il 2025 si preannuncia come un anno di scontri politici tra governo e opposizione, con temi come la cittadinanza e l’autonomia differenziata.