Arriva il via libera alla manovra 2025 e si chiude un difficile capitolo per il governo Meloni. La terza finanziaria dell'esecutivo nazionale di centrodestra è stata approvata nella giornata di oggi, 28 dicembre 2024, dopo aver ottenuto la fiducia da parte del Senato. Sono 108 i favorevoli alla legge di Bilancio, 63 i contrari e un solo astenuto. Adesso il governo può guardare con relativa serenità alle sfide che lo attendono il prossimo anno.
C'è soddisfazione da parte degli esponenti del centrodestra che giudicano la legge di bilancio un importante passo in avanti per l'Italia. Secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, la manovra è riuscita a entrare nelle case degli italiani introducendo misure sociali importanti e aumentando gli stipendi.
Non è dello stesso avviso l'opposizione. Tanti esponenti del centrosinistra ha più volte ribadito che le misure presenti nella legge di bilancio sono in molti casi inadeguate e non adatte alla situazione economica italiana. Tra tutti c'è Matteo Renzi: il fondatore di Italia Viva è stato protagonista di un botta e risposta a Palazzo Madama con il presidente del Senato Ignazio La Russa. Dal canto suo, l'opposizione promette di tornare a dare filo da torcere al governo nel 2025. Il prossimo sarà un anno di referendum importanti come quello sulla cittadinanza e sull'autonomia differenziata.
Due mesi, migliaia di emendamenti e tante proteste. La legge di bilancio 2025 del governo Meloni è stata approvata nella tarda mattinata di oggi tra le polemiche dell'opposizione e la soddisfazione degli esponenti della maggioranza. Un percorso non facile che si è concluso de facto nella giornata di ieri con il passaggio dalla Commissione bilancio in Senato, dopo le dimissioni - poi smentite - del relatore del disegno di legge e senatore di Fratelli d'Italia Guido Liris.
La prossima legge di bilancio potrebbe essere approvata con modalità diverse. Nella giornata di ieri, 27 dicembre 2024, diversi esponenti della maggioranza di governo si sono lamentati dei tempi e della necessità di cambiare metodo di approvazione della manovra. C'è la volontà, anche da parte del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, di superare il monocameralismo e tornare alla doppia lettura che è stata superata circa sei anni fa.
Il governo Meloni, con l'approvazione della legge di Bilancio di oggi, può tirare un sospiro di sollievo e guardare con maggiore serenità alle prossime sfide del 2025. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito il provvedimento come concreto e capace di rafforzare la sanità in Italia. Dello stesso avviso anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ritiene che la legge di Bilancio porterà solo benefici agli italiani.
I responsabili degli Enti locali dei partiti di centrodestra hanno prontamente risposto a chi invece ha contestato la misura dicendo che porterà a tagli sui trasporti pubblici. Gli esponenti della maggioranza di governo hanno ribadito che per i piccoli comuni sono state stanziate importanti risorse:
Arriva anche la benedizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che definisce la finanziaria approvata oggi un "passo in avanti per un'Italia più forte e giusta".
Di tutt altro avviso è il centrosinistra. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha spiegato, dopo l'approvazione della legge di bilancio, che ormai sono lontani i tempi in cui Meloni era un'esponente dell'opposizione e che la manovra rappresenta tutto quello contro cui la presidente del Consiglio ha detto di combattere per anni. La segretaria dem sottolinea l'incoerenza riprendendo l'esiguo aumento delle pensioni minime e il rimborso spese ai ministri:
Ancora più tragica la situazione del presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte che ha spiegato come la manovra di bilancio non tenga minimamente in considerazione i poveri:
Il leader dei Cinque Stelle spiega poi che non sono state prese minimamente in considerazione le misure per contrastare la povertà. A partire dalle pensioni fino al salario minimo che si preannuncia una battaglia fondamentale per il 2025.
Ha fatto non poco rumore la protesta del fondatore di Italia Viva Matteo Renzi che ha definito la legge di bilancio un regalo riciclato. L'ex premier è passato all'attacco del presidente del Senato Ignazio La Russa appellandolo "camerata" e chiedendo rispetto per le opposizioni. L'ultima scintilla di un 2024 di tensioni o il preambolo di un nuovo anno di scontri tra la maggioranza e il centrosinistra?
Oggi il Presidente del Senato La Russa mi ha interrotto mentre parlavo, in diretta televisiva. E non lo può fare. Mi ha interrotto mentre spiegavo perché le norme ad personam fatte di notte dal capo del governo contro un leader dell’opposizione sono un precedente gravissimo,…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 28, 2024