“Salve, sono Cesare Ragazzi.” una frase che è diventata uno slogan, proprio come la sua immagine e la sua personalità. La sera del 27 dicembre 2024, nella sua casa di Bazzano, a Bologna, è morto a 82 anni il famoso pioniere delle protesi tricologiche.
Ha rivoluzionato il mondo del cuoio capelluto inventando il parrucchino applicabile con nastro medicale e capelli veri. Tantissime persone iniziarono a seguirlo nelle sue campagne promozionali anni Ottanta, comprando i suoi prodotti. Tra i suoi numerosi clienti vip, Cesare Ragazzi ha sempre mantenuto il massimo riserbo, rispettando la privacy di ciascuno. Ma non ha mai nascosto il suo legame profondo con Lucio Dalla, che, pur non essendo preoccupato per la calvizie, si affidava a lui per cambiare spesso il colore delle sue ciocche di capelli.
Ha iniziato a farsi spazio nel mondo della tv partendo dall’ambito musicale, la sua passione. Negli anni ’60, infatti, era chitarrista e seconda voce del gruppo I Vagabondi.
A fare la storia per la lotta con la calvizie è stata la sua esperienza personale. Aveva il pregio di mettere se stesso come esempio principale delle sue pubblicità, mettendo in pratica un approccio geniale di comunicazione. “Sei calvo? Non credi al parrucchino… fai come me!”, scriveva nelle sue campagne pubblicitarie.
Ha costruito un regno formato da più di 80 centri in Italia e 8 all’estero, arrivando addirittura a New York. Nel 2009, la società da lui fondata venne dichiarata fallita dal tribunale di Bologna. Successivamente, l’azienda è stata acquistata da un fondo d’investimento inglese. L’imprenditore è rimasto a rinnovare il settore, brevettando un nuovo impianto di capelli con l’obiettivo di venderlo.
Morto Cesare Ragazzi: l’ultimo saluto a un mito degli anni ’80
La causa della morte è stata attribuita a un malore improvviso. Tra i primi a dare l’addio a Cesare Ragazzi con un post su Instagram c’è stato Claudio Cecchetto:
La camera ardente sarà allestita presso la casa funeraria Parini. I funerali si svolgeranno nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano. La cerimonia avrà luogo il 30 dicembre alle 10. L’imprenditore aveva Una moglie, Marta e tre figli.
La famiglia di Cesare Ragazzi: i figli
Inorgoglito, Cesare aveva parlato dei suoi figli nel 2023 a La Repubblica. La primogenita, Simona, è una scultrice: ha dedicato la famosa statua di Lucio Dalla in piazza Cavour a Bologna. Tutti la conosciamo come un’opera significativa per il legame artistico del cantante con la città, attualmente molto vista e fotografata dai visitatori. Si tratta dell’opera situata nella “Piazza Grande” celebrata nel famoso brano del 1976, ma pochi sanno che a realizzarla è stata la figlia di Ragazzi.
La statua di #LucioDalla collocata in Piazza Cavour a #Bologna, la vera “Piazza Grande” cantata nella celebre canzone. Nella nostra cittá la presenza di Lucio si respira in ogni angolo. #15settembre #dalla pic.twitter.com/BmcaekoLlF
— Alessandro Iannacci (@AleIannacci) September 15, 2021
L’unico figlio maschio, invece, Nicola, ha intrapreso una strada imprenditoriale nel settore edile ed è a capo di una ditta di muratori. Quasi nulla si sa sulla moglie Marta e sull’altra figlia, Alessia. A rendere noti i nomi dopo la notizia della morte è Il Resto del Carlino.
Lo stile di vita e le curiosità su Cesare Ragazzi
Nato a Bazzano il 22 agosto 1941, era del segno del Leone, cuspide con la Vergine: determinato, versatile, era capace di adattarsi a qualsiasi situazione.
Cesare Ragazzi è oggi ricordato come un uomo vivace, pieno di energia. Anche dopo gli 80 anni, è rimasto in piena attività motoria. Amava aggrapparsi alla vita e goderla in pieno ogni giorno. Praticava sia golf, sia tennis. Passeggiava a lungo, almeno tre volte alla settimana, e frequentava le piste da sci durante l’inverno.
Curava particolarmente la sua alimentazione, era attento al benessere fisico, cercava di mantenersi costante.
Non rinunciava nemmeno a qualche serata di ballo. Conservava uno spirito ancora giovane dentro di sé, tanto che pare si concedesse anche alle uscite in discoteca. Con la sua esuberanza, Cesare era un mito capace di conquistare tutti.
Le origini umili di Cesare Ragazzi prima del successo
Cesare Ragazzi non si è mai vantato di essere famoso, né viene ricordato per un’indole altezzosa o superba. Al contrario, è sempre stato esempio di umiltà. Non ha mai dimenticato le sue origini e questo gli ha dato decisamente la forza il desiderio di emergere a livello professionale.
Figlio di braccianti, crebbe in una famiglia segnata da una povertà estrema: “C’era una fame che non si può immaginare”, ha ricordato a Repubblica. La triste realtà lo ha sempre portato a darsi da fare, affrontare la fatica a testa alta e non smettere mai di sperare un futuro migliore che, come abbiamo visto, è arrivato negli anni Ottanta, grazie allo spirito d’intraprendenza e la sua idea rivoluzionaria.
Riportiamo di seguito uno degli spot più celebri dell’imprenditore che ben rappresenta la sua scoperta:
Tra gli 8 e i 20 anni, svolse più di dieci mestieri diversi, arrivando a occupare anche in tre lavori nella stessa giornata. “Se si ha fame e bisogna racimolare qualcosa, l’unico modo è quello di lavorare”, raccontava nella stessa intervista.
È riuscito a concedersi qualche svago nella vita quando ha visto maggior profitto, ma il suo approccio è rimasto misurato. Amava tenere i piedi per terra, essere laborioso e consapevole del valore dei propri guadagni e della fatica spesa per poterli ottenere.
La vita privata di Cesare Ragazzi in sintesi
- Famiglia: Cesare Ragazzi era sposato con Marta e aveva tre figli. La figlia Simona è una scultrice, autrice della famosa statua di Lucio Dalla in piazza Cavour a Bologna, mentre il figlio maschio ha intrapreso la carriera imprenditoriale nel settore edile, gestendo una ditta di muratori. Di Alessia, la terza figlia, si sa poco.
- Origini umili: Nato in una famiglia di braccianti e cresciuto in condizioni di povertà estrema, Cesare Ragazzi ha sempre ricordato le difficoltà della sua infanzia. Nonostante le difficoltà, la sua umiltà e determinazione lo hanno spinto a lavorare duramente per migliorare la propria vita, prima di raggiungere il successo.
- Carattere e vita sociale: Cesare era una persona vivace e socievole, sempre energica e appassionata della vita. Nonostante la sua fama, ha sempre cercato di mantenere un profilo basso e non si è mai vantato del suo successo, restando attento alla privacy della sua famiglia e dei suoi cari.