Like a Rolling Stone è la celebre canzone di Bob Dylan da cui è stato estratto il titolo del film che racconterà la vita del cantante, A Complete Unknown. In vista dell’imminente uscita al cinema – il 23 gennaio 2025 – del biopic sul Menestrello di Duluth, ecco una guida per principianti sul cantante, interpretato da Timothée Chalamet.
Bob Dylan, nato all’anagrafe Robert Allen Zimmerman il 24 maggio 1941 (oggi 83enne), è un cantautore e musicista americano che ha segnato la storia della musica, nonché uno degli artisti più apprezzati al mondo.
Icona del country/folk rock e del cantautorato statunitense, Dylan è anche un noto scrittore, poeta e scultore. Un’anima da artista a tutto tondo, che ha incantato e continua a incantare intere generazioni. Una voce riconoscibile tra mille, un talento alla chitarra e al pianoforte, anche se lo strumento che lo contraddistingue da sempre – e che ha contribuito a fare la sua fortuna – è l’armonica.
Bob Dylan: le origini del mito di “A Complete Unknown”
Per i neofiti, quella di Bob Dylan è una lunga e fortunata carriera nel mondo della musica: il maestro è in attività dal lontano 1959 e vanta ben 78 album realizzati in studio. Scopriamo tutto quello che c’è da conoscere su di lui e sulla sua carriera prima dell’uscita del film A Complete Unknown.
Robert Allen Zimmerman (il suo nome in lingua ebraica è Zushe ben Avraham) è nato e cresciuto fra Hibbing e Duluth, due cittadine del Minnesota; ha origini ucraine da parte dei nonni paterni, che scapparono negli States da Odessa, per via dei pogrom antisemiti del 1905.
Cresciuto a pane, country blues e rock’n’roll, Bob Dylan ben presto si innamora della musica. Fin da giovanissimo mette su diverse band, nel periodo del liceo e dell’università. Proprio negli anni passati a studiare a Minneapolis, l’artista scopre il suo vero amore: il folk, che lui stesso racconta nella sua autobiografia, Chronicles – Vol. 1:
“Le canzoni folk sono colme di disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel sovrannaturale, tutti sentimenti molto più profondi. C’è più vita reale in una sola frase di queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rock’n’roll. Io avevo bisogno di quella musica”.
Dopo aver mollato il college al primo anno, Bob Dylan nel gennaio del 1961 si traferisce a New York con l’obiettivo di intraprendere la carriera di cantautore e inizia a scrivere i propri testi. Dylan diventa un habitué nei club del Greenwich Village e a fine anno firma il suo primo contratto discografico con la Columbia Records.
L’anno successivo è pieno di grandi cambiamenti: modifica all’anagrafe il suo vero nome con il suo pseudonimo, e scrive le canzoni del suo secondo album, The Freewheelin’ Bob Dylan, ottenendo un maggiore successo rispetto al primo.
Da qui sono estratti brani iconici come Blowin’ in the wind, in cui si consolida la personalità artistica e l’attitude del cantautore: pezzi che somigliano a poesie, che affrontano tematiche sociali importanti, questioni di politica e inni alla rivolta (del resto era l’America degli anni ’60 e ’70).
Il timbro prettamente nasale e l’insolito modo di cantare hanno fatto sì che alcune canzoni di Bob Dylan diventassero famose prima di lui. Questa impasse non ha mai fermato l’artista, che soprattutto in quel periodo, dedicava la sua arte all’impegno nella lotta per i diritti civili.
Aveva composto canzoni di protesta come Only a Pawn in Their Game, When the Ship Comes In e The Times They Are-A Changin, che gli valsero l’onore di partecipare alla Marcia su Washington nel 1963, esibendosi prima del leggendario discorso di Martin Luther King Jr, I Have a Dream.
Bob Dylan, dal folk e l’impegno politico alla “svolta” della carriera
Dal 1964 la carriera e l’immagine del cantante cambiano per sempre: da icona del folk diventa una rock star. La svolta del percorso professionale – che sarà il tema fondamentale del film su Bob Dylan, A Complete Unknown – arriva con brani come Subterranean Homesick Blues, Mr. Tambourine Man e la leggendaria Like a Rolling Stone, canzone che ha ispirato il titolo del film che uscirà su di lui, A Complete Unknown.
Un pezzo destinato a essere un successo di portata mondiale, come testimonia la clip su YouTube pubblicata da Monotone, in cui si può vedere la live del Newport For Festival del 1965:
Il passaggio dalla chitarra acustica a quella elettrica nell’album Bringing It All Back Home al tempo fece infuriare i puristi del folk, per i quali Bob Dylan divenne un “venduto” e un “Giuda”.
Grazie al successo di altri due iconici dischi, Highway 61 Revisited e Blonde on Blonde, in cui coniuga il beat, il folk, il gospel, il country con il surrealismo e la poesia simbolista, il cantante parte per il primo tour mondiale. Era il 1966 e Dylan cominciava a girare per il mondo, passando sui palchi dell’Europa e dell’Australia.
Proprio nell’estate di quella tournée Bob Dylan si ritira per un po’ dalle scene, per via di un terribile incidente con la moto che ha avuto a Woodstock (le cui cause restano ancora un mistero). Nel periodo di guarigione si dedica alla famiglia, scrive musica da casa, appare poco in pubblico e non va più in tour fino al 1974.
In quel periodo collabora con mitici artisti come Johnny Cash e George Harrison (in seguito canterà insieme ad altre icone come Joni Mitchell, Neil Young, Eric Clapton e Leonard Cohen). Nel 1975 Bob Dylan compone una delle sue canzoni di protesta, diventata tra i successi più amati dal pubblico, Hurricane, dedicata al pugile Rubin “Hurricane” Carter, finito in prigione per un triplice omicidio nel New Jersey, sostenendone l’innocenza.
Nel 1978 Bob Dylan si converte al cristianesimo e si immerge nella musica gospel, inserendo spesso tematiche religiose nei suoi pezzi. In quei tempi l’avvicinamento a Gesù non è stato visto di buon occhio da diversi fan del cantautore.
Gli anni Ottanta non sono stati un periodo facile per la carriera del cantante: tante critiche e difficoltà, pochi successi. Alla fine dell’infausta decade riesce a risollevarsi quando decide di formare una band con Roy Orbison, Jeff Lynne, Tom Petty e George Harrison, pubblicando insieme a loro l’album Traveling Wilburys.
La rinascita negli anni ’90, l’Oscar e il Premio Nobel
Negli anni Novanta Bob Dylan torna alle performance che hanno caratterizzato gli albori della sua carriera, riprendendo in mano la chitarra acustica. Nel 1991 riceve un Grammy award alla carriera. Nel 2000 scrive Things Have Changed, il singolo destinato al film Wonder Boys, grazie al quale si aggiudica un Golden Globe e un Oscar per la miglior canzone originale.
In questo periodo Dylan spazia nella musica, aprendo i suoi orizzonti al rockabilly e al jazz. Nel 2005 al Menestrello di Duluth viene dedicato un primo documentario: No Direction Home: Bob Dylan, diretto da Martin Scorsese.
Tanti album collection, dischi con musica inedita, concerti a non finire: Bob Dylan tra i Novanta e i primi Duemila si è esibito per circa cento date all’anno, dando vita al famoso Never Ending Tour. Lavori in studio come Tempest (2012) e Shadows in the Night (2014) sono stati molto apprezzati dal pubblico.
Nel 2016 Bob Dylan è insignito di un importante onorificenza: riceve il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione:
“Per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”.
“A Complete Unknown”: tutto sul biopic dedicato a Bob Dylan
Il 23 gennaio 2025 nelle sale cinematografiche italiane arriverà l’attesissimo biopic su Bob Dylan. A Complete Unknown è un film diretto dal regista James Mangold e si basa sulla biografia del celebre cantante Dylan Goes Electric!, scritta da Elijah Wald e si concentra sulla “svolta elettrica” della carriera dell’artista.
La pellicola è ambientata negli anni Sessanta, agli albori del percorso professionale del cantante, destinato a diventare una leggenda della musica. Bob Dylan è interpretato da Timothée Chalamet, che, con jeans, berretto, sciarpa e custodia della chitarra sempre in spalla, promette di incantare i fan.
Nel cast compaiono attori come Edward Norton (Pete Seeger), Boyd Holbrook (Johnny Cash), P.J. Byrne (Harold Leventhal), Nick Offerman (Alan Lomax), Monica Barbaro (Joan Baez ) ed Elle Fanning (Sylvie Russo).
Per chi fosse curioso di scoprire alcune immagini del film in anteprima, ecco il link per il trailer di A Complete Unknown, disponibile online sul canale YouTube di Searchlight Pictures Italia:
In conclusione
- Bob Dylan: figura leggendaria della musica: Bob Dylan, nato Robert Allen Zimmerman nel 1941, è un cantautore, poeta e artista, noto per il suo contributo al folk, al rock e alla cultura americana. La sua carriera, iniziata nel 1959, include 78 album in studio e brani iconici come Like a Rolling Stone e Blowin’ in the Wind, che affrontano tematiche sociali e politiche.
- Carriera e impatto culturale: Dylan ha iniziato la sua carriera nel folk a New York, per poi evolversi nel rock negli anni ’60, segnando una svolta con l’album Bringing It All Back Home. Nonostante le critiche per l’uso della chitarra elettrica, ha mantenuto un forte impatto culturale con canzoni di protesta e inni generazionali, partecipando a eventi storici come la Marcia su Washington del 1963.
- Rinascite e riconoscimenti: Dopo una pausa forzata negli anni ’70 e una crisi negli anni ’80, Dylan è tornato in auge negli anni ’90, ricevendo un Grammy alla carriera e un Oscar. Nel 2016 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura, per il suo contributo alla tradizione poetica americana attraverso la musica.
- Biopic “A Complete Unknown”: Il 23 gennaio 2025 uscirà il film A Complete Unknown, diretto da James Mangold e interpretato da Timothée Chalamet. Il film si concentra sulla “svolta elettrica” degli anni ’60, esplorando l’evoluzione artistica di Dylan e il suo impatto musicale e culturale.