Non c’è più nulla da fare per Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli di 42 e 48 anni dispersi da domenica scorsa sul Gran Sasso. Nella mattinata di oggi, 27 dicembre 2024, i soccorritori impegnati nelle ricerche hanno individuato i loro corpi senza vita nella zona del Vallone dell’Inferno, da dove cinque giorni fa era partito l’Sos.

Trovati morti i due alpinisti dispersi sul Gran Sasso

Le operazioni di soccorso erano riprese all’alba, includendo l’uso di tre elicotteri e del sonar Recco, un dispositivo tecnologico avanzato in grado di individuare l’eventuale presenza di materiale metallico sotto il manto nevoso, già utilizzato in situazioni simili.

Alla fine, poco prima di pranzo, Luca Perazzini e Cristian Gualdi sono stati ritrovati senza vita: uno grazie alle squadre del Soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo e della Guardia di Finanza, l’altro grazie a un cane dell’unità cinofila delle stesse Fiamme Gialle.

Le loro salme, secondo quanto si apprende da fonti locali, saranno caricate con un verricello su un elicottero del 118 e portate all’obitorio dell’ospedale di Teramo, competente per territorio.

Le ricerche ostacolate dalle condizioni meteo

“Oggi abbiamo avuto una finestra climatica migliore: è stata la prima vera giornata di bel tempo”, ha dichiarato Daniele Perilli, presidente del Cnsas, spiegando che sono stati impiegati in totale circa una trentina di soccorritori.

I due alpinisti romagnoli avevano lanciato l’allarme il 22 dicembre scorso, spiegando di essere scivolati in un canalone a 2.700 metri mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande, perdendo parte della loro attrezzatura, tra cui guanti e scarponi.

La svolta è arrivata dopo giorni di tentativi andati a vuoto a causa delle difficili condizioni meteo in quota. Da ricostruire ore le esatte dinamiche dell’incidente.

Il cordoglio della comunità di Sant’Arcangelo di Romagna

A fine mattinata è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto ricevere”, ha fatto sapere il sindaco di Sant’Arcangelo di Romagna, Filippo Sacchetti dopo aver appreso della morte di Luca e Cristian. “Dopo giorni di apprensione, un Natale con il pensiero e il cuore sul Gran Sasso, è il momento del dolore, del silenzio, del cordoglio collettivo e della vicinanza ai familiari”.

“Le bandiere a mezz’asta del municipio testimoniano il dolore di tutta la città, questa sera in apertura del consiglio comunale ci stringeremo in un momento di raccoglimento per ricordare due santarcangiolesi strappati alla vita da una grande disgrazia”, ha proseguito, esprimendo il cordoglio dell’intera comunità alle famiglie colpite dalla tragedia.

Chi erano Luca Perazzini e Cristian Gualdi

Luca e Cristian, alpinisti esperti e amici da tempo, avevano una grande passione per la montagna. Originari di Sant’Arcangelo di Romagna, trascorrevano spesso insieme il loro tempo libero. Il primo lavorava come elettricista per l’azienda Nuova Cei, il secondo era il titolare della ditta Top Infissi.

Nella foto che sta facendo il giro del web in queste ore sono fianco a fianco, sorridenti, in cima a una vetta innevata. Il loro mondo. Quello che alla fine, per un brutto scherzo del destino, è costato loro la vita.

“Abbiamo pregato perché succedesse un miracolo… Purtroppo non è stato così”, scrive un’utente sui social nel ricordarli. Ma sono in tanti a rivolgere loro un pensiero. “Mi unisco al lacerante dolore dei familiari”, è il messaggio condiviso dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ci ha tenuto anche a ringraziare i soccorritori per il loro “lavoro instancabile”.

Una ricostruzione per punti della tragedia

  • Tragico esito delle ricerche: Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli dispersi sul Gran Sasso dal 22 dicembre 2024, sono stati trovati senza vita il 27 dicembre. Le ricerche, ostacolate dalle condizioni meteo difficili in quota, erano riprese in mattinata con l’ausilio di elicotteri e sonar Recco.
  • Le difficoltà nelle ricerche: i due alpinisti avevano lanciato l’allarme dopo essere scivolati in un canalone a 2.700 metri e aver perso parte della loro attrezzatura. Dopo giorni di ricerche infruttuose, è arrivata la tragica notizia.
  • Cordoglio della comunità: la comunità di Sant’Arcangelo di Romagna, paese d’origine delle vittime, è profondamente sconvolta per l’accaduto. Il sindaco ha manifestato vicinanza alle famiglie, mentre numerosi messaggi di cordoglio sono giunti da tutta Italia.