Il romanzo “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas è uno dei capolavori della letteratura mondiale, e da stasera, su Canale 5, va in onda su canale 5, un nuovo film in due puntate con protagonista Pierre Niney.
Ma il Conte di Montecristo è esistito davvero? Quali storie hanno ispirato Dumas a scrivere questo romanzo? Scendiamo nei dettagli.
Il Conte di Montecristo è esistito davvero? La vera storia dietro il romanzo
No, il Conte di Montecristo non è mai esistito, è un personaggio immaginario. Ma non tutti sanno che le avventure di Edmond Dantès sono in realtà basate sulla storia vera di un certo François Picaud, un calzolaio.
François Picaud nacque a Nîmes nel 1780. All’età di 27 anni, il calzolaio decise di stabilirsi a Parigi per tentare la fortuna e si fece presto un nome grazie al suo talento ma anche al suo fisico prestante.
Il giovane si innamorò di una ragazza ricca, una certa Marguerite Vigoroux e, ricambiato, le chiese di sposarlo. La sua ascesa sociale, però, suscitò la gelosia di alcuni membri del suo entourage. Due giorni prima del matrimonio 4 uomini gli tesero una trappola in una locanda e lo denunciarono alla polizia accusandolo di essere una spia. Accusa totalmente falsa.
Il calzolaio venne rinchiuso per sette anni nel castello di Fenestrelle. Durante la sua detenzione diventò amico del suo compagno di cella, un abate milanese, estremamente ricco, condannato alla reclusione a vita.
Alla sua morte l’abate lasciò tutti i suoi averi in eredità a Picaud. Quando fu rilasciato, quest’ultimo recuperò la sua fortuna e tornò sotto il nome di Joseph Lucher per ottenere la sua vendetta.
Riuscì a uccidere abbastanza facilmente due dei tre traditori: Chaubard, Solari. Ma per Loupian (che nel frattempo aveva sposato la sua amata) voleva una vendetta più audace.
Un uomo, compagno di carcere di Picaud, fingendosi un principe, riuscì a sedurre la figlia di Loupian e a metterla incinta. Ma il giorno del loro matrimonio le rivelò di essere in realtà un ex prigioniero. La sua ricca famiglia venne quindi disonorata.
Quanto al figlio, venne trovato ubriaco sulla scena di un furto con scasso e condannato a diversi anni di galera.
Alla fine, dopo aver visto sua moglie Marguerite morire di dolore e il suo locale andare in fumo, Mathieu Loupian venne assassinato da François Picaud.
Com’è arrivata la storia sino ad Alexandre Dumas?
Qualche tempo dopo Picaud stesso fu ucciso dal suo amico Allut, che cercava di estorcergli dei soldi. Quest’ultimo fuggì in Inghilterra. In punto di morte, raccontò tutta la storia a un prete. L’uomo di Chiesa avrebbe poi trascritto attentamente la cruenta vicenda prima di inviarla alla polizia parigina.
Dumas ascoltò questa storia dal drammaturgo e storico francese Auguste Maquet, che a sua volta l’aveva ascoltata dallo storico e archivista della polizia, Jacques Peuchet.
Quest’ultimo raccolse una serie di indagini, storie di delinquenti e vari eventi in memorie pubblicate nel 1838. Lì troviamo infatti la vicenda del “Diamante della Vendetta”, la cui trama riecheggia in gran parte il romanzo epico di Alexandre Dumas.
Il conte di Montecristo, con Pierre Niney e Pierfrancesco Favino da stasera su Canale 5
Da stasera, per due puntate, va in onda Il Conte di Montecristo su Canale 5. Un film in due puntate, la seconda domani sera.
Il cast del film è il seguente:
- Pierre Niney interpreta Edmond Dantès / Il Conte di Montecristo
- Pierfrancesco Favino è Abate Faria
- Bastien Bouillon interpreta Fernand de Morcerf
- Anaïs Demoustier è Mercédès Herrera
- Anamaria Vartolomei interpreta Haydée
- Laurent Lafitte è Gérard de Villefort
- Patrick Mille interpreta Danglars
- Vassili Schneider è Albert de Morcerf
- Julien de Saint Jean interpreta Andrea
- Julie de Bona è Victoria
- Adèle Simphal interpreta Angèle
- Stéphane Varupenne è Caderousse
- Marie Narbonne interpreta Eugénie Danglars
- Bruno Raffaelli è Morrel
- Abde Maziane interpreta Jacopo
Il film è stato diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte.
In conclusione
In conclusione, “Il Conte di Montecristo” è un romanzo che mescola magistralmente realtà e fantasia, e che trasforma una storia vera di vendetta e intrighi in un capolavoro letterario immortale.
Alexandre Dumas ha saputo attingere dalla vicenda di François Picaud, arricchendola con personaggi e situazioni che hanno catturato l’immaginazione di generazioni. Il risultato è una narrazione epica che esplora temi universali come il tradimento, la giustizia e il riscatto. Ancora oggi, la potenza di questa storia rimane intatta, ispirando nuove interpretazioni cinematografiche e televisive. Non resta che lasciarsi avvolgere dal fascino senza tempo di questo mito moderno.