Il finale del remake di “Nosferatu”, diretto da Robert Eggers, presenta alcuni cambiamenti significativi rispetto al classico horror del 1922. Di cosa si tratta?
Con un mix di fedeltà all’originale e innovazione, Eggers riesce a rendere “Nosferatu” non solo un omaggio al passato, ma anche una reinterpretazione che riflette temi moderni.
Questo cambiamento nell’epilogo permette alla nuova versione di “Nosferatu” di distinguersi e di offrire agli spettatori un’esperienza fresca e avvincente.
Scendiamo nei dettagli.
Trama e finale di Nosferatu di Robert Eggers
Nosferatu è una rivisitazione del classico horror originale del 1922 di FW Murnau. Grazie all’attenzione che Robert Eggers ha dedicato ai dettagli, il risultato è un’esperienza immersiva e spaventosa ancorata all’incredibile trasformazione di Bill Skarsgård nel Conte Orlok.
Ecco perché, secondo la critica, questo è il miglior horror dell’anno. Ma qual è il finale e, soprattutto, è diverso dal classico del 1922?
Ellen Hutter, interpretata da Lily-Rose Depp, è una giovane donna dolce, ma al tempo stesso intuitiva e inquieta, con un lato oscuro.
Suo marito Thomas (Nicholas Hoult), un uomo gentile e buono, riceve l’incarico dal suo capo Herr Knock (Simon McBurney) di recarsi in Transilvania per concludere l’acquisto di una casa nella città di Wisborg per conto del misterioso conte Orlok (Alexander Skarsgård).
Sebbene Ellen sia preoccupata per la partenza di Thomas, lo saluta con affetto, dandogli un medaglione realizzato con una ciocca dei suoi capelli come portafortuna. Nel frattempo, lei resta a Wisborg, accudita dai loro amici Friedrich (Aaron Taylor-Johnson) e Anna Harding (Emma Corrin), una coppia che ha già due figlie piccole e attende l’arrivo del loro terzo bambino.
Il viaggio di Thomas, però, è una trappola. Durante il suo lungo cammino, Thomas arriva in un villaggio dove assiste a un rituale in cui gli abitanti stanno uccidendo un vampiro. Poco dopo, il suo cavallo viene rubato. Alla fine, arriva al castello del Conte Orlok, ma inizia a sentirsi sempre più debole e spaventato.
Orlok, ossessionato da Ellen e dal medaglione che Thomas porta con sé, lo tiene prigioniero e si impossessa del suo portafortuna, riponendolo nella propria tasca.
Durante il giorno, Thomas esplora il castello e scopre il Conte addormentato in un sarcofago. Tenta di ucciderlo, ma il conte lo insegue e lo cattura, per poi cibarsi del suo sangue di notte. Thomas, però, riesce a fuggire, gettandosi da una finestra e dirigendosi lentamente verso casa attraverso il mare.
Nel frattempo, Ellen è tormentata da sogni inquietanti ogni notte. Orlok, trasportato su una nave insieme al suo sarcofago, le parla a distanza: “Presto non sarò più un’ombra per te. Presto la nostra carne si abbraccerà e saremo una cosa sola”.
Mentre la nave si avvicina a Wisborg, il dottor Wilhelm Sievers, che si sta prendendo cura di Ellen, chiama l’alchimista e occultista Professor Albin Eberhard Von Franz per esaminarla e comprendere meglio le sue “stranezze e visioni”. Von Franz scopre che Ellen ha una misteriosa connessione con le forze oscure.
Quando Thomas finalmente arriva a casa, è già gravemente malato. Nel frattempo, la nave di Orlok si schianta sulla costa, liberando un’orda di topi infestati dalla peste, che si diffonde rapidamente per la cittadina. L’ombra di Orlok si insinua nella città e diffonde il terrore dappertutto. Von Franz avverte i suoi alleati della vera natura del nemico che devono affrontare: “Il Vampiro Nosferatu”.
Poco dopo, Orlok appare di fronte a Ellen. Quest’ultima lo rimprovera, e questo scatena la sua furia. Orlok la maledice e l’avverte: ha tre notti per sottomettersi volontariamente a lui, altrimenti prenderà la vita di una persona a lei cara ogni notte.
Ecco il trailer:
SPOILER: alla fine cosa uccide il conte Orlok?
Ellen si sveglia dopo la prima notte e scopre che la sua cara amica Anna è stata attaccata dai topi portatori di peste. La città è in rovina, e Von Franz intuisce che Nosferatu può essere distrutto solo trovando il luogo in cui dorme.
Poco dopo, Thomas, angosciato, confessa che il vampiro vuole Ellen. A quel punto, lei rivela una verità sconvolgente: nella sua giovinezza, in un momento di profonda depressione e solitudine, ha inconsapevolmente evocato l’oscurità, e Nosferatu ha risposto, prendendola come sua amante. I due, infatti, ebbero un rapporto sessuale satanico. Ora, venuto a conoscenza del suo matrimonio con Thomas, è tornato.
Durante la seconda notte, Nosferatu attacca Anna e i suoi figli. Ellen, Thomas, Von Franz e i loro alleati pianificano di localizzare e distruggere il vampiro nel suo rifugio, ma scoprono che il sarcofago è vuoto. Thomas capisce che Von Franz aveva previsto tutto, e corre a casa per salvare Ellen.
Intanto, Nosferatu appare nella camera di Ellen, che indossa una tunica bianca. Lei si concede nuovamente al vampiro, distraendolo fino all’alba, come previsto da un antico grimorio (libro di magie e incantesimi). Ha già in mente di sacrificarsi per distruggere il vampiro una volta per tutte.
Quando il sole sorge, Ellen muore dissanguata tra le braccia di Nosferatu, che a sua volta viene distrutto dai raggi solari. Con il sacrificio di Ellen, la maledizione viene spezzata.
Ellen è un mix di luce e oscurità
Ellen è un personaggio complesso, unica rispetto alle precedenti versioni. È lei stessa a risvegliare Nosferatu dalla sua oscurità in un momento di disperazione, ma anche a porre fine alla sua minaccia.
Il suo conflitto interiore, tra la luce rappresentata da Thomas e l’oscurità evocata dal vampiro, la rende molto più sfaccettata delle controparti classiche. Non è una figura innocente, ma una donna in bilico tra il potere oscuro e il desiderio di bontà, capace di sacrificarsi per un bene superiore.
La differenza del finale tra Nosferatu del 1922 e quello di Eggers
Ellen di Eggers affronta un profondo conflitto interiore tra la sua oscurità, rappresentata da Nosferatu, e la luce, incarnata da Thomas. Dentro di lei convivono un potere oscuro, che ha risvegliato Nosferatu dal suo sonno, e un sincero desiderio di bontà e pace.
Nell’originale del 1922, Ellen (interpretata da Greta Schröder), invece, è una figura di purezza assoluta, il cui sacrificio è giustificato dalla sua innocenza.
Anche in Nosferatu the Vampyre di Werner Herzog, Lucy Harker (Isabelle Adjani) ha un ruolo simile, tormentata da incubi su Nosferatu e attivamente impegnata nel combatterlo. Mentre suo marito, Jonathan Harker, cade sotto l’influenza del vampiro, Lucy, nella sua purezza, si oppone apertamente al male, cercando alleati tra gli abitanti del villaggio.
L’Ellen di Lily-Rose Depp e di Eggers, invece, è totalmente diversa e si colloca a metà tra queste due interpretazioni. Non è la classica eroina pura e innocente, né un’attivista che guida una ribellione contro Nosferatu. Piuttosto, è un personaggio segnato dalla sua connessione con il vampiro: troppo coinvolta nella sua oscurità per scatenare una guerra aperta, ma abbastanza consapevole da cercare la redenzione.
Il suo sacrificio, nella visione di Robert Eggers, non nasce dalla purezza del cuore, ma dalla necessità di espiare il male che lei stessa ha inconsapevolmente liberato.
Ellen non è solo vittima o salvatrice, ma una figura complessa, in lotta con la propria natura e le conseguenze delle sue azioni, ed è proprio questo a renderla una protagonista profondamente umana e tragica.