Cosa chiedono i politici italiani a Babbo Natale? C’è chi vorrebbe una casa per tutti, chi un Paese senza più migranti e chi, come Silvio Berlusconi in un messaggio televisivo alla fine degli anni ’90, un lavoro per tutti i giovani.
Prima di internet c’erano i messaggi a reti unificate, oggi ci sono i social e ai social – anche quest’anno – i politici italiani hanno affidato la propria lista dei desideri e gli auguri agli italiani.
Messaggi e desideri che inevitabilmente riflettono le tensioni sociali e politiche che negli ultimi dodici mesi hanno attraversato il paese da Nord a Sud.
Vediamo allora quali sono i desideri dei politici italiani per Natale 2024.
Migranti in Albani: i desideri di Meloni e Salvini
“I centri di permanenza per i rimpatri in Albania funzioneranno”, parola di Giorgia Meloni.
Tra le cose che la presidente del Consiglio chiederà quest’anno nella sua missiva a Babbo Natale molto probabilmente ci sarà sicuramente anche il successo della sua Operazione Albania, ovvero, il coinvolgimento di Paesi terzi nella gestione dell’immigrazione clandestina.
Un modello a cui anche in Europa guardano con interesse nonostante il fallimentare debutto italiano, con appena venti migranti trasferiti negli hotspot in Albania, ma subito fatti rientrare in Italia dai giudici del Tribunale di Roma.
In attesa della pronuncia della Corte di Giustizia Europea che dovrebbe anche mettere la parola fine alla diatriba giudiziaria scaturita dall’avvio dei trasferimenti, la presidente Meloni negli ultimi giorni è tornata con insistenza sul tema.
Il tema dell’accoglienza e della gestione dei migranti e dei richiedenti asilo è un tema trasversale, presente nelle letterine per Babbo Natale di molti esponenti del Governo e del Parlamento. Un Paese senza più immigrati è il desiderio del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, reduce dall’assoluzione per la vicenda Open Arms, che anche ieri – martedì 24 dicembre – alla vigilia di Natale ha trovato il tempo di sottolineare i rischi di un’accoglienza indiscriminata e della necessità di espulsioni più veloci.
Scene indegne, alla faccia di chi professa bontà e tolleranza. Qualcuno sperava che venissi condannato per aver difeso l’Italia anche da criminali del genere, ma il tempo ci ha dato ragione.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 24, 2024
Totale solidarietà agli agenti coinvolti. E ora ESPULSIONE! pic.twitter.com/RNJl0wT5Kg
Desiderano un Paese capace di accogliere e aiutare tutte le persone che fuggono dalle guerre e dalla povertà, gli esponenti dell’opposizione. Dal Pd, ad Avs, fino a +Europa, quello dell’accoglienza è un tema identitario.
“E se invece facessimo funzionare l’umanità? E se alla propaganda preferissimo la legalità? Perché no, non c’è niente di “innovativo” nella soluzione delle deportazioni e perché le pagine più buie della nostra storia sono sempre cominciate con l’indifferenza.”
È il desiderio di +Europa.
E se invece facessimo funzionare l’umanità? E se alla propaganda preferissimo la legalità?
— Più Europa (@Piu_Europa) December 24, 2024
Perché no, non c’è niente di “innovativo” nella soluzione delle deportazioni e perché le pagine più buie della nostra storia sono sempre cominciate con l’indifferenza.
Ma non è vero che… pic.twitter.com/vFpWh4sv0g
La Lega e il caso Autonomia Differenziata
In cima alla lista delle richieste a Babbo Natale, per la Lega, c’è senza dubbio l’Autonomia Differenziata. Un sogno accarezzato per quarantanni, una legge approvata dal Parlamento ma azzoppata dalla Consulta e che rischia di non vedere mai la luce se in primavera il Referendum abrogativo sancirà la vittoria del “No”. La ‘cancellazione’ della Riforma Spacca-Italia è senza dubbio tra i desideri dei sindaci e dei governatori delle regioni del Sud.
Il 2025 porterà la Pace nel Mondo?
La pace nel mondo. Come a un concorso di bellezza, il tema della pace è stato al centro degli auguri di Natale della maggior parte dei politici italiani. La guerra in Ucraina, che si avvicina al suo terzo anno, e gli orrori in Palestina, che infiammano le piazze in tutto il mondo, sono temi presenti in molti dei messaggi di Natale 2024.
L’approccio è diametralmente opposto a seconda del partito e dello schieramento: nella destra di Governo si sottolinea la necessità di investire e aumentare le spese per la difesa, a sinistra o almeno nella parte della sinistra pacifista si evidenzia la scelta del Governo di aumentare le spese militari a discapito della spesa sanitaria e per il welfare.
Buone feste a tutti e tutte … pic.twitter.com/fIHdSvejiI
— Angelo Bonelli (@AngeloBonelli1) December 24, 2024
Ilaria Salis chiede una casa per tutti a Babbo Natale
Con in testa il cappellino rosso e bianco di Babbo Natale e alle spalle il logo di uno dei principali siti di annunci immobiliari d’Italia, l’eurodeputata e attivista italiana Ilaria Salis ha chiesto a Babbo Natale “mai più gente senza casa, mai più case senza gente” accendendo i riflettori sul problema del disagio abitativo in Italia. Un problema che coinvolge decine di migliaia di famiglie.
🎅 Letterina a Babbo Natale: mai più gente senza casa, mai più case senza gente🎄 pic.twitter.com/1Qw5BIdEP2
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) December 24, 2024
Nota per le sue battaglie al fianco delle associazioni per la difesa del diritto alla casa, Ilaria Salis è stata nei mesi scorsi al centro di una polemica legata alle occupazioni abusive delle case popolari, tanto che la norma sugli sgomberi veloci inserita nel Dl Sicurezza approvato alla Camera e attualmente in discussione al Senato è stata ribattezzata norma anti-Salis.
Il tema della casa e della difficoltà di molte famiglie italiane a potersene permettere una è uno dei grandi temi con cui la politica italiana si confronta da decenni senza riuscire a trovare soluzioni concrete al di là degli spot elettorali.
In conclusione ecco cosa chiedono i politici nei messaggi di Natale
Le lettere a Babbo Natale dei politici italiani riflettono le sfide di un paese diviso su temi cruciali come l’immigrazione, l’autonomia regionale, la difesa, la pace e la questione abitativa. Questi desideri non sono solo auguri simbolici, ma rispecchiano anche le linee di frattura che segnano la politica italiana e le difficoltà nel trovare soluzioni condivise.