Blake Lively ha recentemente intentato una causa contro Justin Baldoni, accusandolo di molestie sessuali e di aver orchestrato una campagna diffamatoria per rovinare la sua reputazione.
Amber Heard, nota per il suo coinvolgimento in una causa legale contro Johnny Depp, ha deciso di sostenere Lively, criticando duramente l’uso dei social media per diffamare le donne.
Baldoni, nel frattempo, ha assunto il team PR di Johnny Depp durante il suo processo per diffamazione.
Amber Heard sostiene Blake Lively, cos’ha detto
Amber Heard ha rilasciato una dichiarazione a sostegno di Blake Lively, dopo la denuncia di quest’ultima nei confronti del regista e co-protagonista di It Ends with Us Justin Baldoni.
Come riportato da NBC News, i commenti di Heard riflettono la sua esperienza personale durante il processo contro Depp. In quell’occasione, l’attrice si è imbattuta in una narrazione mediatica altrettanto ostile, con buona parte dell’opinione pubblica che ha difeso l’attore a spada tratta.
Amber ha affermato:
I social media sono la personificazione assoluta del classico detto “Una bugia viaggia per metà del mondo prima che la verità possa indossare i suoi stivali”. L’ho visto in prima persona e da vicino. È tanto orribile quanto distruttivo.
Il film, basato sul romanzo bestseller di Colleen Hoover, racconta la storia di Lily e Ryle, una coppia la cui relazione diventa sempre più tesa quando quest’ultimo inizia a mettere in atto abusi domestici a cui ha assistito nel matrimonio dei suoi genitori. Diretto da Baldoni, il film ha ottenuto un buon successo al botteghino nonostante abbia ricevuto recensioni contrastanti dalla critica.
Pochi giorni fa Blake Lively ha intentato una causa contro Justin Baldoni e la sua società di produzione, Wayfarer Studios, per molestie sessuali e creazione di un ambiente di lavoro tossico.
Le accuse includono comportamenti inappropriati tenuti sul set e una campagna diffamatoria orchestrata da Baldoni e dal suo team di PR, guidato da Melissa Nathan, per screditarla.
La causa, comprovata da migliaia di messaggi ed e-mail, dipinge un quadro allarmante di manipolazione mediatica e la messa in atto di un tentativo sistematico di screditare Lively. Questa vicenda getta una luce inquietante sulle dinamiche di potere a Hollywood e sottolinea l’importanza di denunciare gli abusi.
Le similitudini tra il caso di Amber Heard e quello di Blake Lively
I parallelismi tra le esperienze di Lively e Heard, purtroppo, fanno venir fuori un modello allarmante di comportamento a Hollywood, ovvero il portare l’opinione pubblica e i media ad offuscare la reputazione di una donna durante le controversie che coinvolgono star maschili.
Un rapporto del New York Times fornisce prove concrete che il team di pubbliche relazioni di crisi di Baldoni, guidato da Melissa Nathan, lo stesso di Johnny Depp, ha deliberatamente preso di mira la Lively, come aveva fatto con la Heard, facendo venir fuori storie negative e discorsi online manipolati.
Questa strategia fa paura, perché fa venir fuori delle dinamiche di genere profondamente radicate a Hollywood che creano narrazioni orribili contro le donne.
In Depp v. Heard, infatti, la giuria ha concluso all’unanimità che Heard aveva diffamato Depp, e l’ha condannata al pagamento di 10 milioni di dollari di danni compensativi e 5 milioni di dollari di danni punitivi.
Le donne che denunciano a Hollywood sono in difficoltà
Le donne che denunciano molestie e abusi a Hollywood spesso affrontano reazioni sproporzionate, perché la comunicazione spesso le descrive come inaffidabili o vendicative. In questo modo becero si tenta di mettere a tacere il dissenso.
Per It Ends with Us la cosa è ancora più grave, perché il film parla proprio di resilienza femminile ed è una condanna contro la violenza sulle donne. Sapere che, probabilmente, ci sono state azioni abusanti dietro le quinte, getta molti dubbi sull’eredità del film sia come opera d’arte che come dichiarazione culturale.
Ci sarà mai una Hollywood in cui le donne saranno autorizzate a parlare senza paura di ritorsioni? Speriamo di sì.
In conclusione
Questa vicenda sottolinea quanto sia necessario un cambiamento radicale a Hollywood, e che le donne si sentano finalmente libere di denunciare senza subire ulteriori traumi o manipolazioni mediatiche.
Le accuse mosse da Blake Lively e il sostegno di Amber Heard evidenziano le sfide sistemiche che persistono nell’industria dello spettacolo. È fondamentale creare un ambiente dove le voci femminili vengano ascoltate e rispettate, senza il timore di ritorsioni o campagne diffamatorie. Solo così si potrà costruire un’industria più giusta, equa e solidale.