Con la fine dell’anno arriva anche il conguaglio dei contributi INPS. Le buste paga del mese di dicembre o, in alcuni casi, di gennaio, sono interessate dalle operazioni di conguaglio sulla contribuzione.

Sono due le operazioni: da una parte il ricalcolo delle imposte IRPEF e, dall’altra parte, i contributi dovuti dai lavoratori dipendenti in base al reddito percepito nell’anno fiscale.

Vediamo subito come funziona e cosa comporta questa operazione.

Come si effettua il conguaglio dei contributi INPS di fine anno

Siamo arrivati alla fine dell’anno ed è tempo di effettuare anche alcune operazioni fiscali in busta paga proprie di questo periodo. Parliamo del conguaglio dei contributi INPS di fine anno.

Nel corso del rapporto lavorativo, il datore di lavoro deve effettuare il conguaglio di fine anno e, in qualità di sostituto d’imposta, deve quantificare e trattenere al dipendente le imposte dovute mensilmente.
Infatti, il conguaglio consiste proprio nel calcolo dell’imposta netta dovuta dal lavoratore a fine anno e delle imposte trattenute nel corso dei mesi in busta paga.

L’INPS è arrivato puntuale a fornire tutti i chiarimenti, precisazioni e istruzioni con la pubblicazione della circolare n. 108 del 23 dicembre 2024.

Si tratta del calcolo dei contributi effettivamente dovuti per la gestione dei fondi pensione. Il conguaglio contributivo si effettua contestualmente alle operazioni per il ricalcolo fiscale in base a quanto, effettivamente, il lavoratore ha guadagnato.

Allora, è importante capire cosa ci sarà nella busta paga di fine anno. In particolare, a noi interessa la presenza dell’esito della rendicontazione delle seguenti voci:

  • Contributo IVS;
  • Conguaglio contributivo sui versamenti delle quote del TFR al Fondo Tesoreria;
  • Conguaglio dei contributi sui compensi per le ferie fruite;
  • Massimale contributivo e pensionabile;
  • Altri elementi della retribuzione;
  • Fringe benefit, tra cui le auto aziendali a uso promiscuo;
  • Mance elargite ai lavoratori del settore privato;
  • Prestiti ai dipendenti;
  • Gestione delle operazioni societarie;
  • Recupero del contributo di solidarietà per la previdenza complementare.

Nella circolare, leggiamo anche che vengono riepilogate le:

“indicazioni per le operazioni di conguaglio con riferimento alle denunce contributive presentate con il flusso UniEmens, ListaPosPA, da Amministrazioni pubbliche, Enti e datori di lavoro il cui personale è iscritto alla Gestione pubblica”.

Quali sono le scadenze per i sostituti d’imposta

I sostituti d’imposta devono rispettare un termine preciso per l’effettuazione del conguaglio dei fine anno.
I datori di lavoro potranno effettuare le operazioni con la denuncia di competenza del mese di dicembre 2024 e con quella di competenza di gennaio 2025.

Si deve considerare che dal 2027 i conguagli possono riguardare anche il TFR al Fondo di Tesoreria e le misure compensative. Pertanto, le operazioni a esse relative potranno essere effettuate anche nella denuncia del mese di febbraio 2025, senza rischiare aggravi.

In ogni caso, è sempre obbligatorio versare o recuperare i contributi dovuti nella retribuzione del mese di gennaio 2025.

Arrivano le istruzioni per la compilazione del flusso UniEmens

Possono esserci elementi o eventi che hanno potuto determinare l’aumento o la diminuzione delle retribuzioni imponibili di competenza del mese di dicembre.

Gli adempimenti contributivi devono essere assolti nel mese di gennaio 2025, evidenziandoli nel flusso UniEmens e valorizzando l’elemento VarRetributive della DenunciaIndividuale

I datori di lavoro devono comunque tenere conto delle variabili ai fini della Certificazione Unica 2025. Inoltre, la sistemazione contributiva degli elementi variabili della retribuzione deve avvenire entro il mese successivo a quello cui gli stessi si riferiscono.

L’INPS, nella circolare, fornisce anche le istruzioni per la compilazione del flusso UniEmens. L’Istituto ricorda che per la gestione delle variabili retributive e contributiva, in aumento o in diminuzione, si deve compilare l’elemento VarRetributive di DenunciaIndividuale, secondo le modalità indicate nell’ultimo aggiornamento del documento tecnico UniEmens.

Per riassumere il conguaglio dei contributi INPS

Alla fine dell’anno arriva il conguaglio dei contributi INPS, che riguarda principalmente il ricalcolo delle imposte IRPEF e i contributi dovuti dai lavoratori dipendenti e pensionati. Le operazioni di conguaglio si eseguono sulle buste paga di dicembre o gennaio, includendo voci come il contributo IVS, il TFR e il recupero del contributo di solidarietà per la previdenza complementare.

I datori di lavoro devono rispettare le scadenze per versare o recuperare i contributi entro gennaio 2025. L’INPS fornisce le istruzioni per la compilazione del flusso UniEmens e per la gestione delle variabili retributive e contributive. Le scadenze per il conguaglio possono includere anche il mese di febbraio 2025, senza incorrere in sanzioni.