Poichè il duemilaventiquattresimo compleanno di Gesù è anche il primo dell’Intelligenza artificiale, questo Natale è quello dei baci dei politici. Può essere? Sì, può essere. Basta andare sul profilo Instagram del Grande flagello per accertarlo. “Satira e arte salveranno il mondo”, si legge, d’altra parte, nella bio del creator che lo amministra. E infatti: i politici che si abbracciano e si scambiano effusioni più o meno hard strappano davvero un sorriso, se non una risata. Allietando i cuori.
Sta di fatto che già ben prima dell’avvento dell’Intelligenza artificiale, di baci se ne sono visti eccome nel mondo della politica. Anche se, a dirla tutta, non sempre emblema di “corrispondenza di amorosi sensi“, per dirla con Ugo Foscolo.
Chi si ama, si baci: l’augurio di buon Natale con i politici
Il video del Grande flagello ha come sottofondo “Baciami ancora” di Jovanotti. Ma, visualizzandolo, fa venire in mente anche un’altra canzone. Natalizia, per di più: quella che Roberta Bonanno lanciò nel 2010 con la prima strofa che recita così: “A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai”. Su YouTube c’è il video ufficiale
E oggi, in effetti, con il video del Grande flagello, tutti noi abbiamo sotto gli occhi ciò che non potremo vedere mai nella realtà: Matteo Salvini baciare, con sullo sfondo il Ponte di Messina (amen), Roberto Vannacci, il Generale che deve la sua carriera politica al fatto di aver definito i gay non normali; il sindaco di Roma Roberto Gualtieri baciare (alla francese) Tony Effe (dopo il gran putiferio scoppiato sulla sua presenza al concerto di Capodanno); Elly Schlein, mentre si prepara a sfidarla per Palazzo Chigi nel 2027, abbandonarsi alle labbra di Giorgia Meloni; Giuseppe Conte sigillare la pace con Beppe Grillo dopo che gli ha soffiato il Movimento Cinque Stelle; Luigi Di Maio, l’ex grillino convertitosi sulla strada del moderatismo chiudere gli occhi e allungare la lingua nella bocca dell’ex compagno (ancora barricadero) Alessandro Di Battista.
Il video del Grande flagello: i tre baci dei politici più belli
Ma la lista dei baci dei politici postata dal Grande flagello non finisce qui: scorrendo il video, ne vengono sotto gli occhi altri tre. Forse i più belli, quantomeno i più politici di tutti.
Il primo è quello di Matteo Renzi col giubotto di pelle alla Fonzie (non a caso Dagospia da anni ha preso a chiamarlo Renzie) che allo specchio bacia se stesso: c’è un’immagine migliore per descrivere la sua megalomania? Carlo Calenda e Luigi Marattin che, in contrapposizione all’ex premier, rispettivamente, hanno fondato e stanno fondando dei nuovi partiti, staranno passando il più bel Natale della loro vita.
Il secondo è quello del presidente del Senato Ignazio La Russa che bacia il busto di Mussolini. Oh, questo busto! Attorno ad esso, negli anni, sono fiorite le leggende più varie. Solamente nel 2018 fu reso finalmente di pubblico dominio: quando La Russa stesso invitò nella sua casa milanese i giornalisti del Corriere della Sera per realizzare una videointervista sul Sessantotto e gli anni di piombo. Tra vari cimeli, le immagini degli inviati catturarono anche il busto del duce. Così, nel 2023, una volta eletto presidente del Senato, il nostro dovette spiegare:
“Per me non è un busto del duce: è un ricordo di mio padre. E comunque si tratta di un busto di venti centimetri, mamma mia… Tra l’altro, poverino, è in un angolino buio: chi viene a casa mia non lo vede nemmeno…”
Infatti, come per gli appuntamenti, ci sono anche i baci al buio.
E comunque: il terzo bacio del video del Grande flagello che strappa un sorriso in più è quello di Berlusconi. Il leader di Forza Italia passato a miglior vita il 12 giugno 2023 è immaginato in vestaglia (azzurra, come il colore del suo partito) che bacia un angelo, il quale, per definizione, non avrebbe sesso. Ma si intuisce, per carità di patria, (e dato che a Natale anche chi fa satira, evidentemente, è più buono) che è una lei.
I baci politici che hanno fatto la storia
Fin qui si è spinta l’Intelligenza artificiale azionata dal Grande flagello, dedicando ben otto dei tredici baci natalizi che ha messo in sequenza ai politici. Ma, nella realtà, non è che se ne siano visti di meno e di meno incredibili, rimanendo a questa categoria. Intanto, mentre il video in esame è diventato virale, l’onorevole Marta Fascina, ultima compagna di Berlusconi, ne ha appena postato un altro (vero) con tanto di bacio col fu Cavaliere
Poi, tocca ricordare un bacio che ha fatto la storia dell’Italia sebbene nessun tribunale abbia sentenziato che ci fu davvero: quello tra Giulio Andreotti e il capo della mafia Totò Riina. Secondo il pentito Balduccio Di Maggio, scoccò nel 1987. Ma lo stesso capomafia, intercettato in carcere nel 2014, mentre si vantava di essere il mandante delle stragi, lo escluse. Insomma, si è fatto solo molto cinema attorno ad esso. Anche se Paolo Sorrentino, in quella “mascalzonata” del Divo, come Andreotti definì il film che gli aveva dedicato, lo immaginò molto casto
E comunque: i baci, all’epoca dei vicerè democristiani, c’erano davvero. A uno di essi, il doroteo Antonio Gava, prima dei guai giudiziari che l’avrebbero travolto, i suoi sostenitori erano soliti baciare l’anello con tanto di “ciciniello”, un piccolo cecio che gli brillava sulla mano paffuta.
Un gesto d’altri tempi? Nemmeno per sogno: nel 2019, quando, in odor di Reddito di cittadinanza, qualcuno, inchinandosi, tentò di fare lo stesso con l’allora vicepremier Luigi Di Maio, quest’ultimo, in una intervista al Corriere, dovette specificare che, nel caso, si sarebbe ritratto.
E comunque: proprio l’ex grillino, nel 2019, da numero due di Palazzo Chigi, fece felici i paparazzi di Chi facendosi beccare a Roma in un bacio assai focoso con Virginia Saba. Tanto che l’allora direttore del magazine, Alfonso Signorini, ebbe ragione a commentarlo così:
“Di Maio mi pare infoiato in modo sospetto, clamoroso. Gli ho dato la caccia per mesi senza portare a casa niente, non batteva chiodo. Ora sembra un liceale col testosterone alle stelle. Nella foto in cui è con la fidanzata a Fontana di Trevi tira fuori due metri di lingua. Quando una mia amica mi ha chiamato dicendomi che Di Maio stava con ‘Virginia’, a me è venuta in mente la Raggi, e mi sono detto: che colpo pazzesco! Poi è venuto fuori che era la Saba”
Sta di fatto che, per par condicio, sempre nel 2019, sempre Signorini disse di essere stato anche il primo ad avere le foto dei baci dell’altro vicepremier del tempo, Matteo Salvini, con colei che è ancora la sua compagna, Francesca Verdini. E, col senno del poi, è curioso notare che, secondo la sua testimonianza, Salvini gli avrebbe detto “no, guarda: non c’è nulla. Io neanche la conosco…”
In ogni caso, nel 2018, ci aveva pensato già lo street artist TvBoy a far uscire allo scoperto sia Di Maio che Salvini: era il tempo del governo gialloverde, Movimento Cinque Stelle e Lega assieme, con il primo che perdeva la verginità
In effetti, che (anche) gli street artist si siano sempre divertiti coi baci dei politici, lo si rivela anche lungo la East Side Gallery, quella parte del muro di Berlino rimasta in piedi con i murales dedicati alla guerra fredda. Uno dei più famosi è quello di Dmitri Vrubel e si intitola “Dio mio, aiutami a sopravvivere a questo bacio della morte”.
Rappresenta il presidente russo Leonid Breznev e quello della Germania dell’est Erich Honecker nel 1979, ai tempi del comunismo sovietico: quando i politici si baciavano non sapendo cosa fosse il Natale. E nemmeno l’Intelligenza artificiale.