Alessandro Nesta è stato esonerato dal Monza e verrà sostituito da Salvatore Bocchetti. I brianzoli hanno deciso di cambiare, dopo l’ennesima sconfitta che ha relegato la squadra all’ultimo posto, dopo la vittoria del Venezia sul Cagliari.
Non ci sarebbe da stupirsi, quindi, che anche l’allontanamento della panchina per l’ex difensore di Lazio e Milan è arrivato dopo (paradossalmente) la migliore prestazione della squadra (nonostante l’1-2 subito contro la Juventus). Nesta, però, non è il solo a essere stato esonerato in questo campionato che sembra una vera maledizione per gli allenatori “campioni del Mondo” del 2006.
Il primo a saltare è stato De Rossi
La stagione, infatti, si era aperta con il divorzio tra la Roma e Daniele De Rossi. L’ex centrocampista era subentrato a gennaio per prendere il posto di José Mourinho e sembrava destinato solo ad essere un traghettatore fino al termine di una stagione che si era avvitata su sé stessa.
L’ex “capitan futuro”, invece, aveva trovato la giusta quadra e portato la squadra alla qualificazione alla successiva Europa League e con la sconfitta in semifinale contro il Bayer Leverkusen, accarezzando la finale di Dublino. Da lì De Rossi si era guadagnato la fiducia che gli ha consentito di firmare un rinnovo triennale di contratto in estate.
Iniziata la stagione, però, nonostante l’accordo prolungato da poco, dopo sole 4 partite e 2 punti raccolti, l’ex centrocampista viene esonerato. I risultati, però, sarebbero stati una scusa per mandare via il tecnico, allontanato, forse, per dinamiche interne e divergenze con la proprietà.
Prima di Nesta, ecco il turno di Gilardino
Genoa-Roma, l’ultima partita di De Rossi sulla panchina giallorossa. Curiosamente, anche il Grifone rientra in questa storia. Tra De Rossi e Nesta, infatti, c’è stato anche un altro allenatore “campione del Mondo” del 2006 che è stato esonerato. Ad Alberto Gilardino è stato dato il benservito dopo un inizio di stagione non esaltante quando l’allenatore sta risalendo la china.
Durante la sosta delle nazionali di novembre, ma dopo una settimana di riflessioni, il Genoa ha deciso di sostituire il Gila (reduce dalla vittoria contro il Parma e il pari trovato contro il Como) con Patrick Vieira ed, evidentemente, non per i risultati sul campo.Gilardino resterà, comunque, nella storia del Genoa per essere subentrato in corsa in Serie B e per aver contribuito alla promozione.
Nella passata stagione, inoltre, l’allenatore ha portato la squadra a salvarsi con grande anticipo, avendo una grande coppia d’attacco. Persi Retegui e Guðmundsson sarebbe stata dura per chiunque ripetersi ma ‘il Gila’ stava ridando un equilibrio prima dell’esonero.
De Rossi, Gilardino e Nesta, quindi, sono stati esonerati (con ogni probabilità) per motivi diversi ma hanno una grande cosa in comune. Il Mondiale vinto in Germania resterà una pietra miliare del calcio italiano ma, evidentemente, non basta per poter allenare a grandi livelli.
Campioni del Mondo ma non in panchina anche Cannavaro e Pirlo
Non ha iniziato la stagione in corso Fabio Cannavaro. L’ex capitano della nazionale, vincitrice del 2006, non è stato confermato dopo la salvezza all’ultima curva dell’Udinese. I bianconeri, però, non hanno pescato male con Runjaic.
Ai nomi, già citati, va aggiunto anche Andrea Pirlo. L’ex centrocampista di Milan e Juve e grande protagonista nella vittoria del 2006, dopo una stagione in risalita aveva ricominciato la stagione alla guida della Sampdoria. Poche partite disputate, prima di essere esonerato anche prima del derby di Genova in Coppa Italia, vinto contro i rossoblù.
Una maledizione ma non per tutti
Sembra, quindi, una vera e propria maledizione questa stagione per i “campioni del Mondo” del 2006. 4 gli esoneri in questa stagione, escludendo Cannavaro, ma c’è ancora qualcuno che continua il suo percorso: Grosso alla guida del Sassuolo e Inzaghi col Pisa sognano la promozione in Serie A e tra l’altro saranno avversari nel boxing day del 26 dicembre.
All’estero, poi, Gennaro Gattuso, tra mille difficoltà, sogna di vincere il campionato in Croazia con l’Hajduk Spalato. Questi ultimi allenatori stanno facendo bene ma anche loro in carriera hanno, spesso, provato l’esperienza dell’esonero. Camoranesi e Amelia, infine, hanno iniziato le loro storie con squadre non ad altissimi livelli.
Non è un mestiere facile quello dell’allenatore e, infatti, tanti altri, della nazionale guidata da Lippi, non hanno deciso di intraprendere questa direzione. Il percorso per il patentino per chi ha vinto il Mondiale prevede una strada (quasi) spianata ma, a volte, non basta diventare un allenatore. Questo mestiere prevede tante difficoltà che anche un grande giocatore non può risolvere da solo, neanche un campione del Mondo.