Con l’arrivo delle Festività natalizie ci si domanda come debbano essere considerati 24, 25 e 26 dicembre in busta paga. Se, per il giorno di Natale e di Santo Stefano, la risposta è più semplice, per la giornata della Vigilia di Natale le cose si complicano.

Controllare la busta paga è l’azione più semplice e immediata per togliersi qualsiasi dubbio, ma per molti lavoratori tutto può variare in base al contesto lavorativo, gli accordi aziendali e contrattuali.

Nell’articolo, spiegherò le regole per elaborare le festività natalizie in busta paga e cosa succede il 24 dicembre, giornata che anticipa le festività natalizie.

Come vanno gestite le Festività Natalizie in busta paga

Il mese di dicembre è denso di giorni festivi. Si concentrano diverse festività nazionali e religiose, per non parlare delle ricorrenze del Santo Patrono per alcune città. Allora è molto importante capire come vengono gestite le festività di dicembre in busta paga, con un focus particolare sul 24, 25 e 26 dicembre.

Le festività sono previste dalla legge n. 260 del 27 maggio 1949, che disciplina i giorni festivi, e sono tuttora in vigore. I giorni festivi retribuiti vengono elencati dai contratti collettivi di lavoro, che stabiliscono anche i criteri per la determinazione della retribuzione dovuta al lavoratore.

In linea generale, le festività devono essere godute dal lavoratore che, di fatto, ha il diritto ad astenersi dal rendere l’attività lavorativa, ma mantenendo la retribuzione.

Tuttavia, se l’azienda dovesse aver bisogno della prestazione lavorativa, essa deve essere prevista da un apposito accordo con il lavoratore.

Quest’anno ci troviamo di fronte a festività godute o non godute infrasettimanali: il 25 dicembre cade di mercoledì e il 26 dicembre cade di giovedì. Chi non lavora percepisce comunque la normale retribuzione mensile, se il pagamento avviene in misura fissa, oppure un elemento retributivo accessorio a titolo di festività, se si è pagati a ore.

Qual è la normativa per giorni festivi e prefestivi

Un discorso a parte va fatto per il 24 dicembre, giorno della Vigilia di Natale che anticipa la festività vera e propria. È la giornata in cui chi è lontano rientra a casa, della famiglia che si riunisce, dei cenoni e delle partite a tombola.

Nonostante ciò, la Vigilia non è un giorno festivo, ma prefestivo. Alcune aziende adottano orari ridotti, altre concedono permessi speciali, mentre altre continuano normalmente l’attività lavorativa.

Trattandosi di un giorno lavorativo, il lavoratore che presta l’attività non ha diritto a ricevere maggiorazioni, come invece avviene quando si lavora il 25 o il 26 dicembre. Quindi, chi lavora il 24 dicembre viene retribuito come qualsiasi altro giorno di lavoro infrasettimanale.

Quando il 24 dicembre è giorno festivo

Siamo abituati a pensare il 24 dicembre, Vigilia di Natale, come un giorno festivo a tutti gli effetti. In realtà, si tratta di un giorno lavorativo.

L’unico caso in cui può essere considerato festivo è quando la Vigilia di Natale cade di domenica. Solo in quel caso, il lavoratore che presta servizio ha diritto a ricevere una maggiorazione sullo stipendio.
Nel 2024, il 24 dicembre cade di martedì: quindi, chi lavora non ha diritto ad alcuna maggiorazione.

Quando il 24 dicembre cade di domenica, la giornata in busta paga viene disciplinata dalla normativa sul lavoro domenicale. La maggiorazione spettante varia in base al tipo di contratto collettivo nazionale di riferimento.

Quando non si lavora? Ciò dipende dalle disposizioni particolari applicate. Per esempio, nel commercio e nella ristorazione si lavora per soddisfare la domanda stagionale. In alcuni uffici, al contrario, può esserci la chiusura anticipata o, in molti casi, totale.

Ci sono, poi, molte categorie di lavoratori che non lavorano mai il 24 dicembre: è il caso degli insegnanti.
Infine, per quanto riguarda i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, sta a loro decidere se prendersi la giornata libera, fare mezza giornata oppure lavorare normalmente.

Per riassumere le Festività natalizie in busta paga

Il testo riguarda la gestione delle festività natalizie in busta paga, in particolare il trattamento dei giorni 24, 25 e 26 dicembre. Il 25 e il 26 dicembre sono giorni festivi retribuiti, ma il 24 dicembre, la Vigilia, è considerato un giorno prefestivo, quindi non obbligatoriamente retribuito con maggiorazioni, a meno che non cada di domenica.

Le festività natalizie sono regolate dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro, che stabiliscono le modalità di retribuzione e le condizioni per il lavoro durante i giorni festivi. Le aziende possono adottare orari ridotti o permessi speciali, ma in generale, chi lavora durante le festività ha diritto a una retribuzione o maggiorazione specifica.