A Natale siamo tutti più buoni e più felici? Non è detto. “Mentre alcuni aprono i pacchi dei regali ce ne sono altri che si aprono le vene“, diceva malinconica Kate Beringer (interpretata da Phoebe Cates) in “Gremlins“. Chris Columbus, sceneggiatore della pellicola e regista di un altro classico natalizio sui generis come “Mamma ho perso l’aereo“, conosce bene questo lato oscuro ed ecco perché, secondo lui, anche “Nosferatu“, da lui prodotto, è un perfetto film di Natale.

Il regista e sceneggiatore spiega il motivo che ha spinto la produzione a far uscire la pellicola di Robert Eggers proprio il giorno di Natale (negli Stati Uniti, mentre in Italia arriverà il 1 gennaio 2025) e il suo rapporto con il regista nel raccontare questa storia d’amore tossica tra un mostro e la donna oggetto dei suoi perversi desideri.

Una storia, quella di Dracula, raccontata molte volte dal cinema. Per evitare cliché e luoghi comuni, Eggers sottolinea l’importanza della collaborazione con Columbus per dare il proprio tocco alla storia, ma anche il ruolo prezioso giocato da un maestro della commedia come… Mel Brooks!

Nosferatu, un film di Natale perfetto per Chris Columbus

Il periodo del Natale può essere, per alcuni, drammatico e tenebroso e, qualche volta, il cinema ha avuto il coraggio di mostrarlo.

Gremlins” (1984), ad esempio, è una parabola dissacrante sul consumismo che divora (letteralmente!) tutto lo spirito e i buoni propositi delle feste. E cosa dire di “Mamma ho perso l’aereo“? Una favola nera in cui un bambino è dimenticato dalla propria famiglia, che lui odia, che viene assediato da due ladri per cui i giorni di festa non sono altro che il momento migliore per svaligiare le case lasciate incustodite durante le vacanze.

È una triste e cinica verità ma qualcuno deve pur dirla e quel qualcuno, sul grande schermo, è senza dubbio Chris Columbus. C’è lui, non a caso, dietro a questi due film divenuti giustamente dei classici delle festività. Un destino che forse riguarderà anche l’ultimo film da lui prodotto, “Nosferatu” di Robert Eggers, adattamento dal classico del cinema muto firmato da Friedrich Wilhelm Murnau nel 1922 e in uscita negli USA proprio il giorno di Natale.

Dal canto suo, Columbus ne è assolutamente convinto, come spiega in un’intervista rilasciata a Vanity Fair.

Da sempre affascinato dal contrasto tra l’atmosfera gioiosa e le luci colorate da un lato, e la depressione e la sofferenza di alcune persone dall’altro, Columbus ha immaginato storie con un lato marcatamente oscuro ambientate durante il periodo natalizio. Con una battuta, il regista spiega ora come il film di Eggers rappresenti l’apice di questa visione:

“”Gremlins” è stato il momento in cui ho capito che ambientare qualcosa di cupo in uno scenario pacifico e bello era interessante. Il culmine è stato raggiunto con “Nosferatu”, che è un film ambientato nel periodo natalizio [Ride]. È l’esperienza orribile per eccellenza per una famiglia“.

Nosferatu e l’unione tra Robert Eggers e Chris Columbus

Da queste parole si capisce perché la collaborazione tra due autori stilisticamente e anagraficamente così lontani come Eggers e Columbus non sembra più tanto assurda.

Il produttore Chris Columbus e il regista Robert Eggers sul set del film “Nosferatu”.

Non a caso, si tratta di una partnership che va avanti dal lontano 2015, quando il regista di “Mamma ho perso l’aereo” produsse con la sua casa di produzione, la Maiden Voyage, la pellicola di esordio di Eggers, “The Witch.

Columbus ricorda come già sul set di quel film il regista cominciò a parlargli della sua ossessione per “Nosferatu” e del suo desiderio di farne un remake. Eggers, dal canto suo, sottolinea in un’intervista con Indiewire la presenza costante e il ruolo di mentore svolto sul set dal suo produttore, da lui definito “uno dei grandi narratori di Hollywood.

Il regista attribuisce proprio all’attenzione meticolosa di Columbus al ritmo della storia e al suo aspetto visivo il merito di aver fatto di “Nosferatu” il suo “film più accessibile, come sostenuto da gran parte della critica che lo ha già decretato il miglior film horror del 2024.

A questo si deve aggiungere il ringraziamento particolare rivolto dal giovane autore a un altro mostro sacro della commedia hollywoodiana come Mel Brooks. Eggers sostiene, infatti, di essere riuscito a evitare gli stereotipi legati al Mito di Dracula per confezionare la sua visione singolare e unica del vampiro guardando a ripetizione “Dracula morto e contento, parodia firmata proprio da Brooks nel 1995 con protagonista Leslie Nielsen.

Chris Columbus e l’uscita a Natale di Nosferatu perfetta scelta di marketing

Proprio grazie a questa sinergia tra Eggers e Columbus, “Nosferatu” è diventato uno dei film più attesi tra la fine di questo 2024 e l’inizio del 2025.

Il trailer italiano di “Nosferatu”.

In molti, però, potrebbero chiedersi perché far uscire un film del genere proprio durante il Natale.

La risposta a questo interrogativo legittimo arriva, di nuovo, dallo stesso Chris Columbus. Il produttore ammette che, in origine, si era pensato a una distribuzione più “canonica”, nel periodo di Halloween. Idea subito scartata poiché tutti i weekend di ottobre vedevano l’uscita al cinema di almeno un film dell’orrore.

Da qui, l’idea folle (o geniale?), dell’uscita natalizia, ispirata da un altro grande classico del genere horror: “L’Esorcista.

Una scena del film “L’Esorcista”.

La pellicola diretta da William Friedkin arrivò, infatti, nei cinema americani il 26 dicembre del 1973. Un precedente illustre e dal grande successo commerciale che ha convinto la produzione del film di Eggers della validità di un’operazione simile.

Proprio l’esempio della pellicola di Friedkin è citato, non a caso, da alcuni esperti della Northeastern University di Boston, per dimostrare come distribuire un film horror a Natale rappresenti un’ottima strategia di marketing.

Anzitutto, perché il contrasto tra un film del genere e l’atmosfera gioiosa del contesto circostante genera automaticamente interesse negli spettatori, come sostiene Alexander DePaoli, docente di marketing dell’università.

Il suo collega Sean Gallagher approfondisce la questione, sottolineando che i casi de “L’Esorcista” e di “Nosferatu” non sono affatto isolati. Anche film non propriamente horror ma comunque dark e violenti come “Revenant – Redivivo” e “Django unchained” furono distribuiti nel periodo natalizio rispettivamente del 2012 e del 2015.

Per Gallagher, il motivo per cui i film dell’orrore sono particolarmente adatti al periodo delle feste si ricollega, in qualche modo, all’odio verso il Natale della protagonista di “Gremlins“: lo stress e l’ansia provocati da questo particolare momento dell’anno. Un sondaggio della American Psychological Association rivela, infatti, che solo il 16% dei cittadini americani ritiene di non provare stress durante le festività natalizie.

Lo studioso ritiene, dunque, che il modo migliore per liberarsi da tutta questa angoscia al cinema è andare a guardare un bel film horror:

“Per scaricare tutto questo stress, cerchiamo un’esperienza cinematografica trasformativa. È qualcosa che il nostro cervello è programmato per desiderare: ci aiuta a scaricare un po’ di stress accumulato durante la giornata o la stagione e dopo ci sentiamo meglio, più leggeri“.

Quindi, la morale di questa favola (rigorosamente dark) sembra essere la seguente: se la tombola si rivela un gioco d’azzardo troppo spietato o se l’insofferenza per l’ennesima discussione politica consumata intorno a un pranzo o una cena troppo abbondanti risulta insostenibile, la risposta è rifugiarsi tra le ombre scure e terrificanti di un bel film horror. In attesa di Capodanno quando, qui in Italia, “Nosferatu” ci starà aspettando al cinema.

Conclusioni

  • Nosferatu” come film di Natale: Chris Columbus, regista di “Mamma ho perso l’aereo” e produttore di “Nosferatu” di Robert Eggers, sostiene che il film, pur essendo un horror, si adatti perfettamente al Natale. Columbus evidenzia come il contrasto tra l’atmosfera gioiosa delle festività e temi oscuri e drammatici sia un contrasto ricorrente nei suoi film natalizi. In questo senso, “Nosferatu” potrebbe rappresentare l’apice di questa visione, come una storia oscura e inquietante ambientata proprio durante le festività;
  • Collaborazione tra Columbus e Eggers: il regista Robert Eggers ha ricevuto il supporto di Columbus dal 2015, quando fu prodotto il suo film d’esordio “The Witch“. Il rapporto tra i due ha portato a una versione unica di “Nosferatu“, anche grazie all’influenza di Mel Brooks e della sua parodia “Dracula morto e contento“, che Eggers confessa di aver guardato più volte per evitare stereotipi e cliché del mito di Dracula;
  • Strategia di marketing e uscita natalizia: la scelta di distribuire “Nosferatu” durante il periodo natalizio, anziché ad Halloween, è una mossa strategica singolare ma fortunata, come dimostra il successo commerciale di film come “L’Esorcista“, uscito proprio il 26 dicembre del 1973. Secondo gli esperti, un film horror durante le feste crea un contrasto intrigante con l’atmosfera gioiosa del Natale e permette agli spettatori di scaricare lo stress accumulato durante le festività, rendendo il film una risposta “trasformativa” all’ansia natalizia.