Domani 24 dicembre 2024 l’apertura della Porta Santa a San Pietro darà il via ufficiale al Giubileo 2025, un momento molto importante per la vita spirituale di milioni di cristiani pronti a riversarsi su Roma in vista delle moltissime attività preparate dalla Santa Sede.
Un appuntamento segnato da diverse polemiche, nei confronti principalmente del sindaco capitolino Roberto Gualtieri, accusato di aver riempito Roma di cantieri che si sono prolungati oltre le prime scadenze o di lavori che non sembrano aver risolto cronici problemi (come nel caso delle linee metropolitane).
Polemiche e amarezze però sono state oggi 23 dicembre messe in secondo piano, in occasione della riapertura di Piazzia Pia: un lavoro di riqualificazione e di sostenibilità ambientale che ha visto presenti anche la premier Giorgia Meloni, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il cardinale Pietro Parolin, tutti soddisfatti per “un piccolo miracolo civile” che può dimostrare la fattibilità nella collaborazione fra istituzioni diverse.
Istituzioni pronte per il Giubileo 2025 a Roma
Dal 24 dicembre 2024 fino al 6 gennaio 2026 l’Anno Santo sarà un periodo in cui tantissimi fedeli cattolici verranno a Roma in vista della loro personale riconciliazione con Dio, fatta di preghiere, opere di bene, confessioni e di pellegrinaggi verso diversi luoghi sacri.
La capitale italiana si stava preparando ovviamente da anni a quest’evento e a tale scopo aveva ricevuto moltissimi finanziamenti (anche nell’ambito del PNRR), allo scopo di sanare tante delle difficoltà che il centro di Roma ha vissuto negli ultimi anni.
Le varie opere di ristrutturazione e di riqualificazione avevano trasformato Roma in un cantiere a cielo aperto (e delle quali Tag24 si è occupata con tre inchieste sul suo canale YouTube), suscitando diverse lamentele e polemiche non soltanto fra i residenti ma anche fra i turisti.
Il Giubileo 2025 è stata un’occasione persa per la città capitolina? Forse soltanto il tempo potrà rispondere a questa domanda, ma a sentire il sindaco Roberto Gualtieri e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’importante oggi è che le istituzioni cittadine e nazionali abbiano trovato un modo fattivo per collaborare.
Occasione delle dichiarazioni di questo tipo è stata la riapertura di Piazza Pia, avvenuta nella mattinata di oggi 23 dicembre e che segnala un momento importante nell’attività di Gualtieri. Il sindaco da tempo si fa vanto, specie sul suo profilo TikTok, di tutti i lavori per migliorare i trasporti e le infrastrutture capitoline e restituire una piazza così importante al decoro e ai cittadini romani è un qualcosa che lo ha riempito d’orgoglio.
Due anni di cantieri e di lavori che secondo Meloni sono serviti innanzitutto ad affermare nel mondo un’immagine di affidabilità delle istituzioni italiane, senza che nessuno potesse poi additarle di inefficienza o di spreco quando si ha a che fare con eventi di portata mondiale:
Tra qualche ora il Santo Padre darà inizio al Giubileo con l’apertura della Porta Santa. Dalla notte di domani, Roma aprirà le sue porte ancora di più di quanto non faccia ogni giorno. Milioni di pellegrini raggiungeranno San Pietro e le altre basiche giubilari. E in questi due anni noi tutti abbiamo lavorato tanto e bene, per fare sostanzialmente in modo che la Città eterna fosse all’altezza del compito e fosse all’altezza delle aspettative.
La premier insomma tesse un elogio all’operosità tipica dell’ingegno italiano, pronto a trarre del buono specie quando la situazione sembrerebbe suggerire il contrario. Meloni, ricordando per l’appunto la prossima apertura del Giubileo, non esita a definire i lavori su Piazza Pia come un “piccolo miracolo civile” che ha messo d’accordo istituzioni politiche e religiose:
Sicuramente si può definire un piccolo miracolo civile, di quelli di cui siamo capaci quando vogliamo essere capaci di ricordarci il nostro valore. Ci dobbiamo ricordare che quando facciamo le cose, le facciamo bene.L’opera ci consente sostanzialmente di raggiungere due obiettivi: da una parte rendere il traffico di questa zona più veloce; dall’altra come è stato ricordato, restituire un grande e sicuro spazio pedonale.
Gualtieri: “Roma salvata dal collasso”
Quest’ultime dichiarazioni di Meloni si abbinano bene con quelle del sindaco Gualtieri, che ha fatto ovviamente gli onori di casa nei confronti non soltanto della premier ma anche delle altre figure istituzionali presenti (come il cardinale Pietro Parolin, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini).
Gualtieri ha spiegato che grazie agli ultimi lavori Piazza Pia potrà ospitare fino a 150mila persone, che potranno passeggiare in tutta tranquillità in un ambiente nel quale sono stati piantati nuovi alberi ed è stato creato un innovativo sistema di canalizzazione dell’acqua piovana.
Un insieme di interventi che ha reso molto orgoglioso l’ex europarlamentare del PD, che ha avuto modo anche di ringraziare chi ha fattivamente partecipato alla realizzazione dell’opera.
Un sentito ringraziamento viene però formulato anche nei confronti dei cittadini romani, tanto pazienti nell’aspettare che i molti cantieri aperti (e che pure avevano avuto un forte impatto sulle loro vite) venissero con successo chiusi: se i risultati sono quelli di Piazza Pia, è il ragionamento di Gualtieri, bisogna solo essere orgogliosi di avere nuovi angoli di bellezza in città.
Avevo detto ai romani: preparatevi a tanti cantieri e ai sacrifici. Ci hanno aiutato e ora i cittadini stanno cominciando a vedere i risultati: stiamo trasformando una città che era al collasso, dimostrando che non è vero che Roma è condannata a fare le cose male.
Proseguendo nel suo intervento, Gualtieri si toglie probabilmente anche qualche sassolino dalle scarpe, ricordando come sia stato necessario avere polso della situazione e tanta “solidità psicologica” per far fronte alle ironie o alle lamentele che le opposizioni formulavano nei confronti delle due decisioni:
Non voglio incensarmi perché si tratta di un’opera collettiva, ma per Roma vale una sfida anche culturale: non è vero che nella Capitale gli interventi strutturali non si possono fare, non è vero che Roma è condannata a fare le cose male. Per fare questo mestiere serve serenità e solidità psicologica, sicuro che alla fine i fatti ci avrebbero dato ragione.
Il programma del Giubileo 2025
L’auspicio è che i lavori per il Giubileo 2025 diventino un possibile trampolino di lancio in vista di tutti quei lavori e interventi che la città di Roma avrebbe urgentemente bisogno. Una città che ancora soffre del caro affitti (e che l’evento religioso ha ulteriormente esacerbato), così come della mancanza di taxi o di un sistema di trasporto pubblico sottosviluppato rispetto ai reali bisogni.
Sia Meloni che Gualtieri fanno eco alle parole del Pontefice, che sul suo profilo X ha ricordato come l’Anno Santo sia un momento non soltanto di aggregazione collettiva, ma anche di riflessione e di rinascita spirituali personali. I due esponenti istituzionali si dicono convinti che Roma saprà accogliere degnamente i pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo, come affermato dalla stessa premier:
Lo zaino del pellegrino è leggero perché contiene solamente l’essenziale e allora l’augurio che faccio a tutti noi per il 2025, che è anche Anno Santo, è che ognuno di noi, e noi tutti come comunità nazionale, riusciamo a fare lo stesso cammino, e cioè a mettere nelle zaino solo quello che è davvero utile per andare più veloci ma anche per riuscire a vedere quello che è veramente essenziale.
Come accennato, il Giubileo si aprirà domani per concludersi il 6 gennaio 2026. Oltre alla Porta Santa di San Pietro, saranno aperte anche altre Porte Sante: per la prima volta toccherà a quella nel carcere di Rebibbia (evento del 26 dicembre fortemente voluto dallo stesso Papa Francesco), mentre il 29 dicembre 2024 toccherà alla basilica di San Giovanni in Laterano, il 1° gennaio 2025 alla basilica di Santa Maria Maggiore e infine il 5 gennaio a San Paolo Fuori le Mura.
Il 2025 sarà scandito da diversi appuntamenti che possono esser seguiti anche tramite l’app ufficiale “Iubileum2025” (necessaria anche per diverse prenotazioni). Ecco gli eventi più nel dettaglio:
- Gennaio 2025: Apertura Porta Santa di Santa Maria Maggiore; vari pellegrinaggi spirituali di diocesi e gruppi.
- Febbraio 2025: Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza; Giubieo degli Artisti; Giubileo dei Diaconi; Pellegrinaggi delle diocesi.
- Marzo 2025: Giubileo del Mondo del Volontariato, Pellegrinaggi delle Diocesi; 24 Ore per il Signore; Giubileo dei Missionari della Misericordia;
- Aprile 2025: Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità; Giubileo degli Adolescenti, Giubileo delle Persone con Disabilità.
- Maggio 2025: Giubileo dei Lavoratori; Giubileo degli Imprenditori; Commemorazione dei nuovi martiri testimoni della Fede; Giubileo delle bande musicali; Giubileo delle Chiese Orientali; Giubileo delle confratenite; Giubileo delle famiglie, degli bambini, dei nonni e degli anziani.
- Giugno 2025: Giubileo dei movimenti, delle associazioni e nuove comunità; Giubileo della Santa Sede, Giubileo dello sport; dei governanti, dei seminaristi, dei sacerdoti e dei vescovi.
- Luglio 2025: Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici; Giubileo dei Giovani.
- Agosto 2025: Pellegrinaggi delle diocesi.
- Settembre 2025: Canonizzazioni; 170esimo anniversario del Concilio di Nicea, Giubileo della Consolazione; Giubileo degli operatori di Giustizia; Giubileo dei catechisti.
- Ottobre 2025: Giubileo del mondo missionario e dei migranti. Giubileo della vita consacrata, della Spiritualità mariana, del Mondo educativo. Giornate dedicate alla promozione della Santità.
- Novembre 2025: Giubileo dei poveri, Giubileo dei cori e delle corali.
- Dicembre 2025: Giubileo dei detenuti.
I tre punti salienti dell’articolo
- Inizio del Giubileo 2025 e preparativi: il Giubileo 2025 inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa a San Pietro, accogliendo milioni di pellegrini. Roma ha vissuto anni di lavori di ristrutturazione e riqualificazione, suscitando polemiche, ma il sindaco Roberto Gualtieri e la premier Giorgia Meloni hanno lodato gli sforzi per rendere la città accogliente per l’evento.
- Polemiche sui lavori e progressi: nonostante le critiche sui ritardi e l’impatto dei cantieri, i lavori, come la riqualificazione di Piazza Pia, sono stati celebrati come un successo, simbolizzando la capacità di Roma di affrontare sfide strutturali. Le istituzioni italiane sperano che questi interventi possano migliorare a lungo termine la città.
- Eventi principali del Giubileo e speranze future: durante il Giubileo, che si concluderà il 6 gennaio 2026, si terranno numerosi eventi, tra cui celebrazioni per gruppi specifici e pellegrinaggi spirituali. Le istituzioni sperano che i lavori per il Giubileo possano anche stimolare ulteriori miglioramenti per la città, affrontando problemi come il caro affitti e la mancanza di servizi pubblici adeguati.