Il bonus Carta del Docente è stato prorogato nel 2025, ma con una nota amara: si dovrà dire addio a 500 euro. Seppur esteso a quasi tutti i precari, la misura con tutta probabilità sarà decurtata e rimodulata anno dopo anno.

Il testo della manovra ha ricevuto il via libera della Camera e sarà definitivamente approvata entro la fine dell’anno.

È proprio la Legge di Bilancio per il 2025 a prevedere la rimodulazione dell’importo che, ogni anno, dipenderà dal numero dei docenti aventi diritto.

Carta del Docente ridotta nel 2025

La Carta del Docente viene confermata anche nel 2025, ma con importo ridotto. Introdotta dalla Legge n. 107/2016 (Buona Scuola), è una carta elettronica che viene ricaricata annualmente per l’aggiornamento e la formazione dei docenti delle istituzioni scolastiche.

L’entità del bonus verrà determinata ogni anno proprio in funzione del numero dei beneficiari. La determinazione avverrà, anno dopo anno, con un decreto ministeriale che andrà a fissare il valore del bonus, dividendo le risorse disponibili per il numero dei beneficiari.

Una decisione difficile, ma presa sulla base di una buona notizia: l’estensione della platea dei beneficiari. L’aumento dei beneficiari, infatti, comporta inevitabilmente una riduzione del bonus.

Addio, quindi, ai 500 euro: ancora non si sa l’importo spettante della prossima carta, ma probabilmente i docenti non si ritroveranno di nuovo con 500 euro.

La Carta del Docente è stata incrementata di 60 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

Importo ridotto, ma il bonus sarà esteso anche ai precari

Se da una parte non sono mancate le brutte notizie, dall’altra parte i precari possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno, una piccola parte di precari. Inizialmente, la carta spettava solo ai docenti di ruolo, ai dichiarati inidonei per motivi di salate e ai docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati. Rientrano tra i beneficiari principali anche i docenti nelle scuole all’estero e delle scuole militari.

La Carta del docente sarà estesa ai precari con contratto di lavoro annuale al 31 agosto. Non si sa per certo se il bonus spetterà ai titolari di contratti fino al 30 giugno.

Invece, i supplenti brevi restano nuovamente tagliati fuori. L’estensione del bonus è stata un po’ una vittoria di Pirro. A meno di un cambiamento dell’ultimissimo minuto, in fase di approvazione definitiva della Manovra, la Carta del Docente non spetterà ai titolari di supplenze brevi e saltuarie, anche se lavorano con queste modalità per tutto l’anno scolastico.

Più controlli sull’utilizzo del bonus: a cosa stare attenti

Con l’aumento della platea dei beneficiari del bonus docenti, aumenteranno anche i controlli. Infatti, domani più che mai sarà fondamentale prestare particolare attenzione a come viene utilizzato il contributo.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) trasmetterà annualmente una relazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze sul monitoraggio di come vengono spese le risorse. La relazione ha la funzione di garantire più trasparenza e controllo sull’utilizzo del bonus.

La funzione dei controlli è anche per via dell’utilizzo improprio del contributo, per l’acquisto di prodotti totalmente estranei al mondo della scuola e della formazione.

A questo punto, è necessario ricordare come utilizzare i fondi:

  • Iscrizioni a corsi e attività di aggiornamento, corsi di laurea, corsi post lauream e master;
  • Acquisto di libri, riviste e pubblicazioni di aggiornamento professionale;
  • Acquisto di software e hardware;
  • Acquisto di titoli di accesso a rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musei, mostre ed eventi culturali e iniziative coerenti con le attività individuate nel quadro del Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Per riassumere le novità sulla Carta del Docente

Il bonus Carta del Docente è stato prorogato fino al 2025, ma con una riduzione dell’importo a 500 euro. La misura, estesa anche a molti precari, sarà rimodulata ogni anno in base al numero di beneficiari.

La Legge di Bilancio prevede una riduzione del bonus, ma l’aumento dei beneficiari porterà anche una maggiore disponibilità di risorse. I supplenti brevi restano esclusi dal bonus, che sarà esteso ai precari con contratti annuali fino al 31 agosto.

Il Ministero dell’Istruzione monitorerà l’uso del bonus per evitare abusi. Saranno possibili controlli sull’uso del contributo per l’aggiornamento e la formazione dei docenti.