Non ce l'ha fatta Francesco Favaretto, il 22enne che la sera del 12 dicembre scorso era stato accoltellato in centro a Treviso. Dopo 11 giorni di agonia, il giovane è morto all'ospedale Ca' Foncello, dove era stato trasportato in condizioni disperate, con profonde ferite alla gola.
Il giovane, residente insieme alla madre nel quartiere Liberale, lottava da giorni tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva. Le ferite riportate durante l'aggressione in via Castelmenardo erano, infatti, gravissime: quando era arrivato in ospedale, poco dopo le 20 del 12 dicembre, presentava diverse emorragie e danni agli organi vitali.
Stando a quanto ricostruito finora, sarebbe stato picchiato con calci e pugni, accoltellato e ripetutamente colpito con un coccio di bottiglia di vetro al collo e al torace da dieci giovani, sei dei quali minorenni. I ragazzi lo avrebbero accerchiato e poi preso di mira con l'intento di rubargli lo zainetto contenente l'hashish che portava con sé a fini di spaccio.
Si tratterebbe di tutti ragazzi italiani di seconda generazione, alcuni con piccoli precedenti e segnalazioni. Tre di loro, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, sono stati arrestati nella giornata di ieri, 22 dicembre 2024, con l'accusa di tentato omicidio. Con la morte del 22enne, la loro posizione si aggrava: dovranno rispondere di omicidio.
Ad incastrarli, oltre alle testimonianze di alcuni presenti al momento dell'aggressione ai danni del giovane, anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell'area e le perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura competente ed eseguite già lo scorso sabato, nel corso delle quali sarebbero stati trovati gli abiti che indossavano al momento dei fatti.
A pesare, poi, anche le loro comunicazioni social. Attraverso l'analisi forense dello smartphone della vittima, bisognerà valutare se contestare loro l'aggravante della premeditazione. Le indagini sono in corso: non è escluso che, già nei prossimi giorni, possano esserci novità.
ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti il questore di Treviso Alessandra Simone, tornando su un tema già caldo. Non è la prima volta, infatti, che giovanissimi finiscono al centro di episodi simili. Si pensi, tra gli ultimi, a quello di Pescara, dove il 19enne Thomas Luciani è morto accoltellato da alcuni coetanei.
Sembra che Favaretto, finito in un brutto giro, avesse problemi legati al consumo di stupefacenti già dall'adolescenza, trascorsa all'Istituto Comprensivo Serena. La madre, che fino ad oggi è rimasta al suo capezzale sperando nel miracolo, ha rivelato a La Tribuna di Treviso che più volte aveva cercato di aiutarlo, di rimetterlo in carreggiata, anche con l'aiuto di una comunità di recupero. Purtroppo senza successo.
Per fare luce sull'esatta dinamica dell'aggressione sul suo corpo sarà eseguita l'autopsia. Poi saranno fissati i funerali. Intanto, i giovani accusati della sua morte, saranno interrogati e potranno decidere di rivelare qualcosa in più sull'accaduto, che a Treviso e non solo ha sconvolto tutti.