Dopo 16 anni dall’ultima presenza di papà Alessandro in A con la Juve, domenica 22 dicembre 2024 Samuele Birindelli nella massima serie ha realizzato il suo primo gol infilzando a volo il suo piattone sinistro proprio nella porta della Vecchia Signora.
Chi è Samuele Birindelli figlio d’arte?
Chi è Samuele Birindelli nato a Pisa il 19 luglio 1999 non lo scopriamo oggi perché il suo nome circola da ormai un po di anni nel mondo del calcio. Dai tempi del Pisa in serie B fino ad oggi con la maglia del Monza si sta dimostrando meritevole della scalata che fatto e del posto che occupa attualmente nelle fila della squadra brianzola.
Sicuramente non è tra i giocatori più menzionati e acclamati per la tecnica sopraffina ma viene apprezzato da tifosi e appassionati perché veste perfettamente i panni del gregario esattamente come suo padre quando indossava la maglia della Juventus: il figlio d’arte lotta, corre e gioca sulla fascia e nelle movenze somiglia tantissimo al papà soprattutto quando crossa e calcia.
Vederlo sfrecciare sulle corsie laterali (a destra e a sinistra non fa nessuna differenza) dà l’impressione che Alessandro Birindelli giochi ancora. È impressionante per come gli somiglia anche a livello fisico: stessa postura e stessa altezza, insomma con lui in campo sembra che il tempo per i Birindelli non sia passato!
Carriera di Samuele Birindelli
Samuele Birindelli agli inizi del suo cammino nel calcio conosce solo un colore, il nerazzurro del Pisa. La stessa società lo fa crescere costantemente di categoria in categoria fino a farlo esplodere definitivamente quando lo inserisce in prima squadra.
Esordisce in B nel 2016 e scende in campo per altre otto volte prima della inevitabile retrocessione della sua squadra. Successivamente, nel biennio 2017-2019, disputa due campionati di serie C.
La risalita nella serie cadetta dopo due anni nella terza serie gli permette di mettersi in mostra nei tre campionati successivi. Nonostante le lacrime versate per la sconfitta con il suo Pisa nella finale playoff edizione 2021/2022 per la A contro il Monza, il figlio d’arte si guadagna comunque la possibilità di giocare nel massimo torneo proprio grazie alla dirigenza della squadra del presidente Berlusconi che acquista le sue prestazioni nell’estate del 2022.
Punto fermo, con la casacca biancorossa ad oggi, dopo tre stagioni, vanta 77 presenze in serie A e 1 gol realizzato alla Juve di Thiago Motta.
Con la nazionale italiana il suo cammino è caratterizzato da 2 presenze nella primavera del 2017 con l’Under 18 e 1 nella primavera dell’ottobre 2020 con l’Under 21.
Il papà Alessandro Birindelli
Giocatore molto duttile così come lo è oggi il figlio Samuele ha fatto le fortune dei suoi allenatori. Di Spalletti prima nell’Empoli nel biennio 1995/1996 quando si è rivelato una deglli artefici della doppia promozione dalla C1 alla serie A e di Lippi nella Juventus quando si è reso protagonista insieme ai suoi compagni di splendide vittorie che gli hanno consentito di mettere nella sua personalissima bacheca: 5 scudetti (di cui 2 tolti per Calciopoli) e 3 supercoppe italiane.
Allenato anche da Ancelotti nelle parentesi delle due stagioni 1999/2000 e 2000/2001 sfortunate di Madama (due secondi posti al fotofinisch rispettivamente dietro a Lazio e Roma), dopo il secondo addio di Lippi è stato capace di ritagliarsi dello spazio anche nella difesa della Juve invincibile di Fabio Capello tra Thuram, Cannavaro e Zambrotta ma soprattutto si è calato perfettamente nei panni di leader (indossando più volte la fascia da capitano in assenza di Del Piero) sotto la guida dell’ex compagno di squadra Didier Deschamps nell’anno del ritorno dalla B alla A della sua amata Juventus.