Nelle ultime ore è stata approvata la Legge di Bilancio 2025, che sarà sottoposta al voto definitivo del Senato entro il 28 dicembre. Il governo Meloni è pronto a rendere operativa la Manovra 2025, che per il prossimo anno introdurrà numerosi provvedimenti, tra cui bonus, flat tax e aumento delle pensioni.
Per attuare i piani finanziari della Manovra 2025, il governo ha stanziato 28 miliardi di euro, una somma destinata a sostenere la crescita economica e a rispondere in modo mirato alle sfide sociali, economiche e culturali del Paese.
Sebbene la Manovra 2025 sia improntata a criteri di prudenza per garantire la sostenibilità dei conti pubblici, si registra il superamento di alcuni limiti di spesa. L’obiettivo principale consiste nell’individuare le coperture necessarie per finanziare interventi come il ritocco delle pensioni, la rimodulazione della tassazione, il sostegno alle famiglie e le agevolazioni fiscali per le imprese.
Per approfondire ulteriormente le novità e gli sviluppi della Manovra 2025, vi invitiamo a guardare il video intitolato “La Manovra 2025 verso l’approvazione alla Camera, la diretta del voto“, pubblicato da Fanpage.it. Nel video, potrete seguire in diretta il voto che sta segnando un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva della legge di Bilancio. Un’occasione utile per comprendere meglio le discussioni in corso e le principali misure previste nella Manovra, come i bonus, la flat tax e l’aumento delle pensioni.
Manovra 2025: bonus, la flat tax e l’aumento delle pensioni.
Il governo Meloni, sul filo di lana, ha approvato la Legge di Bilancio 2025. I punti principali del bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, come riportato da Tag24.it, riguardano la riconferma di alcune misure, ma anche l’introduzione di nuovi provvedimenti, come bonus e agevolazioni.
Tra le principali novità vi sono:
- Taglio del cuneo fiscale e IRPEF a tre aliquote per i lavoratori dipendenti.
- Bonus e incentivi per le famiglie, come il bonus natalità e l’estensione del bonus nido.
- Riduzione dell’Ires per le imprese che reinvestono gli utili.
- Modifiche alla flat tax e agevolazioni su fringe benefit e premi di produttività.
- Aumento delle pensioni minime e misure di flessibilità in uscita.
Taglio del cuneo fiscale e riforma IRPEF
Non si può affermare che siano mancati provvedimenti per i lavoratori. Il taglio del cuneo fiscale rappresenta un atto significativo, integrando aspetti economici, sociali e politici.
Per il 2025, sono state confermate risorse destinate a sostenere famiglie e imprese. Potranno beneficiare della misura i lavoratori con redditi medio – bassi. Secondo Il Sole 24 Ore, i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro avranno diritto a un bonus fiscale.
Per i lavoratori con redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro, il bonus sarà erogato sotto forma di detrazione fiscale, coinvolgendo circa 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto al 2023.
L’IRPEF sarà articolata in tre aliquote:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
- 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
Un altro aspetto importante riguarda il taglio delle tasse sul lavoro dipendente, misura che interessa una vasta platea di contribuenti.
Sostegno alle famiglie: bonus e congedi parentali
Per rispondere alle esigenze delle famiglie, il governo ha rifinanziato e reso strutturali alcune misure di sostegno alla natalità.
Dal 1° gennaio, sarà operativo il bonus nascite da 1.000 euro, una tantum destinato a ogni nuovo nato, adottato o affidato, se il reddito del nucleo familiare non supera i 40.000 euro.
Inoltre, il bonus nido è stato rinnovato e ampliato per garantire un sostegno a una platea più ampia di beneficiari.
Tra le altre misure, sono previsti congedi parentali all’80% della retribuzione per tre mesi anziché due.
È stato finanziato, infine, un nuovo fondo per le attività extrascolastiche destinate ai figli di età compresa tra 6 e 14 anni, riservato alle famiglie con reddito inferiore a 15.000 euro.
Imprese: incentivi e sostegno agli investimenti
Il sostegno alle imprese si concretizza attraverso diverse misure, tra cui la riduzione dell’Ires dal 24% al 20% per le aziende che reinvestono almeno il 30% degli utili nel 2024.
Tali agevolazioni sono subordinate a condizioni specifiche, come:
- investimenti effettuati su suolo nazionale;
- esclusione dall’uso della cassa integrazione.
Importanti novità riguardano anche i correttivi al piano Transizione 4.0, che prevedono benefici fiscali per le aziende che adottano strategie di investimento innovative in ambito tecnologico.
Flat Tax e agevolazioni fiscali
La flat tax per il 2025 sarà rimodulata con un tetto di 35.000 euro, applicabile sia ai dipendenti sia ai pensionati.
Tra le altre agevolazioni, si segnala l’aumento del fringe benefit, portato a 1.000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 euro per quelli con figli.
Pensioni: aumento delle pensioni minime e flessibilità
Sul fronte previdenziale, l’importo minimo delle pensioni sarà aumentato da 614,77 a 617,90 euro al mese.
Inoltre, sarà possibile accedere alla pensione a 64 anni con almeno 25 anni di contributi, grazie al cumulo con la rendita integrativa per chi ha maturato anzianità contributiva a partire dal 1996.
È stata inoltre confermata la flessibilità in uscita tramite Quota 103, che consente l’accesso alla pensione anticipata in base a diversi requisiti specifici.
Riepilogo della Manovra 2025: bonus, flat tax e aumento pensioni
La Manovra 2025 prevede una serie di interventi significativi per sostenere famiglie, lavoratori e pensionati, in particolare:
- Taglio del cuneo fiscale e riforma Irpef: La Manovra 2025 prevede un taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi medi e bassi, con l’introduzione di un bonus fiscale per chi guadagna fino a 20.000 euro, e una riforma dell’Irpef con tre aliquote: 23%, 35% e 43%.
- Bonus e incentivi per le famiglie: Il governo ha introdotto nuovi bonus per la natalità, l’estensione del bonus nido e congedi parentali retribuiti all’80% per tre mesi, oltre a un fondo per attività extrascolastiche per famiglie con reddito inferiore a 15.000 euro.
- Aumento delle pensioni e flessibilità: L’importo delle pensioni minime sarà aumentato e sarà possibile accedere alla pensione anticipata a 64 anni con 25 anni di contributi, grazie anche alla flessibilità in uscita tramite Quota 103.