Battibecchi a non finire per le due star protagoniste di “It Ends With Us“, la pellicola tratta dal celebre romanzo di Colleen Hoover. L’attrice Blake Lively e il suo co-protagonista, Justin Baldoni, proprio non si sono trovati sul set del film, nonostante la “chimica” fra i due personaggi.
Dopo aver condotto separatamente i tour promozionali del film, adesso la Serena van der Woodsen di “Gossip Girl” ha citato in giudizio il collega per presunte molestie sessuali, che avrebbero causato all’attrice 37enne un “grave stress emotivo“.
A dare la notizia della denuncia il sito TMZ, secondo il quale, ai mesi di litigi dietro le quinte del film, adesso, si sarebbe aggiunta la scioccante notizia. Sconvolti i fan, soprattutto visto che Baldoni è impegnato da tempo contro la violenza sulle donne e, anzi, proprio l’approccio in tal senso rispetto al film avrebbe allontanato i due attori durante il tour pubblicitario.
Ecco tutto ciò che sappiamo sulla denuncia di Blake Lively nei confronti dell’attore di “It Ends With Us“, Justin Baldoni.
Blake Lively denuncia Justin Baldoni: perché?
Secondo quanto appreso da fonti vicine a due attori, la star di “Adaline“, Blake Lively, avrebbe citato in giudizio il suo co-protagonista nell’adattamento cinematografico di “It Ends With Us“, Justin Baldoni. La denuncia riguarderebbe presunte molestie sessuali, che avrebbero profondamente leso l’attrice 37enne.
Il tutto, dicono gli avvocati di Lively, sarebbe stato fatto per distruggere la reputazione dell’attrice, già compromessa dalle dichiarazioni e dalle critiche piovute su di lei durante la promozione della pellicola. Come riporta TMZ, infatti, la denuncia contro l’attore Justin Baldoni sarebbe il risultato di una riunione, alla quale avrebbero preso parte sia i due protagonisti, che il marito di Blake Lively, Ryan Reynolds.
All’incontro, i legali dell’attrice, avrebbero avanzato alcune richieste. Nello specifico:
Non mostrare più a Blake video di nudo o immagini di donne; non menzionare più la presunta precedente “dipendenza da pornografia” di Baldoni; non discutere più di conquiste sessuali davanti a Blake e ad altri, non menzionare più i genitali del cast e della troupe; non chiedere più informazioni sul peso di Blake; non menzionare più il padre morto di Blake. Nessuna aggiunta di scene di sesso, sesso orale o climax in camera da parte di Blake al di fuori dell’ambito della sceneggiatura approvata da Blake al momento della firma del progetto
La risposta di Baldoni
Pare guerra aperta fra i due attori, che adesso si troveranno a doversi scontrare sul piano legale. Eppure, gli screzi fra i due sono cominciati molto prima di questo drammatico epilogo. Infatti, i primi nodi sono venuti al pettine durante le riprese di “It Ends With Us“, dove sia Justin Baldoni che Blake Lively facevano da attori protagonisti e da registi.
I due avevano una visione del film profondamente diversa. Spaccatura si è rivelata in tutta la sua gravità proprio con l’inizio della pubblicizzazione della pellicola. Infatti, il conflitto sarebbe esploso poiché l’attrice voleva un tono più “ottimistico sulla resilienza del suo personaggio“, cosa che, peraltro, sarebbe stato previsto dal piano di marketing. Al contrario, Baldoni avrebbe insistito sull’attenzione sulla violenza domestica, allontanarsi, di fatto, dal piano promozionale.
Stando a quanto riportato dalla stampa statunitense, i legali dell’attore avrebbero già confutato tali accuse. Secondo la difesa, invece, la denuncia non è altro che un vano tentativo di ristabilire la reputazione compromessa di Blake Lively.
Bryan Freedman, avvocato a difesa dell’attore, infatti, afferma che: “L’azione legale è stata concepita per correggere la sua reputazione negativa. Le affermazioni sono false, oltraggiose e intenzionalmente salaci, con l’intento di danneggiare pubblicamente la sua reputazione (di Baldoni ndr)”. E aggiunge: “Lively è stata un incubo sul set, minacciando di non presentarsi, minacciando di non promuovere il film, portando infine alla sua scomparsa durante l’uscita“.
Le critiche dei fan e il supporto del cast
La questione, però, sembra ben lungi dal potersi risolvere in breve tempo e, anzi, pare che sostenitori abbiano già cominciato a schierarsi dall’una o dall’altra parte. Sebbene, infatti, Blake Lively possa vantare il supporto di alcuni membri del cast e persino dell’autrice Colleen Hoover nella sua denuncia, Justin Baldoni, invece, si è guadagnato il cuore dei fan.
Sia durante le riprese che durante la fase di commercializzazione dell’adattamento, una pioggia di critiche si è riversata sull’attrice da parte dei fan. In molti hanno lamentato una certa “superficialità” nel modo di approcciarsi alla storia da parte di Lively, considerato il delicato tema della trama.
“Non importa quanto Blake stia cercando di coprirsi con scintille, fiori e un grande sorriso falso, la gente può vedere chi ha ragione o torto qui. Justin hai fatto davvero bene in questo progetto” scrive un utente sotto a un post Instagram dell’attore. Mentre un altro commenta semplicemente: “Ti vediamo e ti rispettiamo“.
Più diretto il commento di un’altra fan:
Ho visto il film e sono rimasto molto deluso. L’interpretazione di Ryle da parte di Justin è stata incredibile. Ma Blake non era Lily. Le sue scene erano insipide e prive di emozioni. Ho pianto così tanto nel libro. Il film non mi ha fatto versare una lacrima. La scena in cui ha chiesto il divorzio è stata la peggiore. Stava sorridendo, non era sconvolta. Quella avrebbe dovuto essere la scena più forte, se non la più potente. Ancora una volta arriva Justin con tutta la sua emozione a salvare la scena. Tutte le sue scene di rabbia erano veramente spaventose.
Posso vedere come è stato lentamente schiacciato da Blake, Colleen, Ryan. In più, dietro le quinte, si può vedere Blake che si oppone a tutta la regia di Justin. Scommetto che si è pentito di averla scelta. Ero una grande fan di lei e di suo marito, ma questo mi ha fatto venire un brutto sapore in bocca. Non credo che lo rivedrò. In un’intervista ha detto che questo non è un film da DV, ebbene, notizia flash, il libro lo è. Ha rifatto il film per evitare l’argomento principale. Ho appena ascoltato la nota dell’autore del libro e Colleen ha parlato solo di aver scritto questo libro per sua madre e degli effetti della violenza carnale. Penso che Justin avesse paura di perdere il focus e l’ha perso. E che c***o di “It Ends with us” Bubba!!!
Tuttavia, Blake Lively sembra non essere stata l’unica a puntare il dito contro il co-protagonista. Notizie su comportamenti scorretti da parte di Justin Baldoni hanno cominciato a trapelare già all’inizio del 2024. A dare voce alle critiche il Daily Mail, che ha pubblicato un dossier nel quale si dichiarava che Baldoni era “maschilista” e “al limite dell’abuso” sul set del film.
Il fatto che Baldoni non abbia posato con gli altri membri del cast, poi, ha alimentato ulteriormente i dubbi sul suo comportamento dietro le quinte. Anzi, proprio un altro membro del cast, Brandon Sklenar, che nella pellicola interpreta Atlas Corrigan, si è schierato al fianco della bionda attrice. In un post Instagram risalente allo scorso 20 agosto 2024 scrive:
Colleen e le donne di questo cast sono sinonimo di speranza, perseveranza e di donne che scelgono una vita migliore per se stesse. Vilipendere le donne che hanno messo tanto del loro cuore e della loro anima nella realizzazione di questo film perché credono fermamente nel suo messaggio sembra controproducente e sminuisce il significato di questo film. Anzi, è proprio il contrario