Fra un brindisi con spumante e un piatto di pasta fresca al brodo, il Codacons ha stilato il proprio report sul cenone natalizio del 2024. Un Natale all’insegna delle spese per cibo e regali ma anche del trascorrere il proprio tempo a casa con i propri familiari, dei viaggi anche all’estero ma acquistati durante il Black Friday.

Quello che emerge è quindi un quadro non contraddittorio, ma segnato dall’aumento dei prezzi delle materie prime che vanno a formare panettoni, pandori, cacao, pasta e così via. Il Codacons ha mostrato come le famiglie italiane siano state disposte a spendere per organizzare un cenone con più portate anche quest’anno, ma con un occhio di riguardo anche a quanto si è speso.

Nel frattempo, manca poco all’approvazione della legge di bilancio per il 2025, con la premier Giorgia Meloni ed il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ne hanno lodato la serietà e la responsabilità. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi però non è d’accordo: “Manca attenzione al reale valore degli stipendi“.

Codacons: “Natale e Capodanno con rincari”

Gli ultimi giorni di dicembre sono segnati dai classici bilanci di fine anno e l’avvicinarsi delle festività natalizie segna il momento in cui molte persone si organizzano fra cene, pranzi, regali e viaggi in Italia o all’estero.

Qual è il quadro che emerge per il 2024: è stato un anno segnato da difficoltà tali da portare le famiglie italiane a risparmiare o invece c’è stato un aumento nelle spese per questo particolare periodo dell’anno?

Secondo il fondatore e presidente del Codacons, Carlo Rienzi, le famiglie in Italia hanno dedicato agli ultimi giorni del 2024 una buona parte del proprio bilancio, ma aspettando i momenti in cui i prodotti a cui puntavano (dal cibo ai regali fino ai viaggi) erano fortemente scontati. Ciò si inserisce in una situazione che la prossima manovra di bilancio non ha risolto e cioè aumentare il potere d’acquisto degli italiani:

Le famiglie italiane bocciano la Manovra e le nuove misure annunciate dal governo, dimostrando un generalizzato pessimismo sul futuro del paese. Preoccupa in particolare la diminuzione dell’indice sulla propensione all’acquisto di beni durevoli, perché in presenza di una scarsa fiducia le famiglie riducono i consumi nel breve termine e rimandano al futuro gli acquisti, con effetti negativi a cascata su industria, commercio ed economia. Ciò che manca da parte del governo è un impegno reale sul fronte dei prezzi e della difesa del potere d’acquisto dei cittadini.

Le parole di Rienzi segnalano ancora una volta che l’Italia sconta rispetto agli altri paesi europei un forte ritardo nell’aumento dei salari e degli stipendi, costringendo le persone a dover spendere con attenzione i propri soldi.

L’associazione a difesa dei consumatori, a tal proposito, ricorda che per il 2024 una famiglia italiana spenderà in media 992 euro, mentre se si considerano le spese che comprendono regali, acquisti alimentari, pranzi e cene al ristorante e viaggi si spenderà circa 25 miliardi di euro.

L’88% degli italiani cenerà a casa

Una cifra che è sicuramente notevole e che segnala come le persone ritengano ancora importante fare in modo che il cenone natalizio sia un momento di convivialità segnato dai prodotti della tradizione culinaria. Il Codacons però fa notare, insieme ad altre associazioni come la Coldiretti o l’Assoutenti, che i 25 miliardi sono stati raggiunti a causa dell’aumento dei prezzi che ha colpito prodotti e servizi in generale.

Questa è una tendenza riscontrabile anche per il prossimo Giubileo, con tanti cittadini romani che hanno segnalato aumenti nei ristoranti, nei bar, negli affitti, nei trasporti e nei servizi turistici. Tornando al cenone natalizio, il Codacons mostra che il comparto alimentare ha visto aumentare i prezzi per diversi prodotti ritenuti di prima necessità: nell’ultimo mese +20% su anno per il burro, +13,3% il caffè, +9,7% l’olio d’oliva, +23,7% i pomodori, +11,2% l’insalata, +8,5% il cioccolato.

Un ragionamento simile ha espresso la Coldiretti la maggioranza delle famiglie italiane ha scelto di spendere tra i 50 e i 100 euro, mentre solo una piccola minoranza (il 4%) spenderà 300 euro o oltre. Secondo il sondaggio effettuato dall’organizzazione a difesa degli agricoltori, l’88% degli italiani passerà circa 2,2 ore ai fornelli di casa propria per preparare pranzi e cene, anche se allo stesso tempo il Codacons indica che rispetto al 2023 la spesa riservata al pranzo di Natale o al cenone della Vigilia al ristorante è aumentata del 5%.

Anche i prezzi dei viaggi e delle strutture ricettive sono aumentati rispetto al 2023: i pacchetti vacanza oggi costano in media il 13,4% in più, mentre per soggiornare in hotel si spende il 6,1% in più. Il settore dei voli e dei trasporti ha visto un aumento dei passeggeri anche grazie all’uso esteso di particolari periodi di sconti, come nel caso del Black Friday, ma come nel caso dei prodotti alimentari gli sconti non hanno nascosto gli incrementi in prezzi e tariffe.

La manovra 2025 ha inciso sul cenone natalizio?

Parlando del governo e delle sue ultime attività del 2024, non può essere dimenticato come la preparazione della legge di bilancio per il 2025 è passata attraverso molte difficoltà.

Al di là delle rimostranze delle opposizioni, che si sono spese per presentare emendamenti sui punti a loro più cari, anche fra i partiti della maggioranza ci sono stati momenti di tensione: ad esempio il 19 dicembre 2024 gli esponenti del governo erano assenti alla Camera per la discussione del ddl Bilancio, ritardando la discussione di ben 35 minuti.

Come accennato, il problema principale che mette in difficoltà le famiglie italiane è la stagnazione degli stipendi, mediamente molto più bassi rispetto a molti paesi europei. La manovra 2025 ha visto i partiti di maggioranza puntare sulla conferma di alcune misure ritenute importanti innanzitutto per il loro elettorato come il taglio del cuneo fiscale e delle detrazioni fiscali per i redditi più alti.

Come sottolineato anche dalla CISL e dalla CGIL, la manovra che verrà approvata non contiene nulla che possa aumentare il potere d’acquisto degli italiani, che anche a Natale e a Capodanno dovranno affrontare un aumento generalizzato dei prezzi.

I tre punti salienti dell’articolo

  • Aumento dei prezzi per le festività: secondo il report del Codacons, il Natale 2024 è stato caratterizzato da un aumento dei prezzi di alimenti e servizi, come il burro (+20%), caffè (+13,3%) e pomodori (+23,7%). Nonostante ciò, le famiglie italiane hanno continuato a spendere per il cenone natalizio, con una spesa media di 992 euro, ma cercando offerte durante eventi come il Black Friday.
  • Cenone natalizio a casa e viaggi più costosi: l’88% degli italiani ha scelto di cenare a casa, spendendo tra i 50 e i 100 euro per il cenone, mentre i pacchetti vacanza e le strutture ricettive hanno visto aumenti significativi (13,4% per i viaggi e 6,1% per gli hotel). Nonostante gli sconti, i prezzi sono aumentati in vari settori, incluso quello dei trasporti.
  • Critiche alla manovra 2025 e stagnazione salariale: il Codacons e altre organizzazioni critiche sostengono che la manovra 2025 non affronta adeguatamente il problema dei salari bassi e del potere d’acquisto in Italia. Le famiglie italiane, già preoccupate per la stagnazione degli stipendi, devono far fronte a un aumento dei prezzi durante le festività senza un reale supporto economico da parte del governo.