La Manovra 2025 è stata approvata dall’Aula della Camera con 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astensioni.

Dopo l’avvio in esame in Commissione Bilancio i lavori riprenderanno dopo Natale. L’approvazione definitiva dell’Aula del Senato è prevista per il 28 dicembre.

Dal valore di circa 30 miliardi di euro, i capisaldi sono il taglio del cuneo fiscale e la conferma dell’IRPEF a tre aliquote. Protagonisti indiscussi sono anche i bonus: dalle approvazioni alle cancellazioni.

Vediamo quali sono tutte le misure approvate, dando uno sguardo anche ai provvedimenti in materia di previdenza, welfare e istruzione.

Via libera della Camera alla Manovra 2025

Arrivato il via libera della Camera alla Manovra 2025 a pochissimi giorni da Natale. Per un valore di circa 30 miliardi di euro la Legge di Bilancio 2025 ha avuto l’ok con 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astensioni.

Una Manovra di fatto blindata che attende solo l’approvazione definitiva dal Senato, attesa presumibilmente il 28 dicembre.

Capitolo bonus: tra proroghe e cancellazioni

Alcuni bonus saranno cancellati, altri resteranno, ma con qualche modifica. Altri ancora, arriveranno per la prima volta nel 2025.

Il capitolo bonus è uno tra i più attesi e, al contempo, uno dei più interessati alle modifiche, con un vento di cambiamento senza precedenti soprattutto per quelli che riguardano la casa.

Si dirà addio al bonus verde, una misura che ha avuto un buon apprezzamento negli ultimi anni. Adesso è arrivata al capolinea.

Il bonus ristrutturazioni resta, ma con aliquota di detrazione del 50% su un tetto di spesa di 96.000 euro solo per le prime case. Per le seconde case, l’aliquota scende al 36%. Dal 2026, l’aliquota scende al 36% anche per le prime case e al 30% per le seconde case.

Uno schema simile è stato proposto anche per l’ecobonus, con una stretta sulle caldaie a gas che non saranno più detraibili. In questo caso, si punta a incentivare le tecnologie green come le pompe di calore.

Il sismabonus è stato prorogato, ma ridimensionato. L’aliquota di detrazione è pari all’85%: dal 2025, i lavori antisismici saranno agevolati al 50% sulla prima casa e al 36% sulle altre proprietà immobiliari. Ci sarà una seconda riduzione nel 2026 e nel 2027.

Confermato il bonus mobili al 50% e, accanto, arriva il nuovo bonus elettrodomestici fino a 200 euro, come ulteriore incentivo alla rottamazione gli apparecchi obsoleti.

In arrivo un nuovo bonus per la famiglia

Tra le novità assolute, c’è l’arrivo di un nuovissimo bonus per la famiglia: la Carta per i nuovi nati che riconoscere 1000 euro ai genitori entro la soglia ISEE di 40.000 euro, per fronteggiare le prime spese per il bambino.

Il bonus nido viene esteso a tutte le famiglie che hanno un ISEE fino a 40.000 euro e non più solo a chi ha un figlio sotto i 10 anni d’età.

Infine, le famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro potranno beneficiare della nova “dote famiglia”: si tratta di un contributo a supporto delle spese di sport o altre attività ricreative per ciascun figlio tra i sei anni e i quattordici anni.

IRPEF a tre aliquote: ecco cosa cambia

Uno dei temi principali su cui il Governo ha posto attenzione è la riforma dell’IRPEF che prevede importanti novità al sistema.

Confermata l’IRPEF a tre aliquote, con l’obiettivo di semplificare le tasse per i cittadini e ridurre il carico fiscale complessivo.

Le aliquote e gli scaglioni IRPEF sono:

  • Redditi fino a 28.000 euro: aliquota del 23%;
  • Redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro: aliquota del 35%;
  • Redditi oltre 50.000 euro: aliquota del 43%.

Il taglio dell’IRPEF con il quale si voleva abbassare la seconda aliquota dal 35% al 33% è rimandato al 2026. Il problema è che il gettito derivante dal concordato preventivo biennale non è ancora certo e non si conoscono le reali coperture per la riduzione della seconda aliquota IRPEF.

Come cambiano le detrazioni fiscali

In tema di detrazioni fiscali, le novità verranno percepite soprattutto dai contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro.

Dal 2025, l’ammontare delle spese detraibili ai fini IRPEF non potrà oltrepassare un massimale determinato sulla base di due indicatori:

  • Un valore fisso in base al reddito dichiarato;
  • Un coefficiente parametrato alla situazione familiare del contribuente.

Il valore fisso viene definito in base al reddito complessivo dichiarato, pari a:

  • 14.000 euro per i redditi tra 75.001 euro e 100.000 euro;
  • 8000 euro per i redditi superiori a 100.001 euro.

Il coefficiente, invece, è legato al numero dei figli fiscalmente a carico:

  • 0,50 nessun figlio fiscalmente a carico;
  • 0,70 un figlio;
  • 0,85 due figli;
  • 1 più di due figli o almeno uno con disabilità.

Cosa devi sapere sulla Manovra 2025 in sintesi

La Manovra 2025, approvata dalla Camera con 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astensioni, prevede un valore di circa 30 miliardi di euro. Tra i principali provvedimenti ci sono il taglio del cuneo fiscale e la conferma dell’IRPEF a tre aliquote.

I bonus, tra cui quelli per ristrutturazioni, casa e mobili, subiscono modifiche, con alcune misure cancellate e altre prorogate. È introdotto anche un nuovo bonus per la famiglia, la Carta per i nuovi nati, e un’estensione del bonus nido.

La riforma dell’IRPEF prevede aliquote diverse per diversi scaglioni di reddito. Inoltre, vengono definite nuove modalità per le detrazioni fiscali in base al reddito e alla situazione familiare.