Giacomo Raspadori è un vero e proprio paradosso. Il giocatore ex Sassuolo, in questa stagione, ha giocato quasi lo stesso numero di minuti con la maglia della Nazionale rispetto a quella del Napoli. 226′ agli ordini di Luciano Spalletti nel girone di qualificazione di Nations League contro i 253′, sotto la guida di Antonio Conte in questa Serie A.
L’unica differenza sostanziale è che con l’azzurro della Nazionale, le partite a disposizione fossero solo 6 e in tutte Jack ha giocato almeno uno spezzone. La percentuale principale, invece, dei minuti disputati dal classe ‘2000 in campionato è da ritrovare nelle prime tre giornate (una presenza da subentrato e due da titolare, in attesa di Lukaku per capirsi) e, poi, è finito sempre più ai margini delle gerarchie del club partenopeo. Simeone è diventato la prima riserva in attacco e nonostante la sua duttilità, Raspadori non ha più trovato il solito spazio sulle fasce o sulla trequarti. Ergo, serve una soluzione per il talentino anche in ottica nazionale.
Dagli esordi col Sassuolo fino a Napoli
Giacomo Raspadori è un giocatore polivalente e all’inizio questa sua capacità era stata utilissima sia nel club che in nazionale (dove ha mostrato le sue doti migliori). Il suo ruolo, quando sbocciò nel Sassuolo, era quello di prima punta. Il Napoli cominciò a notare le sue doti nella stagione 2019-20, quella interrotta dalla pandemia per intenderci. Il giocatore, nativo di Bentivoglio, era un diamante grezzo della primavera neroverde e in quell’annata comincia a farsi notare dal calcio dei grandi segnando alla Lazio.
Dalla stagione successiva Raspadori è stabilmente in prima squadra e si alterna nel ruolo di prima punta con Francesco “Ciccio” Caputo mettendo a segno 6 reti, tra cui una doppietta a San Siro contro il Milan di Pioli. L’anno dopo è quello della consacrazione, quando nonostante la presenza di Scamacca come titolare, arrivando in doppia cifra e lì gli azzurri decidono di acquistarlo per rinforzare il reparto offensivo.
Napoli e Raspadori: meglio separarsi?
Raspadori inizia la stagione alle spalle di Osimhen e, complice l’esplosione di Kvara, sa già che dovrà sgomitare per trovare spazio. La sua duttilità, però, gli permette di essere quasi sempre il primo cambio per la formazione che con la sapiente guida di Luciano Spalletti arriverà a portare al Napoli il suo terzo Scudetto.
Tutti pazzi di Raspadori, quindi, che anche nell’annata successiva (lo scorso campionato) mette a segno 6 reti ma, viste anche le difficoltà della squadra che chiude fuori dalle Coppe, non riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano, fino poi ad arrivare a questa stagione dove l’esiguo minutaggio (con una squadra che deve solo disputare il campionato, post uscita dalla Coppa Italia) lo mette ai margini. E ora ci sono due squadre interessate al giocatore. Meglio per lui lasciare Napoli? Paradossalmente è andato in rete contro la Francia con la maglia dell’Italia ed è ancora a secco col club azzurro.
La Juve è forte su Raspadori come vice Vlahovic
La fiducia (solo verbale) di Antonio Conte non si è tramutata in tante presenze e allora c’è chi come la Juventus si è interessata a Giacomo Raspadori. I tanti infortuni nel reparto offensivo e l’incognita rappresentata dal recupero di Milik hanno acceso una lampadina in casa bianconera. La dirigenza, infatti, per cercare di accontentare Thiago Motta, si era interessata al classe ‘2000 anche per cercare un vice Vlahovic, con la duttilità come caratteristica principale.
L’affare sull’asse Napoli-Torino poteva coinvolgere anche altri giocatori. Per portare in porto la trattativa, nel mese di gennaio, poteva interessare anche Danilo, che potrebbe essere sostituito da un altro giocatore di una Big. Il brasiliano è in scadenza a giugno, non insostituibile per Thiago Motta e che potrebbe far comodo ai partenopei dopo l’infortunio di Buongiorno, ma ci sono ancora delle nubi sulla chiusura possibile di questa opportunità di mercato. E intanto c’è un’altra squadra che si è mossa sull’attaccante.
La Roma potrebbe “sacrificare” Pellegrini
Il destino curioso di Raspadori, come detto, è legato a doppio filo alla nazionale italiana. Proprio un suo compagno in azzurro (Italia) potrebbe essere inserito nell’affare, sponda Roma stavolta. Lorenzo Pellegrini, infatti, piace molto ad Antonio Conte che potrebbe rivitalizzarlo, dopo un’inizio horribilis suo e con la maglia giallorossa. E Raspadori, invece, potrebbe ritrovare la titolarità con la squadra capitolina che ora ha poche certezze.
Pellegrini, infatti, nonostante la fascia da capitano, potrebbe cambiare aria. Proprio quel ruolo gli è stato contestato da parte del tifo giallorosso e, nonostante l’arrivo di Ranieri le strade tra Pellegrini e la Roma potrebbero separarsi. Un’eventuale scambio di cartellini potrebbe portare Raspadori sotto l’ombra del Colosseo come vice Dovbyk o comunque titolare in un reparto che potrebbe perdere anche Dybala. Dall’altro lato, Pellegrini in azzurro come vice McTominay e con una duttilità apprezzabile anche da Conte. Tante, quindi, le ipotesi ancora sul tavolo ma la certezza è che, forse, Raspadori sarebbe più felice cambiando aria, con due destinazioni in ogni caso gradite e a cui farebbe molto comodo.