Dopo il deludente pareggio contro il Genoa, nella serata dei festeggiamenti del 125°esimo compleanno della storia del club, il Milan torna in campo a Verona. La sfida in trasferta contro l’Hellas, spesso richiamata con l’incubo della “Fatal Verona” che costò due Scudetti nel secolo scorso (nel 1973 e nel 1990) ai rossoneri, sarà fondamentale, però, per il presente dei rossoneri e l’immediato futuro anche del tecnico Paulo Fonseca.
Il tecnico portoghese, infatti, secondo i rumors, si gioca tanto in questa coda di 2024. Paulo Fonseca, mal gradito da gran parte della piazza rossonera in estate, aveva già risolto delle situazioni di crisi con partite da dentro o fuori per il suo futuro. C’è bisogno dei punti in questo finale d’anno tra Verona, Roma e fare bene in Supercoppa per riconfermare la fiducia nei suoi confronti, nonostante l’ottavo posto provvisorio in Serie A.
Fonseca in bilico? L’ex Roma sa già come uscirne
A metà settembre l’allenatore sembrava in bilico ma, più che con la vittoria col Venezia, attraverso il successo ritrovato nel derby contro l’Inter (post sconfitta interna del Milan subita dal Liverpool), aveva rinsaldato la sua posizione. Altro momento complicato che arriva poche settimane dopo, ma il Diavolo riesce nell’impresa di vincere sul campo del Real Madrid e da lì la storia che in Champions League cambia volto. Il problema, però, come ammesso dallo stesso allenatore (post vittoria sofferta contro lo Stella Rossa) è che la squadra assomiglia a delle “montagne russe”.
Troppi, infatti, i bassi in una stagione con solo alcuni alti in campionato. Basta vedere l’inizio deludente in Serie A contro Torino e Parma o anche la sconfitta di Firenze e i pareggi deludenti contro Cagliari, Juventus e Genoa. L’allenatore portoghese, che, come detto, era poco considerato dai tifosi rossoneri a inizio stagione, ha acquisito grande stima da gran parte dei supporters e dagli addetti ai lavori per la sua sincerità.
Milan, cosa fai con Fonseca?
Le ultime conferenze stampa e alcuni scelte forti (come lasciare prima Leao e ora Theo in panchina) sono state capite e apprezzate dal pubblico, specialmente per la valorizzazione di alcuni giocatori di Milan Futuro come Camarda, Jimenez e Liberali. Se l’attaccante è già in pianta stabile in Prima Squadra da qualche settimana, gli ultimi due potrebbero giocare ancora questa sera, nell’anticipo che aprirà la diciassettesima giornata di Serie A.
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— Lega Serie A (@SerieA) December 20, 2024
Le voci, infatti, già cominciavano a parlare di un possibile ritorno di Allegri sulla panchina rossonera, in caso di ulteriore scia negativa. Servono, quindi, tre punti a Fonseca e al Milan (nonostante tante assenze, a cui si è aggiunta anche quella di Morata per tonsillite) sul campo del Verona. Trasferta difficile, quindi, ma i recenti incontri non sono stati così fatali per il Diavolo.
Verona, gli ultimi precedenti sorridono al Diavolo
Negli ultimi anni la “Fatal Verona” è stata messa in soffitta, con i rossoneri capaci di vincere gli ultimi 5 precedenti al Bentegodi. L’ultima sconfitta del “Diavolo” sul campo veneto contro i gialloblù risale al dicembre 2017, con Gattuso alle prime panchine rossonere, due settimane dopo il famoso goal di Brignoli in Benevento-Milan 2-2. In quell’occasione terminò 3-0 per gli uomini di Pecchia ma da lì in avanti, il Milan ha sempre portato a casa i tre punti e questa sarebbe l’unica soluzione per il momento dei rossoneri e di Paulo Fonseca.
Trovare una vittoria senza convincere potrebbe non bastare: basta vedere il primo degli ultimi 5 successi a Verona. Nel 2019 i rossoneri si imposero con uomo in più per 70′ ma solo di rigore con Piatek. Era quello il Milan di Giampaolo che durò sulla panchina dei meneghini solo altre 4 partite. Da lì in avanti con Pioli sulla panchina sono arrivati altri 4 successi in altrettanti precedenti: quello più importante è, senz’altro, datato maggio 2022. L’1-3 del Bentegodi, griffato Leao autore di due assist per Tonali, nel giorno del suo compleanno, e Florenzi nel finale, fu il preludio a quello che due settimane dopo sarebbe stato il diciannovesimo scudetto conquistato sul campo dal Milan. Ci vorrebbe una serata così per il Milan e per il suo allenatore.
Per questo, a proposito di precedenti, può essere utile ripensare al 2020, quando Pioli vinse contro il Verona di Juric con Dalot e Krunic con una formazione rimaneggiata, un po’ come stasera sarà il Diavolo al Bentegodi. Attenzione, però, all’Hellas che rischiava un cambio in panchina, ma lo stesso Zanetti ha saputo vincere a Parma e a conquistare un altro po’ di fiducia, lo stesso sentimento che servirebbe al Milan per uscire dalla crisi.